Muhammad Zia-ul-Haq: differenze tra le versioni

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==Colpo di Stato==
Con il procedere del suo mandato, il primo ministro Bhutto affrontò sempre più critiche e divenne sempre più impopolare. L'insofferenza nei suoi confronti crebbe anche all'interno del suo Partito del Popolo Pakistano (PPP): l''omicidio del padre di uno dei principali dissidenti (Ahmed Raza Kasuri) scatenò l'indignazione dell'opinione pubblica che accusò Bhutto di aver architettato il delitto, mettendo in seria difficoltà il primo ministro e il suo governo. Potenti leader del PPP, come Ghulam Mustafa Khar condannarono apertamente Bhutto e chiesero al popolo di protestare contro il suo regime. L'8 gennaio [[1977]] un gran numero di partiti politici dell'opposizione, in vista delle elezioni legislative, si unirono per formare l' '''Alleanza Nazionale del Pakistan''' e porre fine al regime di Bhutto: le urne invece decretarono la sconfitta del nuovo partito, che però rigettò i risultati, denunciò brogli in tutto il paese e dichiarò illegittimo il governo di Bhutto. I disordini civili si intensificarono e il Pakistan scivolò nel caos. Per porre fine alla crisi, la maggioranza e l'opposizione scesero a compromessi e trovarono un accordo che avrebbe riportato la nazione alla normalità. Eppure, il 5 luglio [[1977]], Bhutto e membri del suo gabinetto vennero arrestati dalle truppe del generale Zia ul-Haq.
Zia ul-Haq divenne presidente della repubblica [[islam]]ica del Pakistan il [[16 settembre]] [[1978]], in seguito a un [[colpo di Stato]] militare e mantenne la carica fino alla morte, avvenuta in un incidente aereo sul quale rimangono abbastanza misteriose le reali cause. Era stato generale comandante in capo delle forze armate pakistane nel 1975.
 
Zia ul-Haq divenne presidente della repubblica [[islam]]ica del Pakistan il [[16 settembre]] [[1978]], in seguito a un [[colpo di Stato]] militare e mantenne la carica fino alla morte, avvenuta in un incidente aereo sul quale rimangono abbastanza misteriose le reali cause. Era stato generale comandante in capo delle forze armate pakistane nel 1975.
 
Non appena sceso al potere nel 1977, il generale Zia ul-Haq fece condannare a morte per impiccagione l'ex-[[Primo Ministro]] [[Zulfikar Ali Bhutto]], con la falsa accusa di omicidio di un esponente politico minore.
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La democrazia fu restaurata per un breve lasso di tempo, sufficiente comunque a consentire l'elezione della signora [[Benazir Bhutto]], figlia di Zulfikar Ali Bhutto fatto uccidere dal defunto dittatore.
 
 
 
==Note==