Un esempio di legge orientata alla determinazione ed istituzione della plutocrazia, in forma palese ed ufficiale costituzionalizzata è lo ''spoilt system'': letteralmente "sistema-bottino" consente a chi vince le elezioni di presidiare tutti gli ambiti istituzionali, della società civile e di mercato.
In Italia il sistema plutocratico si applica nelle relazioni tra [[Banca d'Italia]] e nel network delle Camere di Commercio, dell'Industria e dell'Agricoltura (CCIAA)
Difatti la Banca Centrale d'Italia, a seguito dell'entrata della Repubblica Italiana nell'[[Unione Europea]] e l'istituzione della [[Banca Centrale Europea]] (BCE), ebbe diverse mutazioni, fino ad aprirsi a capitali privati ed ad aziende (plutocratiche), ossia banche italiane e società partecipate da istituti bancari privati italiani e nazionalisti.
Nel caso inerente la formazione del direttivo delle CCIAA c'è da far notare che detti rappresentati sono nominati dalle giunte regionali di pertinenza, previa consultazione con le massime associazioni di imprese ed imprenditori, in genere "apparentate" durante precedente campagna elettorale.
Altro caso di utilizzo e determinazione del sistema plutocratico lo si riscontra, in Italia, in seno al [[Cnel]], l'organo avente funzioni anche di centro studi, volto a dar visibilità ed a promuovere l'economia di mercato e del lavoro, composto - difatti - da associazioni della società civile e rappresentanti l'imprenditoria accreditata.
In genere, nel linguaggio politico, il termine viene assimilato a quello di "partitocrazia", ritenendo da parte di chi lo pronuncia che - a seguito dell'avvento del bipolarismo, prima, e del bipartitismo, dopo - le due principali coalizioni si siano poste in modo autoreferenziali verso se stesse ed ognuna verso l'altra, in modo che questi partiti (ed i loro plutocrati) si possano spartire il potere economico e politico, controllare il mercato ed i mass-media.
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