Dislessia: differenze tra le versioni
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Vanno innanzitutto esclusi disturbi generalizzati dello sviluppo e considerate patologie mediche generali, precedenti disturbi dello sviluppo e anomalie associate.
== Come si manifesta la dislessia ==
La dislessia si può presentare in modalità molto diverse da soggetto a soggetto. Di seguito vengono presentate le caratteristiche più comuni relative alla decodifica della singola [[parola]] o del [[testo]] scritto. Queste possono non essere tutte presenti contemporaneamente.
* '''Scarsa discriminazione di [[grafema|grafemi]] diversamente orientati nello spazio''' <br /> Il soggetto mostra chiare difficoltà nel discriminare grafemi uguali o simili, ma diversamente orientati. Egli, ad esempio, confonde la “p” e la “b”; la “d” e la “q”; la “u” e la “n”; la “a” e la “e”; la "b" e la "d"... Nell'[[alfabeto]] italiano sono molte le coppie di grafemi che differiscono rispetto al loro orientamento nello spazio, per cui le incertezze e le difficoltà di discriminazione possono rappresentare un impedimento alla [[lettura]].
* '''Scarsa discriminazione di grafemi che differiscono per piccoli particolari''' <br /> Il soggetto mostra difficoltà nel discriminare grafemi che presentano somiglianze. Egli, ad esempio, può confondere la “m” con la “n”; la “c” con la “e”; la “f” con la “t”...
* '''Scarsa discriminazione di grafemi che corrispondono a fonemi sordi e fonemi sonori''' <br /> Il soggetto mostra difficoltà nel discriminare grafemi relativi a fonemi con somiglianze percettivo-uditive. L’alfabeto è composto di due gruppi di fonemi: i fonemi sordi e i fonemi sonori che, tra loro risultano somiglianti, per cui, anche in questo caso l’incertezza percettiva può rappresentare un ostacolo alla lettura. Le coppie di fonemi simili sono le seguenti:
:{| style="width:100px; height:200px; background:transparent; color:black; cellpadding="4" border="0"
|- align="center"
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|}
* '''Difficoltà di decodifica sequenziale''' <br /> Leggere richiede al lettore di procedere con lo sguardo in direzione sinistra-destra e dall'alto in basso; tale processo appare complesso per tutti gli individui nelle fasi iniziali di apprendimento della lettura ma, con l’affinarsi della tecnica e con l'uso della componente intuitiva, la difficoltà diminuisce gradualmente fino a scomparire. Nel soggetto dislessico, invece, talvolta ci troviamo di fronte a un ostacolo nella decodifica sequenziale, per cui si manifestano con elevata frequenza i seguenti errori:
** ''Omissione di grafemi e di sillabe'' <br /> Il soggetto omette la lettura di parti della parola; può tralasciare la decodifica di consonanti (ad esempio può leggere “fote” anziché “fonte”; oppure “capo” anziché “campo”...) o di vocali (può leggere, ad esempio, “fume” anziché “fiume”; “puma” anziché piuma”...) e, spesso, anche di sillabe (può leggere “talo” anziché “tavolo”; “paro” anziché “papavero”...)
** ''Salti di parole e salti da un rigo all’altro'' <br /> Il soggetto dislessico presenta evidenti difficoltà a procedere sul rigo e ad andare a capo, per cui sono frequenti anche “salti” di intere parole o di intere righe di lettura.
** ''Inversioni di sillabe'' <br /> Spesso la sequenza dei grafemi viene invertita provocando errori particolari di decodifica della sillaba (il soggetto può, ad esempio, leggere “li” al posto di “il”; “la” al posto di “al”, “ni” al posto di “in”...) e della parola (può leggere, ad esempio, “talovo” al posto di “tavolo”...).
** ''Aggiunte e ripetizioni'' <br /> La difficoltà a procedere con lo sguardo nella direzione sinistra-destra può dare origine anche ad errori di decodifica caratterizzati dall'aggiunta di un grafema o di una sillaba (ad esempio “tavovolo” al posto di “tavolo”...).
