Eisenstadt: differenze tra le versioni

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Nel [[1648]] la città passò sotto il dominio della famiglia di principi ungheresi Esterházy. Questa casata modificò nettamente l'immagine della città grazie a diverse opere edili. Il [[26 ottobre]] [[1648]] Eisenstadt venne elevata dall'[[Ferdinando III del Sacro Romano Impero|Imperatore Ferdinando III]] agli onori di libera città reale, un privilegio pagato con 16.000 [[Fiorino|fiorini]] e 3.000 secchi di vino del valore di 9.000 fiorini. Nel [[1670]] il Principe Paolo I Esterházy fece insediare ad Eisenstadt e in sei città circostanti, i cosiddetti Sette Comuni, circa 3.000 Ebrei che in precedenza erano stati espulsi da Vienna. [[Samson Wertheimer]] ([[1658]]-[[1742]]), operante a Vienna in veste di fornitore imperiale, fu attivo ad Eisenstadt in qualità di rabbino. Con la nomina di [[Joseph Haydn]] a maestro di cappella di corte negli anni '60 del 18° secolo, iniziò l'epoca d'oro dell'arte locale. Nel [[1809]] Eisenstadt venne occupata da truppe francesi durante le [[Guerre rivoluzionarie francesi]]. Nel 1897 la città venne collegata alla rete ferroviaria.
 
Dopo la [[Prima Guerra Mondiale]] e la dissoluzione dello stato plurinazionale asburgico, ebbe luogo un conflitto di tre anni per decidere a quale nazione sarebbe stato ceduto il Burgenland, e quindi anche Eisenstadt. Il [[Trattato_di_SaintTrattato di Saint-Germain-en-Laye_Laye ([[1919]])|Trattato di pace di St. Germain]] decretò nel [[1921]] l'assegnazione del Burgenland all'Austria. In seguito ad un referendum, la città di [[Ödenburg]] (in ungherese Sopron), originariamente destinata alla funzione di capoluogo regionale, venne tuttavia ceduta all'Ungheria. Il 30 aprile [[1925]] la sede del governo regionale del Burgenland, e quindi capoluogo dello stato federale austriaco, divenne quindi Eisenstadt invece di Ödenburg.
 
Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] Eisenstadt subì un bombardamento, in occasione del quale morirono 40 persone. Nel [[1945]] l'[[Armata Rossa]] invase la città, la quale rimase fino al [[1955]] zona di occupazione sovietica. Nel [[1960]] Eisenstadt divenne sede della [[Diocesi di Eisenstadt]].