Trachite: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo: io:Trakito |
immagine commons e correzioni varie |
||
Riga 1:
▲[[Immagine:Mineraly.sk - trachyt.jpg|thumb|right|350px|Trachite]]
La '''trachite''' è una [[roccia magmatica]] [[rocce effusive|effusiva]] composta da [[sanidino]], [[plagioclasio]] sodico e [[biotite]].
Componenti accessori sono: [[anfiboli]], [[pirosseni]], [[magnetite]], [[apatite]].
==Descrizione e genesi==
Trachite è una parola che trae origine dal [[lingua greca|greco]]
Il
▲Il magma, risalente dal camino [[vulcano|vulcanico]], si insinua tra due [[strato|strati]] di rocce sedimentarie "scollandosi" ed iniettandosi tra di essi; durante questa fase lo strato superiore, sollevato, a volte si frattura con fuoriuscita di lava. In ogni caso il rigonfiamento così formatosi costituisce alcune delle attuali [[Colli Euganei|Colline Euganee]] dalla struttura geomorfologica che va sotto il nome di "[[Laccolite]]". Il raffreddamento di questa grande massa lavica, originatasi in condizioni subintrusive, è relativamente lento. Questa condizione di raffreddamento ha avuto due principali conseguenze: una cristallizzazione marcata della "pasta lavica" ed il formarsi di giunti di raffreddamento che hanno dato luogo alle famose "colonne trachitiche".
[[File:Orologio in trachite.jpg|thumb|Bassorilievo su quadrante d'orologio in trachite]]
Questa pietra è commercializzata come roccia lavorabile per prodotti dell'[[edilizia]] e dell'[[arredo urbano]]. Essa è presente in molti luoghi in Italia: da citare la [[Sardegna]] e, soprattutto, la zona dei [[Colli Euganei]] in [[provincia di
▲==Utilizzo==
▲Questa pietra è commercializzata come roccia lavorabile per prodotti dell'[[edilizia]] e dell'[[arredo urbano]]. Essa è presente in molti luoghi in Italia: da citare la [[Sardegna]] e, soprattutto, la zona dei [[Colli Euganei]] in provincia di [[Padova]].
La trachite fu usata in passato, e lo è tutt'oggi, prevalentemente per lastricati stradali, marciapiedi e bordature degli stessi. In tempi più recenti, grazie alle sue caratteristiche cromatiche ed alla possibilità di essere tagliata in lastre sottili e lucidata, si è resa adatta anche a scopi di rivestimento e di abbellimento di edifici, sia per esterni che per interni (scale e pavimenti).
==La
La
Tali colli sono costituiti per la maggior parte di trachite poiché il magma, nell'oligocene inferiore (circa 35 milioni di anni fa), risalì verso l'alto ma non affiorò in superficie, bensì si intruse lungo piani di stratificazione sollevando lo strato superficiale di sedimenti (da qui la classica forma tondeggiante dei colli).
Capita assai spesso di osservare, nello stesso blocco, un netto passaggio dal grigio al marrone-rossiccio che corrisponde alla linea di avanzamento dell'ossidazione dei minerali di ferro. Questo contrasto tra diverse morfologie fa sì che i Colli Euganei siano una regione unica nel suo genere, con rilevanza geologica e mercantile dell'area di affioramento delle "
Sono presenti fondamentalmente due colorazioni: grigia e "gialla" (in realtà si tratta di un marrone con venature). Attualmente dalle cave del paese di [[Zovon di Vò]] è estratta la
La legge n. 1097 del 29-11-1971, per la tutela delle bellezze naturali ed ambientali dei Colli Euganei, ha imposto la immediata e definitiva cessazione di tutte le cave per la produzione di pietrame e pietrisco di ogni genere (il censimento del 1983 aveva rilevato 170 cave, di cui 18 attive, 6 di calcare e 12 di trachite) ed ha regolamentato più severamente la continuazione di tutte le altre cave. In questo modo ora sono rimasti attivi esclusivamente quei pochi siti estrattivi fondamentali per la produzione di materiale lapideo di pregio, che si inserisce nelle importanti opere di restauro dei centri storici veneti, a partire da Venezia: attualmente solo 7 cave di
===Estrazione e lavorazione della trachite euganea===
Dal punto di vista produttivo va ricordato che, essendo i Colli Euganei le uniche formazioni rocciose di un vasto comprensorio territoriale, che si estende alle provincie di Padova, Venezia, Rovigo, Ferrara e Mantova, ad essi si è attinto, fin dall'epoca romana, per coprire il fabbisogno interno di materiali lapidei, oltre che per soddisfare la domanda esterna generata dalla qualità e dalle caratteristiche tecnologiche peculiari delle rocce locali. L'area di mercato della
L'estrazione della trachite euganea avviene mediante ridotte volate di [[Mina terrestre|mine]] di rilevaggio: dopo attento esame della giacitura della roccia allo scopo di produrre i minori danni ai blocchi, vengono eseguiti mediamente una decina di fori sub-orizzontali con una profondità di circa una decina di metri, solitamente alla base delle colonne di "trachite". Una volta eseguita la volata, la roccia viene spostata dal fronte cava con l'impiego di macchine operatrici, per poter effettuare il primo lavoro di sezionatura dei grossi blocchi, sotto l'attenta direzione di operai altamente specializzati.
