Impronta digitale: differenze tra le versioni
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Esse sono utilizzate da molto tempo ed estensivamente per l’identificazione degli esseri umani in generale, e per poterne inoltre rilevare la presenza su oggetti collegati ad eventi criminosi.
==Classificazione==▼
A livello globale, lo schema di creste-valli esibisce una o più regioni caratterizzate da una forma particolare; esse vengono definite "regioni singolari". La presenza di tali regioni determina la [[classificazione]] dell'intera impronta in una delle cinque classi definite da Sir [[Edward Henry]] in [[India]] nei primi anni del [[XX secolo|ventesimo secolo]], espandendo un lavoro precedente di Sir [[Francis Galton]]. [[Immagine:Minuzie.png|frame|Esempio di ''minuzie'' di tipo ''biforcazione'' (nel quadrato) e ''terminazione'' (nel cerchio)|80px]]▼
Già agli albori della loro utilizzazione infatti, appariva necessario un sistema di suddivisione delle impronte in classi per rendere più veloce il processo di comparazione. Tali classi sono chiamate ''Right Loop'' (che è rilevabile con una frequenza del 31,7%), ''Left Loop'' (33,8%), ''Arch'' (3,7%), ''Tented Arch'' (2,9%) e infine, ''Whorl'' (27,97%).▼
A livello locale invece, le discontinuità delle creste vengono chiamate ''minuzie'', o "dettagli di Galton", in onore del primo studioso che ne approfondì lo studio e ne accertò la persistenza. Esse possono essere fatte corrispondere semplicisticamente alle terminazioni o alle biforcazioni delle creste (vedi l'esempio in Figura, dove il [[cerchio]] evidenzia una terminazione e il [[quadrato]], una biforcazione), anche se in dettaglio la loro forma può essere descritta in modo più preciso: esistono ad esempio minuzie a forma di punto, uncino e biforcazione multipla.▼
==Storia==
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In questo senso, il primo documento scientifico è stato redatto nel [[1684]] dal [[botanico]] e [[fisico]] [[Regno Unito|inglese]] [[Nehemiah Grew]] e riguarda uno studio sulla struttura delle creste e dei [[pori]].
Successivamente, nel [[1788]], [[Johann Christoph Andreas Mayer|J. C. A. Mayer]] individuò e descrisse alcune caratteristiche ricorrenti delle impronte papillari, affermando anche la loro unicità da individuo a individuo.
La prima classificazione delle impronte in nove categorie, basate sulla struttura generale delle creste, viene ideata nel 1823 con [[Jan Evangelista Purkyně]], professore di anatomia all'[[Università di Breslavia]] in [[Germania]].
Nel 1880, lo scozzese [[Henry Faulds]], medico e missionario in Giappone, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica ''Nature'', suggerì l’individualità delle impronte digitali ed un loro possibile utilizzo nell’identificazione dei criminali.
Quasi contemporaneamente, [[William James Herschel]] annunciò di averle già utilizzate per diversi anni in India a fini amministrativi, dimostrando così la praticabilità dell'idea.
Le ultime due importanti scoperte in questo campo furono apportate da Sir [[Francis Galton]], che introdusse la struttura di minuzia nel [[1888]], e Sir [[Edward Henry]], che nel [[1899]] realizzò un sistema di classificazione delle impronte in grado di semplificare molto il processo si identificazione, visto che al tempo era chiaramente ancora realizzato manualmente da esperti del settore. In particolare, Sir Edward Henry in [[India]] nei primi anni del [[XX secolo|ventesimo secolo]] espanse il lavoro di Galton arrivando a definire cinque classi di base.
Si può quindi ritenere che già nei primi anni del
==Persistenza e individualità==
L’identificazione attraverso l’utilizzo delle impronte digitali è basata su due basilari premesse di
Le impronte si formano nel feto al settimo mese di gravidanza e non cambiano per tutta la vita. In caso di graffi o tagli, la pelle dei polpastrelli ricresce con le stesse caratteristiche. Modificarle chirurgicamente poi è quasi impossibile: un medico riconoscerebbe a occhio nudo che la cresta originaria è stata sostituita da una cicatrice.▼
===Persistenza===
▲L’identificazione attraverso l’utilizzo delle impronte digitali è basata su due basilari premesse di '''persistenza''', secondo la quale le caratteristiche delle impronte non cambiano attraverso il tempo, e '''individualità''', la quale afferma che l’impronta è unica da individuo a individuo.
