Euno: differenze tra le versioni

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La rivolta esplose nelle terre del possidente Damofilo che favorendo i romani cercava di ottenere la doppia nazionalità per sfruttare meglio i siciliani, Euno era ridotto in schiavitù nei suoi possedimenti, nei pressi di [[Enna]]. Damofilo fu ucciso e Euno fu proclamato [[monarchia|re]]: organizzò la sua corte sul modello di quelle delle [[Ellenismo|monarchie ellenistiche]], si fece chiamare Antioco, nome comune nella dinastia siriana dei [[Seleucidi]] e coniò anche [[moneta|monete]] con la sua effigie e altre figure.
 
L'insurrezione si estese e il mandriano Cleone, dopo aver sollevato i siciliani ridotti in schiavitù nella zona di [[Agrigento]], riconobbe Euno come re. L'[[esercito]] ribelle espugnò [[Morgantina]] (presso [[Aidone]]) e [[Taormina]] e continuò ad aumentare, arrivando, sembra, a contare un esercito di 200.000 siciliani. La guerra di liberazione dei siciliani fu totale, sconfissero più volte le [[legione romana|legioni romane]], fino al [[133 a.C.|133]]/[[132 a.C.]] e buttarono a mare gli eserciti inviati da Roma, quando la guerra in Portogallo fu sospesa il [[Console (storia romana)|console]] Publio Rupilio fu inviato in Sicilia. I siciliani accorsero a [[Messina]] per difendere la porta della Sicilia. 8.000 siciliani morirono per impedire l'ingresso in città dei romani,. quandoQuando entrarono in città altri 8.000 cittadini furono messi in croce. A [[Taormina]] Pisone non riuscì a superare le difese naturali della Città, Rupilio dopo aver assediato la popolazione sino alla fame promise loro la salvezza dopo la resa. Non fu di parola, dopo essere entrato fece precipitare tutti i cittadini dalla rupe. Ad [[Enna]] fu compiuta la più grande strage che la Sicilia ricordi, 20.000 cittadini furono trucidati dentro il castello dopo una strenua resistenza. Euno fu catturato e rinchiuso in carcere a Morgantina. Morì in prigionia.
 
==Fonti==