Labid: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = Labīd ibn Rabī’aRabīʿa Abū ‘AqīlʿAqīl al-‘ĀmirīʿĀmirī
|Cognome =
|PostCognomeVirgola =
Riga 23:
Nacque infatti negli ultimi decenni del secolo VI e in parte nell'età in cui ormai l'[[Islam]] si andava sempre più affermando, morendo nel 660 in età avanzata.
 
Sappiamo che, ancor giovane, si recò con una delegazione della sua [[tribù]] ad [[al-Hira|al-Hīra]] per patrocinare le ragioni della sua tribù, i Banū ‘ĀmirʿĀmir b. Sa‘sa‘aSaʿsaʿa, davanti al re Abū Qabus al-Nu’mānNuʿmān (m. 602) al cui cospetto recitò un [[rajaz]] satirico, poesia che convinse il sovrano delle regioni dei contribuli di Labīd.
 
La conversione all’[[Islam]] sarebbe avvenuta nel 630 circa quando, sempre con una delegazione, si recò a [[Medina]] per stringere un’alleanza con il profeta [[Maometto]], incontro che segnò la sua vita. Infatti si convertì all’Islam e, secondo alcune tradizioni, smise di comporre versi, notizia messa in dubbio da alcuni studiosi come [[Carl Brockelmann]], dato che in molti suoi versi si riscontrano tracce di motivi coranici. Comunque in punto di morte, avvenuta a [[Kufa]] dove si era da tempo ritirato, indirizzò alle figlie alcuni versi in cui le sollecitava a non piangerlo, ma a ricordare le sue virtù.
 
Il suo ''[[diwan|dīwān]]'' comprende 55 poesie e numerosi frammenti per un totale di 1.100 versi. Si tratta in gran parte, come è evidente anche nella sua '' [[Mu'allaqat|mu’allaqamuʿallaqa]] '' di poesia in cui il poeta celebra le lodi della sua tribù.
 
== Bibliografia ==