▲Le impronte si formano definitivamente nel [[feto]] al settimo mese di [[gravidanza]] e non cambiano per tutta la vita. In caso di graffi o tagli, la pelle dei [[polpastrello|polpastrelli]] ricresce con le stesse caratteristiche. Modificarle chirurgicamente
Per trattare brevemente l’aspetto dal punto di vista biologico, la pelle è costruita da tre tipi di tessuto, [[epidermide]] e [[derma]], che insieme formano la cute e l’[[ipoderma]] che si trova più in profondità. Mentre l’epidermide costituisce lo strato più superficiale, il derma si trova immediatamente sotto a questa e quindi ha con lei intimi rapporti, perché la sostiene, la nutre ed offre sede alle appendici epidermiche (le [[ghiandole]] e i [[peli]]).
L'epidermide e il derma sono uniti tramite le [[papille dermiche]], cioè dei prolungamenti conici di [[tessuto connettivo]] che dal derma si estendono a compenetrare l'epidermide.
Il disegno superficiale della cute è in rapporto al variare della disposizione e dello spessore delle fibre connettive del derma e questo dà origine ad una precisa disposizione papillare. Questo disegno è appunto così tipico che è utilizzabile per l'[[identificazione]] di un individuo e, a meno di traumi o di interventi, la prima caratteristica di persistenza è assicurata quindi dalla ricrescita dello strato di pelle morta con le stesse esatte caratteristiche.
Le impronte digitali
Questo micro ambiente varia da mano a mano e da dito a dito: esistono quindi molti fattori che variano durante tale sviluppo, anche se esiste un patrimonio genetico che in principio lo ha fortemente influenzato.
===Individualità===
Per quanto riguarda quindi la seconda premessa,
==Rilevamento delle impronte==
Il rilevamento delle impronte è un’operazione comunemente effettuata nel corso di [[indagine|indagini]] di [[polizia]]; può avvenire in modo diretto, su individui in stato di fermo, ai quali si fanno imprimere su carta le impronte dei polpastrelli macchiati di [[inchiostro]]; oppure in modo indiretto, attraverso particolari procedure che permettono di rendere visibili le impronte presenti, ad esempio, nel luogo in cui è stato commesso un [[crimine]].
In questo caso, una delle più usate procedure consiste nell’applicare sulle superfici dure e non assorbenti una polvere a base di [[alluminio]], di [[carbone]] o di sostanze [[fluorescenza|fluorescenti]], capace di aderire alle tracce di [[sebo]] eventualmente presenti e, quindi, di evidenziare le impronte. ▼
▲Il rilevamento delle impronte è un’operazione comunemente effettuata nel corso di indagini di polizia; può avvenire in modo diretto, su individui in stato di fermo, ai quali si fanno imprimere su carta le impronte dei polpastrelli macchiati di inchiostro; oppure in modo indiretto, attraverso particolari procedure che permettono di rendere visibili le impronte presenti, ad esempio, nel luogo in cui è stato commesso un crimine.<br />
▲In questo caso, una delle più usate procedure consiste nell’applicare sulle superfici dure e non assorbenti una polvere a base di [[alluminio]], di [[carbone]] o di sostanze fluorescenti, capace di aderire alle tracce di [[sebo]] eventualmente presenti e, quindi, di evidenziare le impronte.
Per superfici porose o nel caso di tessuti, risultano più indicati trattamenti chimici a base di [[ninidrina]] e vapore di [[iodio]]
Tale operazione si avvale di sistemi computerizzati [[AFIS (informatica)|AFIS]] che permettono l’archiviazione di un gran numero di dati e la rapida effettuazione dei confronti.▼
Le impronte, fotografate in scala 1:1 e archiviate, possono essere confrontate con quelle di individui sospettati, in modo da poterne escludere o confermare un possibile coinvolgimento con il reato.
