Monstrum vel prodigium: differenze tra le versioni
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Nel [[diritto romano]], la [[locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''''monstrum vel prodigium''''', letteralmente "mostro e/o prodigio", indica un [[neonato]] tanto deforme da avere sembianze più simili agli animali che agli uomini.
Secondo una definizione di [[Giulio Paolo]] "''non sunt liberi qui contra formam humani generis converso more procreantur''" (" {{Portale|lingua latina}}
[[Categoria:Diritto romano]]
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