* '''Prevalenza della componente intuitiva''' <br /> Il soggetto che presenta chiare difficoltà di lettura privilegia, indubbiamente, l’uso del processo intuitivo rispetto a quello di decodifica. L’intuizione della parola scritta rappresenta un valido strumento ma, al tempo stesso, è fonte di errori, definiti ''di anticipazione''. Non di rado, infatti, il soggetto esegue la decodifica della prima parte della parola, talvolta anche solo del primo grafema o della prima sillaba, e procede “intuendo”/“inventando” l’altra parte. La parola contenuta nel testo viene così ad essere spesso trasformata in un’altra, il cui significato può essere affine ma anche completamente diverso.
== Evoluzione della dislessia ==
Nel primo anno delle elementari il bambino dislessico ha difficoltà ad acquisire l'alfabeto e le mappe grafema-fonema.<br />Dalla seconda alla quarta risulta difficile accedere alle mappe e analizzare i fonemi.<br /> Dalla quinta alle scuole medie il bambino si basa su un metodo di accesso automatizzato al linguaggio, la lettura rimane stentata e vi è una scarsa decodifica e comprensione.
== Possibili ripercussioni sulla scrittura ==
* Difficoltà di copiatura dalla [[Lavagna (oggetto)|lavagna]] a causa della lenta o scorretta decodifica.
== Possibili ripercussioni sull'apprendimento logico-matematico ==
* Difficoltà di decodifica del testo del problema.
== Dislessia e difficoltà semplici della lettura ==
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== Tipologie di dislessia ==
La [[lettura]] può passare per diverse vie:
* la via fonologica che dalla percezione visiva passa per la conversione grafema fonema e quindi per il buffer fonemico. È una via più lenta perché ogni fonema viene letto singolarmente.
* la via lessicale non-semantica che dalla percezione visiva passa per il lessico ortografico di input e giunge al lessico fonologico di output e quindi al buffer fonemico. Si basa sulla lettura della parola intera basandosi sull'elaborazione parallela.
* la via lessicale semantica va dalla percezione visiva al sistema semantico al buffer fonemico. Si utilizza in presenza di parole conosciute.
Nell'apprendimento della lettura il bambino attraversa vari stadi, corrispondenti all'acquisizione delle differenti vie:
* Stadio logografico: il bambino elabora le proprietà salienti della parola;
* Stadio alfabetico: si realizzata l'associazione grafema-fonema, si leggono nuove parole;
* Stadio ortografico: si comincia ad eseguire elaborazioni in parallelo e a leggere la parola per intero, applicando regole fonologiche;
* Stadio semantico: si attiva la via lessicale semantica, la lettura diviene molto più fluente.
A queste diverse vie si associano differenti disabilità nella lettura.
<br />È possibile classificare la dislessia in:
* superficiale: sono compromesse le vie lessicali ma la lettura, seppur stentata, è possibile;
* fonologica: è compromessa la via fonologica perché manca una corretta associazione grafema/fonema, ma la via ortografica non è compromessa;
* profonda: la via semantica è compromessa e si effettuano delle [[parafasia|parafasie]] semantiche.
Un'interpretazione clinica della dislessia viene da Boder che distingue tra:
* dislessia diseidetica: è difficoltosa la rappresentazione della parola nelle sue variazioni, le parole nuove non sono comprensibili;
* dislessia disfonologica: il deficit è a livello delle mappe grafema-fonema.
Un'ulteriore classificazione neuropsicofisiologia, ideata da Bakker propone di considerare le dislessie a seconda dell'emisfero danneggiato:
* L-Type (emisfero dx): si utilizzano strategie percettive, la lettura seppur stentata è possibile;
* P-Type (emisfero sx): sono presenti deficit visuo-percettivi, la lettura è colma di errori perché manca una sufficiente mediazione delle aree preposte.
== Alcune proposte per la terapia ==
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Il soggetto con disturbo di apprendimento vive quindi il proprio problema a tutto tondo e ne rimane imprigionato fino a che non viene elaborata una diagnosi accurata che permette di fare chiarezza.
