Stereoscopia artificiale: differenze tra le versioni
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*il rapporto tra la distanza interpupillare umana e la minima distanza di osservazione corrisponde approssimativamente al valore di 1/5;
*il rapporto tra la distanza interpupillare umana e la massima distanza di presa corrisponde approssimativamente al valore di 1/20;
Per concludere, se facciamo due fotografie di un edificio, da noi distante 10 metri, spostandoci lateralmente di 1 metro (cioè utilizzando 1/10 come rapporto base/distanza), avremo a disposizione l'immagine stereoscopica di un perfetto modellino, chiamata ''modello ottico tridimensionale''.
Per deformare il modello solo in profondità, cioè aumentare solo la terza dimensione, dobbiamo utilizzare uno stereoscopio con una distanza lente-fotografia superiore alla distanza focale della macchina fotografica utilizzata. Ovviamente se le fotografie sono state ingrandite, il valore della distanza focale deve essere aumentata proporzionalmente.
Per l'osservazione dei ''fotogrammi stereometrici'' vengono usati particolari stereoscopi, che chiameremo [[stereovisori]], mentre per effettuare anche il rilievo metrico si fa ricorso ai [[restitutori fotogrammetrici]].▼
▲Per l'osservazione dei ''fotogrammi stereometrici'' vengono usati particolari stereoscopi
==Bibliografia==
* [http://www.levantebari.com/fcilrmis.htm Antonio Daddabbo ''Il rilievo stereofotogrammetrico'', Edizioni Levante, 1983, Bari]
==Video==
* [http://www.youtube.com/view_play_list?p=9EF13508839021BF La fotografia stereo ]
* [http://www.youtube.com/view_play_list?p=B1DD0B18707E2BB7 La restituzione]
==Collegamenti esterni==
* [http://rilievo.stereofot.it/ricerca/progetto/2fotogrammetria/stereoscopio/3stereovisore.html Lo stereovisore]
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