Pseudoscienza: differenze tra le versioni

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Con il termine '''pseudoscienza''' viene genericamente indicata una disciplina che utilizza metodi non tradizionali per tentare di spiegare eventi e fenomeni naturali. Una ''pseudoscienza'' si avvale cioè, per spiegare tali fenomeni, su metodi differenti dal [[metodo scientifico]] (o ''metodo sperimentale''), che sta alla base della [[scienza]] ufficiale. Per tale motivo viene aggiunto il prefisso ''pseudo'', che significa ''finto'', in quanto una ''pseudoscienza'' nulla ha da condividere con la scienza ufficiale.
Il termine '''pseudoscienza''' è utilizzato, per lo più dai sostenitori del [[metodo scientifico]], per indicare talune discipline (o autodefinitesi tali) che studiano alcuni fenomeni non spiegati o non spiegabili dalla [[scienza]] ufficiale, che a sua volta le cataloga come ''finta scienza''. Per contro, i sostenitori delle pseudoscienze, che ovviamente ne rinnegano l'attribuzione di falsità, le chiamano "scienze alternative". Lessicalmente, sia la scienza ufficiale che le discipline alternative pretendono la denominazione di scienza, che l'etimo ricorda applicarsi alle "attività del sapere".
 
Di contro, i sostenitori delle pseudoscienze le definiscono "scienze alternative", sottolineando il fatto che non sarebbe un modo ''finto'' di spiegare i fenomeni naturali, ma solo un modo ''alternativo''.
 
==Scienza e pseudoscienza==
Alla base della diatriba tra scienziati e cosiddetti ''pseudoscienziati'' sta il metodo utilizzato per spiegare il motivo per cui certi fenomeni accadono:
L'argomento delle pseudoscienze è intimamente correlato ad alcune concezioni sulla scienza in genere e sul metodo scientifico in particolare, ed ai confliggenti punti di vista sulle diverse modalità del sapere.
 
* gli scienziati sostengono che l'unico modo per dimostrare che una teoria è valida è '''sperimentarla''' sul campo e verificare se i risultati ottenuti realmente corrispondono a quelli previsti dalla teoria ([[metodo sperimentale]];
La scienza ufficiale combatte la diffusione delle teorie pseudoscientifiche, che giudica pericolosi attentati alla supremazia dei canoni di "oggettività" e "razionalità" che fondano il pensiero occidentale e sottendono all'intera costruzione teorica della scienza. Ed in effetti, spesso i sostenitori delle scienze alternative sottolineano proprio che il metodo scientifico non è infallibile e non è esente da aberrazioni, frequentemente ricordando che la stessa [[rivoluzione copernicana]] era, in sé, antiscientifica poiché metteva in discussione i canoni della scienza ufficiale - almeno quelli sino ad allora seguiti - avendo scoperto nuove inusitate cause per effetti già "scientificamente dimostrati" (la rilevazione empirica sugli assunti tolemaici produceva effetti assai simili a quelli copernicani).
* gli ''pseudoscienziati'', di contro, ribattono che i metodi utilizzati dalla scienza ufficiale non sono del tutto affidabili, e adducono esempi come il fatto che per secoli la scienza dava per certo che la [[Terra]] fosse piatta, fino all'avvento della [[rivoluzione copernicana]].
 
In realtà, la scienza ufficiale non afferma che tutto quello che dice è vero e sicuro al 100%; ''ogni teoria scientifica è valida '''fino a prova contraria''' ''; ovvero, finché non viene formulata una nuova teoria in grado di spiegare meglio un certo fenomeno, quella già esistente non può che essere accettata. La stessa teoria della [[gravitazione universale]] sembrava potesse spiegare ogni fenomeno fisico legato all'interazione tra corpi celesti, finché non fu introdotta la [[teoria della relatività]] da [[Einstein]], che estendeva e completava le leggi fisiche formulate nella teoria della gravitazione universale.
Va detto che la comunità scientifica è stata fatta ripetutamente ed in varie epoche oggetto di accuse di "assolutismo", con ciò intendendo che gli scienziati sarebbero naturalmente inclini a non considerare menomamente possibile alcunché di quanto non elaborato dalla scienza ufficiale, magari anche per la preservazione di privilegi di casta: la detta rivoluzione copernicana effettivamente demolì un plurisecolare e consolidatissimo assetto nel quale la scienza era controllata, organizzata, dominata dalla [[teologia]], e dopo [[Copernico]] (ma più ancora dopo [[Galileo]]) la scienza poté, o dovette, seguire una sua strada autonoma, rimodulando la linea di confine fra le sue verità e le verità [[dogma]]tiche.
 