=== Possibili atteggiamenti del bambino dislessico ===
Proviamo, per un attimo, a metterci nei panni di un bambino o di un ragazzo con disturbo di apprendimento e immaginiamone le esperienze e gli stati d’animo:
* egli si trova a far parte di un contesto (la scuola) nel quale vengono proposte attività per lui troppo complesse e astratte;
* osserva però che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenità nelle attività proposte ed ottiene buoni risultati;
* sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti (“stai più attento!”, ” Impegnati di più!”, “hai bisogno di esercitarti molto”…);
* si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei;
* inizia a maturare un forte [[senso di colpa]] sentendosi responsabile delle proprie difficoltà;
* ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui, né gli insegnanti né i genitori;
* ritiene di non essere all’altezza dei compagni e che questi non lo considerino membro del loro gruppo a meno che non vengano messi in atto comportamenti particolari (ad esempio quello di fare il buffone di classe);
* per non percepire il proprio disagio, mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno (“Non leggo perché non ne ho voglia!”, “Non eseguo il compito perché non mi interessa”…) o l’attacco (aggressività);
* talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura.
=== Possibili atteggiamenti dei familiari del bambini dislessico ===
In famiglia non si respira certo un’aria migliore. Per la maggior parte dei genitori la scuola è importante, è al primo posto nella vita dei bambini e dei ragazzi, tutto il resto viene dopo e, se la scuola va a rotoli…
Non di rado si sente dire ai genitori rispetto alla difficoltà del figlio: “Non me lo aspettavo… mi è sempre sembrato un bambino intelligente…".
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Nonostante si parli molto di questi problemi, c’è ancora scarsa conoscenza e non sempre la diagnosi giunge in tempi accettabili, cosicché sia il bambino che la famiglia tutta vivono esperienze frustranti, generatrici di ansia e di un clima affettivo non certamente favorevole.
== Comorbilità ==
Insieme alla dislessia possono presentarsi diverse altre problematiche più o meno collegate:
* [[Disgrafia]] ovvero la difficoltà di realizzare i grafemi manualmente in modo leggibile e fluente;
* [[Disortografia]] ovvero la difficoltà di rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto;
* [[Discalculia]] ovvero la difficoltà di svolgere calcoli aritmetici a mente o su carta;
* Problematiche motorie.
== Recenti ricerche ==
Secondo quanto riportato dal notiziario on line de Le Scienze, ricercatori della Scuola di Medicina dell'[http://www.yale.edu/ Università di Yale], hanno identificato un gene nel [[cromosoma]] umano 6, chiamato [[DCDC2]], le cui alterazioni sarebbero associate alla dislessia. Secondo questi studiosi una mutazione genetica di DCDC2 condurrebbe a un difetto nella formazione dei circuiti cerebrali preposti alla lettura. L’alterazione genetica sarebbe ereditaria.
Il principale autore della ricerca, [[Jeffrey R.Gruen]], ritiene che questi risultati, se confermati, potrebbero portare ad una migliore diagnostica per identificare la dislessia e potrebbero portare ad una migliore comprensione del funzionamento a livello molecolare della lettura. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ''[http://www.pnas.org/ Proceedings of the National Academy of Sciences]''. La ricerca si basa su un campionamento statistico effettuato su 153 famiglie dislessiche. Le prove statistiche dimostrerebbero che circa il 20% dei casi di dislessia è dovuto all'alterazione nel gene DCDC2. L'alterazione genetica su questo cromosoma corrisponde alla cancellazione di una regione regolatrice. Lo stesso gene è responsabile, nei centri della lettura del cervello, della modulazione della migrazione di neuroni. Questa architettura cerebrale è necessaria per leggere normalmente.
== Il mondo della scuola ==
I bambini dislessici ancora faticano ad essere compresi ed accettati a scuola. Recentemente la circolare Prot. n 4099/A/4 emanata dal [[Ministero della Pubblica Istruzione]] il [[5 ottobre]] [[2004]] ha raccomandato agli insegnanti di utilizzare strumenti compensativi e dispensativi che agevolino l'apprendimento di bambini e ragazzi dislessici e di applicare con loro una valutazione specifica in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. Si specifica, altresì, che per adottare tali misure possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento di lettura (o dislessia). Per bambini e ragazzi dislessici non si ritiene opportuno l'appoggio di un insegnante di sostegno.