==Tipi di impronte==▼
▲Tale operazione si avvale di sistemi computerizzati [[AFIS (informatica)|AFIS]] che permettono
▲==Classificazione==
▲A livello globale, lo schema di creste-valli esibisce una o più regioni caratterizzate da una forma particolare; esse vengono definite "regioni singolari". La presenza di tali regioni determina la [[classificazione]] dell'intera impronta in una delle cinque classi definite da Sir [[Edward Henry
▲Già agli albori della loro utilizzazione infatti, appariva necessario un sistema di suddivisione delle impronte in classi per rendere più veloce il processo di comparazione. Tali classi sono chiamate ''Right Loop'' (che è rilevabile con una frequenza del 31,7%), ''Left Loop'' (33,8%), ''Arch'' (3,7%), ''Tented Arch'' (2,9%) e infine, ''Whorl'' (27,97%).
▲A livello locale invece, le discontinuità delle creste vengono chiamate ''minuzie'', o "dettagli di Galton", in onore del primo studioso che ne approfondì lo studio e ne accertò la persistenza. Esse possono essere fatte corrispondere semplicisticamente alle terminazioni o alle biforcazioni delle creste (vedi l'esempio in Figura, dove il [[cerchio]] evidenzia una terminazione e il [[quadrato]], una biforcazione), anche se in dettaglio la loro forma può essere descritta in modo più preciso: esistono ad esempio minuzie a forma di punto, uncino e biforcazione multipla.
▲===Tipi di impronte===
L'impronta è costituita non solo da linee ma anche dalla figura che esse creano, e non ne esistono così tante come si potrebbe supporre. Ce ne sono circa sette tipi diversi:
* ''Arco'': Le linee vanno come le onde da un lato all'altro;
* ''Arco a tenda'': Come l'arco ma con un bastone crescente nel mezzo;
* ''Cappio'': Le linee partono da un lato e rientrano nel mezzo dello stesso lato;
* ''Doppio cappio'': Come il cappio ma con due cappi interni che vanno In direzioni opposte;
* ''Occhio di Pavone'': Come il cappio ma con un piccolo cerchio nel punto di svolta;
* ''Spirale'': Le linee formano una spirale;
* ''Misto'': Composto con varie figure.
==Bibliografia==
*[[William Leo]], [http://www.scafo.org/The_Print/The_PRINT_VOL_21_ISSUE_05.pdf "Will DNA Replace Fingerprints in the 21st Century?"], ''The print'',
* William Leo, ''Fingerprint Identification'', Law Tech, 2004. ISBN 1889315230
* William Leo, [http://www.fingerprintidentification.net/sitebuildercontent/sitebuilderfiles/History.ppt "Historical and Scientific Foundation of Friction Skin Identification"] (.PPT)
*David R. Ashbaugh, [http://www.onin.com/fp/ridgeology.pdf "Ridgeology. Modern evalutative friction ridge identification"], a cura di Forensic Identification Support Section e Royal Canadian Mounted Police, dall'FBI's LEO Intranet, 10 marzo 1999.
*[[Alfred Hale]], ''Morphogenesis of the Volar Skin in the Human Fetus'', 1952.
*[[Harold Cummins]] ''et al.'', ''Finger Prints, Palms and Soles - An Introduction to Dermatoglyphics'', 1943.
*[[Harold Cummins]], ''The Topographic History of the Volar Pads in the Human Embryo'', 1929.
*[[Harris Hawthorne Wilder]], Bert Wentworth ''Personal Identification'', 1918.
*[[Inez Whipple]], ''The Ventral Surface of the Mammalian Chiridium - With Special Reference to the Conditions Found in Man'', 1904.
== Voci correlate ==
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* [[Edward Henry]]
* [[Francis Galton]]
*[[Johann Christoph Andreas Mayer]]
* [[Giovanni Gasti]]
;Sistemi
* [[Sistema di riconoscimento biometrico]]
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.privacy.it/impronte.html Storia delle impronte]
*[http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/23745.html
*[http://www.mondoonline.net/?fold=quali_impronte&page=storia
*[http://ridgesandfurrows.homestead.com/scientific_researchers.html Cronologia delle ricerche sulle impronte digitali]
{{portale|biologia|diritto}}
[[Categoria:Criminologia]]
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