Hugo Chávez: differenze tra le versioni

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=== Le prospettive della politica economica ===
{{P|Le informazioni riportate riguardano esclusivamente giudizi critici e non informazioni di insieme, è un pov stutturale|biografie|giugno 2009|firma=[[Utente:Marte77|<span style="color:red;">'''Marte'''</span>]][[Discussioni utente:Marte77|<span style="color:black; ">'''77'''</span>]] 19:45, 29 giu 2009 (CEST)}}
I numerosi provvedimenti di ispirazione [[socialismo|socialista]] attuati da Chávez nel tentativo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione possono però generare, secondo alcuni osservatori, gravi conseguenze economiche per il paese. Secondo il liberista [[Pietro Di Giorgio]], per esempio, la politica economica di ChavezChávez è caratterizzata da spese sociali impazzite, in cui piani populisti in genere prevalgono su considerazioni di sostenibilità economica. Le [[politica monetaria|politiche monetarie]] sarebbero poi di tipo espansivo, con un’economia che mostra segni di [[inflazione|iperinflazione]]. Il dato è però tenuto basso dai controlli dei prezzi, che possono ridurre l’inflazione, ma al prezzo di creare carenza di beni, portando al fallimento produttori e distributori per eccessiva riduzione dei margini di guadagno. In teoria, poi, il Venezuela è un paese ricco di [[petrolio]]: in pratica però le sovvenzioni al consumo e la nazionalizzazione dell’industria petrolifera (che tiene lontani gli investimenti esteri) comprimono l’offerta ed espandono la domanda, riducendo i benefici netti.<ref>http://www.giornalettismo.com/archives/1189/hugo-chavez-venezuela/</ref>
 
Secondo invece il sociologo venezuelano [[Antonio Plessmann]], attivista del movimento chavista, il principale problema per il Venezuela è il basso prezzo del petrolio conseguente alla crisi economica internazionale, che crea difficoltà perché riduce di molto la liquidità e potrebbe rendere inevitabile una crisi. A giudizio di Plessmann l'economia del Venezuela seguita a vivere della rendita petrolifera ed il Paese per ora non produce quasi nulla di ciò che consuma, ma la situazione non è d'emergenza e la copertura finanziaria per gli investimenti in spese sociali è ancora garantita. Sebbene poi l'inflazione sia la più alta dell'[[America latina]], questa è contrastata da una elevata protezione all'inflazione con gli aumenti del [[salario]] minimo che sono stati superiori all'aumento dell'inflazione accumulata, col mantenimento dei sussidi al consumo alimentare e con la politica dei prezzi ridotti <ref>http://www.liberazione.it/giornale_articolo_ricerca.php?id_articolo=439440</ref>.