Pugno a un pollice: differenze tra le versioni
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Per il pugno a un pollice occorre abilità nel [[fa jing]] per generare una tremenda quantità di forza d’impatto ad una distanza estremamente ravvicinata. Quando esegue il suo pugno a un pollice, il praticante è in piedi, con il suo pugno molto vicino al suo obiettivo (la distanza dipende dall’abilità del praticante; può variare da 0 a 15 cm circa). In un unico movimento esplosivo, le gambe si fissano, il giro vita ruota, le costole si espandono e il braccio si stende verso l’obiettivo. È importantissimo che tutto il corpo si muova all’unisono, altrimenti il potere sarà limitato. L’obiettivo in queste dimostrazioni varia, a volte è un praticante che ha un elenco telefonico sul petto, a volte tavole di legno che devono essere rotte.
Dal punto di vista fisico questa tecnica si può spiegare con il principio secondo cui un oggetto che ruota in modo che i suoi estremi abbiano una certa velocità lineare costante ha maggiore velocità di rotazione quanto più ridotte sono le sue dimensioni. Ad una maggior velocità di rotazione corrisponde, per un dato oggetto, una maggior [[quantità di moto]] dei suoi punti e quindi, al momento dell'impatto con un corpo, un maggior [[impulso angolare]].
Il pugno a un pollice fu portato alla conoscenza popolare nel mondo occidentale dall’artista marziale Bruce Lee quando dimostrò la tecnica durante il Campionato internazionale di karate di Long Beach del 1964.
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