== Legislazione ==
Esiste una [http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/32340.htm proposta di legge] per riconoscere la dislessia in modo sistematico e regolamentato come disabilità effettiva. Questo avviene già in molti altri stati della Comunità Europea.
Ciò permetterà ai dislessici certificati di avvalersi di metodi alternativi di avvicinamento al sapere che non passino dal testo scritto.
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2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
== Linee Guida ==
Il 26 gennaio 2007 sono state ufficialmente promulgate le "Raccomandazioni per la pratica clinica sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento" approvate con il metodo della Consensus Conference dalle principali associazioni culturali e professionali interessate a questi problemi ([http://www.dislessia.it AID], [http://www.sinpia.eu SINPIA], [http://www.airipa.it AIRIPA], [http://www.fli.it FLI], [http://www.acp.it ACP], [http://www.audiometria.it AITA], AFNOO, SSLI, [http://www.anupi.it ANUPI], [http://www.aiorao.it AIOrAO]).
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I contributi scientifici raccolti sono disponibili nel sito [http://www.LineeGuidaDSA.it LineeGuidaDSA.it] dove è aperto anche un forum di discussione e confronto.
== Bibliografia ==
* Ugo Pirro; ''Mio figlio non sa leggere''; Milano, Rizzoli Editore, 1981.
* Monica Pratelli; ''Difficoltà di apprendimento e dislessia''; Edizioni Junior, Azzano San Paolo, Bergamo
* Andrea Biancardi, Gianna Milano; ''Quando un bambino non sa leggere''; Milano, Rizzoli, 2003
* Cesare Cornoldi; ''Le difficoltà di apprendimento a scuola''; Bologna, Il Mulino, 1999
* Claudio Vio, Cristina Toso; ''Dislessia evolutiva. Dall'identificazione del disturbo all'intervento''; Roma, Carocci Editore, 2007
* Pierluigi Zoccolotti, Paola Angelelli, Anna Judica, Claudio Luzzatti; ''I disturbi evolutivi di lettura e scrittura''; Roma, Edizioni Carocci, 2005
* Chiara De Grandis, ''La dislessia:interventi della scuola e della famiglia''; Trento, Erickson, 2007
* "DISLESSIA" rivista ed Erickson, Trento
* Tiziano Colombari, ''Dislessia, Dyslexia, Legasthenie, Learning Difficulties - lettura, scrittura, calcolo e repertorio normativo'', UNI Service, Trento, 2009, ISBN
* Andrea Bigagli; ''Leggere la lingua italiana. Apprendimento e dislessia evolutiva''; Milano, Academia Universa Press, 2009
== Voci correlate ==
* [[Amusia]]
* [[Disturbi Specifici di Apprendimento]]
* [[Discalculia]]
* [[Disgrafia]]
* [[Disortografia]]
* [[Trasparenza fonologica]]
== Collegamenti esterni ==
* [http://aiditalia.org Associazione Italiana Dislessia (AID)]
* [http://www.aidtorino.org AID Sezione di Torino e Provincia]
* [http://www.dislessiainrete.org/ http://www.dislessiainrete.org]
* [http://www.dislessia-passodopopasso.blogspot.com/ http://www.dislessia-passodopopasso.blogspot.com/]
* {{Dmoz|World/Italiano/Salute/Malattie/Neurologiche/Dislessia/}}
* [http://www.dislessia.org/ AID Sezione di Roma e Provincia]
* [http://www.aprico.it/ Progetto APRICO:Attivazione di interventi di Prevenzione, RIeducazione e COmpensazione per ragazzi affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento con l' ausilio di strumenti informatici]
* [http://www.territorioscuola.com/download/Dislessia.ok1.sit DislessiaOK1 - Programma Freeware progettato per far svolgere esercizi ai soggetti dislessici.(Sistema operativo Mac OS Classic)]
* [http://www.territorioscuola.com/download/Identikit.zip Identikit v98/1 - Programma Freeware per sollecitare la percezione e la disciminazione visiva nei soggetti dislessici. (Sistema operativo Windows '95 e successive versioni)]
* [http://www.dsanotizie.it/ www.dsanotizie.it (la Regione Emilia
{{Portale|neuroscienze}}
[[Categoria:Educazione]]
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