Lev Tolstoj: differenze tra le versioni
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Tolstoj prende a dedicarsi instancabilmente, sino alla morte, a numerose opere saggistiche e autobiografiche – oltre che narrative – di carattere morale e religioso.
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[[Pavel Aleksandrovič Florenskij|Florenskij]] gli scriverà una lettera appassionata, che probabilmente non gli verrà mai recapitata; ha appena letto la ''Confessione'' e, in preda anch'egli ad una crisi spirituale, ne raccoglie la provocazione
▲[[Pavel Aleksandrovič Florenskij|Florenskij]] gli scriverà una lettera appassionata, che probabilmente non gli verrà mai recapitata; ha appena letto la ''Confessione'' e, in preda anch'egli ad una crisi spirituale, ne raccoglie la provocazione.<br>Alla ''Confessione'' Tolstoj fa seguire le opere ''Saggio di teologia dogmatica'' ([[1879]]-[[1880]]), ''Collazione e traduzione dei vangeli'' ([[1880]]-[[1881]]), ''In che cosa consiste la mia fede'' ([[1882]]-[[1884]]), in cui approfondisce sempre più – affrontandole con intensa partecipazione – le tematiche religiose.
Negli anni della ''Confessione'' Tolstoj scrive anche le opere ''Saggio di teologia dogmatica'' ([[1879]]-[[1880]]), ''Collazione e traduzione dei vangeli'' ([[1880]]-[[1881]]), ''In che cosa consiste la mia fede'' ([[1882]]-[[1884]]), in cui approfondisce sempre più – affrontandole con intensa partecipazione – le tematiche religiose.
In ''[http://it.wikiquote.org/wiki/Tolstoj#Della_vita Della vita]'' ([[1887]]) lo scrittore cerca di sintetizzare, capitolo dopo capitolo, le riflessioni che sta raccogliendo in questi anni sul senso della vita e della morte.
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Tolstoj, col maturare della conversione e lo svilupparsi delle proprie riflessioni religiose, abbraccia con fervore ideali radicalmente [[pacifismo|pacifisti]], nella convinzione che solo l'[[amore]] e il [[perdono]], come insegnato dal ''[[Discorso della Montagna]]'', possano unire le genti e dar loro la [[felicità]]; queste idee vengono da lui abbozzate per la prima volta nella ''[http://it.wikiquote.org/wiki/Lev_Nikolaevi%C4%8D_Tolstoj#Lettera_a_M.A.Enghelgardt_.281882-1883.29 Lettera a Enghelgardt]'' ([[1882]]-[[1883]]).<br>Anche l'energia creativa dello scrittore è più che mai fervida: nella seconda metà degli [[1800|anni ottanta]] vennero pubblicati alcuni tra i migliori racconti: ''La morte di Ivan Il'ič'' ([[1887]]-[[1889]]), la ''Sonata a Kreutzer'' ([[1889]]-[[1890]]), e i drammi ''La potenza delle tenebre'' ([[1886]]) e ''I frutti dell'istruzione'' ([[1886]]-[[1889]]).
{{vedi anche|La morte di Ivan Il'ič}}
Importanti per la storia delle idee sono i saggi ''In che consiste la mia fede'' ([[1884]]) e ''Il Regno di Dio è in voi'' ([[1892]]), che rappresentano il punto d'arrivo della conversione di Tolstoj e sono fra gli antesignani della [[Pacifismo|filosofia nonviolenta contemporanea]]; due testi in cui l'autore riattualizza il concetto della cristiana "non resistenza al male per mezzo del male" enunciata da [[Gesù]] nel ''Discorso della Montagna'' (da [[Vangelo secondo Matteo|Mt]] 5,38-39: «Avete inteso che fu detto: ''Occhio per occhio e dente per dente''; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra»<ref>Traduzione [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]] del 1971.</ref>). L'etica pacifista di Tolstoj – che si rifà in parte alla [[disobbedienza civile]] teorizzata e praticata da [[Henry David Thoreau]] – influenzò in maniera decisiva la conversione morale alla [[non violenza]] dell'allora giovane avvocato [[Mohandas Karamchand Gandhi]], che più di quarant'anni dopo – assurto ormai alla fama di [[mahatma]] – scriverà:
{{quote|[...] mentre attraversavo una grave crisi di scetticismo e di dubbio, incappai nel libro di Tolstoj ''Il Regno di Dio è dentro di voi'', e ne fui profondamente colpito. A quel tempo credevo nella violenza. La lettura del libro mi guarì dallo scetticismo e fece di me un fermo credente nell'[[ahimsa]].<ref>citato in Gandhi, Antiche come le montagne, ed. di Comunità, Milano 1963, pp. 234-235</ref>}}
{{Vedi anche|Pensiero di Lev Tolstoj#Etica della non-violenza}}
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