Atrebati: differenze tra le versioni
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Nel [[57]] a.C. parteciparono all'alleanza promossa dai Belgi contro [[Caio Giulio Cesare]], contribuendo con 15.000 uomini. Dato che non si giunse a una vera battaglia, l'alleanza si sciolse e Cesare marciò allora contro diverse tribù, sottomettendole.
Gli atrebati si allearono con i [[nervi]] e i [[viromandui]] e attaccarono Cesare sul fiume [[Sambre]]. Agirono in maniera così rapida e inaspettata che alcuni romani non ebebro il tempo di trovare rifugio. Cesare riuscì però a rovesciare la situazione: i Nervi sarebbero stati quasi del tutto annientati. Gli atuatuci, che stavano dirigndosi verso la battaglia, fecero retromarcia.
Dopo la conquista degli atrebati, Cesare mise sul [[monarchia|trono]] uno di loro, [[Commio]], che, poi, partecipò alle spedizioni di Cesare in Britannia ([[55]] - [[54]] e negoziò la resa di [[Cassivellauno]]. In cambio dei suoi servigi, ebbe il potere sulla tribù dei [[morini]]. Comunque, nel [[52]]si unì ai ribelli guidati da [[Vercingetorige]]. Dopo la resa di Vercingetorige, Commio ebbe altri scontri coi romani, negoziò una tregua con [[Marco Antonio]] e alla fine fuggì con alcuni suoi seguaci in Britannia. Sebra, comuqnue, aver mantenuto una certa influenza in Gallia.
Nel [[II secolo]] d.C. [[Tolomeo]] nela sua ''[[Geografia]]'' dice che gli "atribati" vivevano sulla costa della Gallia belgica vicino al fiume [[Sequana]] (odierna [[Senna]]) e menziona, come loro città, [[Metacum]].
==Gli atrebati in Britannia==
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