Repubblica Democratica del Congo: differenze tra le versioni
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Con l'avvento delle indipendenze africane causata dall'impossibilità delle potenze europee di mantenere costosissimi imperi coloniali, la situazione degenerò e le lotte intestine si moltiplicarono. Il Belgio non aveva più la capacità di gestire direttamente un territorio così vasto e complesso.
=== L'indipendenza (1960) e la crisi del Congo (1961-65) ===
[[File:Flag_of_Congo_Kinshasa.svg|thumb|right|La bandiera del Congo 1960-63]]
[[File:Congo_CrisisMap.png|thumb|right|Controllo territoriale in Congo (1960-61) {{legend|yellow| Governo nazionale ([[Léopoldville]])}} {{legend|red|Governo rivale ([[Stanleyville]])}} {{legend|blue|Stato del Sud Kasai (Autonomo)}} {{legend|green|Katanga (''de facto'' indipendente)}}]] ▼
[[File:Flag_of_Congo_Kinshasa_1966.svg|thumb|right|La bandiera del Congo 1966-71]]▼
Nel [[1959]], dopo aver lasciato il paese per sottrarsi alla prigione, [[Patrice Lumumba|Patrice Émery Lumumba]], uno dei principali protagonisti della lotta per l'indipendenza del paese, decise di partecipare alla Conferenza di Bruxelles sul Congo (20 gennaio - 20 febbraio [[1960]]), riuscendo ad imporsi come uno dei protagonisti di primo piano.
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Nel frattempo l'esercito, al cui comando erano rimasti ufficiali belgi, si fece talmente caotico che buona parte del personale di alto grado preferì ritirarsi, svuotando l'impalcatura amministrativa dell'esercito, sempre più in mano a caporioni locali.
▲[[File:Flag_of_Congo_Kinshasa_1966.svg|thumb|right|La bandiera del Congo 1966-71]]
Negli stessi anni spinte autonomistiche si manifestavano nel bacino minerario della provincia di [[Katanga]], represse nel sangue dal governo indipendentista.
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Il governo belga inviò le proprie truppe per proteggere i connazionali che rientravano proprio mentre Lumumba si rivolgeva all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. La questione si inserì nel gioco della guerra fredda e [[Stati Uniti]], con le proprie multinazionali economiche, e URSS, con le proprie multinazionali politiche, tentarono di lusingare il Congo. Lumumba appariva più orientato verso l'allineamento con l'[[Unione Sovietica]], ma l'ingovernabilità del Congo fece sì che l'esercito prendesse il sopravvento. Emerse il colonnello [[Mobutu Sese Seko|Mobutu]], che fece arrestare e condannare a morte Lumumba. Questi riuscì in un primo tempo a fuggire, ma, nuovamente catturato, fu infine giustiziato nel gennaio [[1961]].
▲[[File:Congo_CrisisMap.png|thumb|right|Controllo territoriale in Congo (1960-61) {{legend|yellow| Governo nazionale ([[Léopoldville]])}} {{legend|red|Governo rivale ([[Stanleyville]])}} {{legend|blue|Stato del Sud Kasai (Autonomo)}} {{legend|green|Katanga (''de facto'' indipendente)}}]]
Mobutu restituì il potere nelle mani di [[Kasavubu]] e, dopo un periodo di transizione durante il quale il Paese aveva visto un primo dispiegamento di truppe delle [[Nazioni Unite]] (la missione [[MONUC]]), nel luglio del [[1964]] Kasavubu costituì un governo di unità nazionale. A [[Tshombe]], che in passato era stato uno dei leader della secessione del [[Katanga]], venne affidato il compito di guidare il governo.
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