Va detto che la comunità scientifica è stata fatta ripetutamente ed in varie epoche oggetto di accuse di "assolutismo", con ciònel intendendosenso che gli scienziati sarebbero naturalmente inclini a non considerare menomamenteattendibile possibileniente alcunchéche dinon quanto nonsia elaborato dalla scienza ufficiale, magari anche per la preservazione di privilegi di casta:; in effetti, la dettacitata rivoluzione copernicana effettivamente demolì untotalmente plurisecolarele econvinzioni consolidatissimoche assettoper nelsecoli qualeavevano caratterizzato la scienza eraufficiale. controllata,Va organizzata,però dominatadetto dallache [[teologia]],all'epoca ela doposcienza non si avvaleva ancora del [[Copernicometodo scientifico]], (ma piùbasava ancorale doposue affermazioni sulla [[GalileoBibbia]]) la scienza poté, oe dovette,adattava seguirele unaproprie suaspiegazioni stradadel autonoma,mondo rimodulandonaturale lain lineamodo diche confinepotessero fracoincidere lecon suequanto veritàdescritto enella leBibbia verità [[dogma]]tichestessa.
Sul punto di quanto non spiegato dalla scienza ufficiale, sia nel senso di quanto "non ancora spiegato", sia in quello di quanto "impossibile da spiegare" (almeno per l'attuale stato dell'arte), sostengono i fautori della pseudoscienza, nulla vieterebbe di ipotizzare ragioni e modalità diverse da quelle che sarebbero da attendersi solo seguendo i canoni ufficiali, e molti pregressi casi di errore particolare o generale consentirebbero o addirittura richiederebbero di ponderare l'eventualità con la massima attenzione.
 
Soltanto in seguito, con la rivoluzione copernicana prima e con l'introduzione del metodo scientifico poi, la scienza finì per separarsi dalla [[religione cristiana]], dando così inizio ad una lunga diatriba, che continua ancora oggi, tra chi sostiene che la scienza possa spiegare tutto e chi sostiene che invece sia la religione a poter spiegare ogni cosa.
La scienza di fatto reagisce a simili obiezioni invocando la [[prova scientifica]] per le pretese fenomenologie pseudoscientifiche, sebbene questa sia logicamente impossibile proprio perché fondamento delle pseudoscienze è l'astrazione dai canoni ufficiali, la questione riducendosi infine ad una opzione fra la concezione che ammette la sola oggettiva razionalità scientifica e la concezione che invece ammette la spiegabilità degli eventi attraverso altre vie non necessariamente razionali e non necessariamente oggettivate dalla rilevazione empirica o sperimentale. L'argomento attiene a componenti spirituali e talvolta etiche (come ad esempio nel caso di analisi di dogmi religiosi) della mentalità individuale e la sua portata, come si vede, non è affatto esigua: è in discussione infatti la definizione degli ambiti e delle funzioni della scienza, la quale per sua regola non dovrebbe arrestarsi dinanzi a nulla, ma in realtà è comune concezione che non debba prevaricare gli intimi moti dello spirito.
 
Tornando al discorso della ''pseudoscienza'', si potrebbe dire che questa si pone a metà tra le due posizioni "estremiste" di scienza e religione: la prima vorrebbe spiegare tutto con formule matematiche, la seconda vorrebbe spiegare ogni cosa con [[dogma| dogmi]] e verità rivelate; la ''pseudoscienza'' vorrebbe invece spiegare con ''metodi alternativi'' taluni fenomeni apparentemente non spiegabili dalla scienza ufficiale, o spiegati in modo non soddisfacente dai sostenitori delle pseudoscienze.
Il [[miracolo]], ad esempio, non è spiegato dalla scienza, ma a, detta di alcuni, esiste (in quanto fenomeno): resta all'individuo se interpretarlo scientificamente o religiosamente, secondo la detta opzione concettuale. Di tali o affini estremizzazioni si valgono coloro che propugnano la validità di scienze alternative per corroborare le loro teorizzazioni. Talvolta, però, si hanno ulteriori estremizzazioni provatamente di malafede, nelle quali si assume che la non dimostrabilità scientifica di un fenomeno sia la ragione stessa della sua "realità" e la "prova" della validità della teoria che lo propugna in opposizione alle dottrine ufficiali.
 
L'argomentazione più frequentemente addotta dagli pseudoscienziati è che, anche se un certo fenomeno può essere spiegato in un certo modo dalla scienza, o addirittura la scienza nega la sua esistenza stessa, esso può essere in realtà spiegato in altro modo.
 
La scienza di fatto reagisce a simili obiezioni invocando la [[prova scientifica]] per le pretese fenomenologie pseudoscientifiche, sebbene questa sia logicamente impossibile proprio perché fondamento delle pseudoscienze è l'astrazione dai canoni ufficiali, la questione riducendosi infine ad una opzione fra la concezione che ammette la sola oggettiva razionalità scientifica e la concezione che invece ammette la spiegabilità degli eventi attraverso altre vie non necessariamente razionali e non necessariamente oggettivate dalla rilevazione empirica o sperimentale. L'argomento attiene a componenti spirituali e talvolta etiche (come ad esempio nel caso di analisi di dogmi religiosi) della mentalità individuale e la sua portata, come si vede, non è affatto esigua: è in discussione infatti la definizione degli ambiti e delle funzioni della scienza, la quale per sua regola non dovrebbe arrestarsi dinanzi a nulla, ma in realtà è comune concezione che non debba prevaricare gli intimi moti dello spirito.
 
==Le discipline non scientifiche==