Montemilone: differenze tra le versioni

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=== Età contemporanea ===
Durante il periodo post-unitario l'agro montemilonese fu teatro di scontri fra i briganti, nascosti nei rigogliosi boschi del paese, e le truppe [[piemonte]]si scese a sud per sedare le turbolenze del [[brigantaggio]] meridionale.
 
Scarso è il contributo che il popolo montemilonese dà al Risorgimento, soltanto ai moti del 1860 partecipano alcuni volontari.
L'agro di Montemilone è anche teatro di delitti e scontri durante il periodo post-unitario, caratterizzato da quel fenomeno sociale, economico e con risvolti politici passato alla storia con il nome di Brigantaggio. Famoso è lo scontro dell'aprile 1861 alla Masseria Quinto tra il maggiore Giuseppe d'Errico e la banda dei briganti capeggiata da Pasquale Domenico Romano, detto il Sergente Romano di Gioia del colle. Il maggiore d'Errico, con un'imboscata riesce a sventare l'incontro tra la banda di Romano e quella di Carmine Crocco. Gli uomini che periscono in quell'agguato, vengono gettati in un pozzo, ancora oggi ricordato come il "Pozzo dei Briganti".
Nella seconda metà dell'800 l'Amministrazione Comunale, pur affrontando difficoltà economiche, finanzia tutta una serie di importanti opere pubbliche: strade per facilitare i collegamenti con i centri limitrofi, Chiesa Madre, cimitero, Torre dell'Orologio, ufficio telegrafico e postale, asilo infantile e nel 1927 il paese viene elettrificato.
La I Guerra Mondiale sottrae numerosi giovani e pertanto il paese attraversa una pesante crisi agraria e commerciale.
Con l'avvento del Fascismo, tanti sono coloro che si arruolano come volontari nelle Camice Nere, diverse sono le organizzazioni fasciste presenti in paese e molti partecipano alle varie campagne di guerra. In questi anni, dal 1934 al 1938, si colloca anche la costruzione dell'edificio della scuola elementare.
Dopo la grande guerra, stanco di soprusi e nefandezze, il popolo montemilonese abbraccia quegli ideali di libertà e di giustizia e, nel referendum del 1946, esprime il suo voto a favore della Repubblica.
Come tutto il Mezzogiorno, anche Montemilone dovrà sostenere una pesante emigrazione con tutte le ovvie conseguenze che ne derivano. Si passa così dai 5031 abitanti del 1954 agli attuali 1913.
 
== Amministrazione ==