Riga 51 ⟶ 53:
*Bacino estrattivo di [[Montemerlo]] con 2 cave attive, da dove si estrae la trachite "Grigia Classica di Montemerlo".
===La
Per le sue notevoli doti di resistenza meccanica, di lavorabilità e, soprattutto, per la sua caratteristica antiscivolo, la trachite di Montemerlo fu estratta ed usata come pietra da pavimentazione stradale fin dall'epoca romana, come dimostrano tutti gli scavi ed i reperti in città romane da [[Adria]] fino ad [[Altinum|Altino]] e fino alle campagne veronesi (e pure le antiche discariche presso la cava). Conosciuta allora con il nome di "silix", nel [[Medioevo]] fu utilizzata per cinte murarie, castelli, monasteri... (ad esempio per le [[cinta muraria di Padova|mura che circondano Padova]]), durante la [[Repubblica Veneta]] fu detta prevalentemente "Masegna" ed usata soprattutto per i tipici lastricati di Venezia (severo banco di prova per le sue qualità tecniche, tanto che ancora oggi è richiesta per le sue caratteristiche di particolare resistenza all'azione della [[salsedine]]) e delle città contermini; infine dopo il 1800 assunse commercialmente (e geologicamente) il nome di "Trachite".
Riga 62 ⟶ 64:
Tra gli inclusi si notano rocce intrusive di composizione granitoide, rocce gabbriche e concentrazioni anfiboliche come resti di rocce eruttive e metamorfiche non completamente digerite dal fuso trachitico. Questi presentano per lo più bordi spigolosi e contatti netti con la matrice trachitica. Nettamente più diffusi sono quelli di composizione trachiandesitica e latitica di colorazione di fondo verde bottiglia. Questi hanno forme varibili da sferiche ad allungate ed in genere non presentano spigoli vivi. Il contatto con la trachite a volte è netto a volte presenta prodotti di reazione di colore giallastro. Tutti questi inclusi offrono una buona resistenza alle azioni degradanti.
==== Estrazione della
La cava di Montemerlo, da cui si estrae la ben nota trachite, insiste in un apparato subvulcanico di tipo laccolitico intrusosi nelle marne eoceniche alla fine dell'Eocene superiore (33-34 m.A).
L'odierna coltivazione procede "a fossa" e l'attuale piazzale di [[cava]] si trova ad una decina di metri al di sotto del piano di campagna. I fenomeni di fessurazione caratterizzano il fronte di cava e si vengono così ad identificare grossi prismi a sezione quadrilatera, la cui naturale e debole pendenza viene sfruttata nella prima fase di coltivazione con l'ausilio di piccole cariche esplosive. La successiva fase di lavorazione, attuata sempre in posto, consiste nel ridurre i grossi massi più o meno informi in blocchi squadrati. Tale operazione, facilitata dalla proprietà della trachite di fessurarsi lungo piani rettilinei ed uniformi, viene effettuata mediante semplice battitura di puntelli metallici lungo le direzioni desiderate. I blocchi squadrati passano poi in laboratorio dove vengono ridotti alle forme e dimensioni volute tramite seghe a disco e [[fresa|frese]] diamantate.
=== La
Materiale di grande pregio, usato in moltissime opere e manufatti storici, fondamentalmente si trova in natura di due colori: la Calda variegata di colore marrone nocciola con venature ramate (gli ossidi di ferro permeanti) e la Grigia antiacida a macchioline di colore grigio più chiare e più scure.<br />
La sua analisi chimica offre questo risultato: 64,62% [[Si]], 15,12% [[Al]], 5,44% [[Na]], 5,39% [[K]], 2,63%[[Ca]], 1,91% [[Mg]], 2,54% [[Fe]], seguono altri elementi con percentuali trascurabili.<br />
L'analisi delle caratteristiche tecniche vede invece: [[Peso specifico]] 2450-2500 kg/m<sup>3</sup>, resistenza media a [[compressione]] 155-190 N/mm2, resistenza media a [[flessione]]: 15-19 N/mm2, coefficiente d'[[imbibizione]]: 1,35-1,70%, [[gelività]]: dopo 20 cicli di gelo e disgelo da -10 a +35 nessuna alterazione (prove eseguite su campione di "trachite euganea Zovonite" della cava "Regina" di [[Zovon di Vò]]).
== La
Da un anno una ditta italo-rumena coltiva un giacimento in [[Romania]] (nel Comune di [[Prigor]] della regione Caras Severin) di una trachite grigia, {{citazione necessaria|certificata con rapporto di prova n.000057/7/04 norma uni en 12670;2003}} in Italia come "trachite" di buona qualità e stato di conservazione.
Riga 88 ⟶ 90:
*[[Granito]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Trachyte}}
[[Categoria:Rocce magmatiche]]
|