Swap (informatica): differenze tra le versioni
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Con il termine '''swap''' si intende, in [[informatica]], l'estensione della capacità della memoria volatile complessiva del [[computer]], oltre il limite imposto dalla quantità di [[RAM]] installata, attraverso l'utilizzo di uno spazio su un altro supporto fisico, ad esempio il [[disco fisso]].
A seconda del [[sistema operativo]] utilizzato è possibile avere '''[[file]] di swap''' (chiamato anche '[[Memoria virtuale]]'), residenti nel normale [[file system]] del sistema, oppure '''[[partizione (informatica)|partizioni]] di swap''', cioè sezioni di disco integralmente dedicate allo swap ed inizializzate con un proprio specifico tipo di file system. L'uso della partizione è generalmente migliore dal punto vista delle prestazioni, perché evita che lo swap vada soggetto alla [[Frammentazione (informatica)|frammentazione]] tipica di alcuni file system. Per contro, occupa una delle (poche) partizioni disponibili sul disco fisso.
In pratica, quando la memoria RAM libera non è più sufficiente per contenere tutte le informazioni che servono ai programmi, il sistema operativo si fa carico di spostare una certa quantità di dati (quelli meno recentemente utilizzati) dalla [[RAM|memoria volatile]] a quella di [[hard_disk|massa]], liberando quindi una parte della RAM per permettere il corretto funzionamento dei programmi. È chiaro che nel momento in cui si rende necessaria tale operazione, le prestazioni del sistema crollano bruscamente, essendo la scrittura su hard disk molto più lenta di quella in RAM (oltre cento volte, al 2006).
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