Teatro Garibaldi (Piazza Armerina): differenze tra le versioni

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|Periodo= XVIII sec
|Indirizzo= Piazza Umberto I
|Telefono=
|Sito=
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Il [[teatro]] si trova a [[Piazza Armerina]] in provincia di [[Enna]].
Il teatro fu edificato ad est, a ridosso del muro di cinta trecentesco, di fronte alla chiesa di S.[[Santo Stefano]]. Secondo la descrizione del Pastorelli, progettista nel [[1902]] dell'attuale prospetto, la facciata è in stile [[rinascimento]], due corpi in avanti con pilastri binati con capitelli a due ordini sovrapposti, con riquadri in marmo a pianterreno per la pubblicità degli spettacoli e due finestre bifore al primo piano. Il rimanente in fondo, che corrisponde al vestibolo, è stato decorato con bugne a pianterreno e colonnine incassate per le finestre del [[foyer]], le quali sono munite di parapetti con balaustre di pietra pece bianca; quattro medaglioni disposti al primo piano contengono al centro, le figure di [[Giuseppe Verdi]] e [[Vincenzo Bellini]] e lateralmente quelle di [[Vittorio Alfieri]] e [[Carlo Goldoni]]. Un gruppo decorativo realizzato dallo scultore decoratore Pasquale Massa di [[Barrafranca]], completa il finimento del prospetto. Il teatro con un'agibilità parziale di 320 posti, a un sistema teatrale così costituito: [[palcoscenico]], [[boccascena]], sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione. Oggi esso presenta in sostanza la stessa struttura di inizio secolo, tranne per le modifiche che hanno riguardato le attrezzature al servizio del palcoscenico, come i camerini (ricavati nelle abitazioni addossate al teatro posteriormente), i servizi igenici e l'adeguamento alle nuove norme di sicurezza. Le strutture i legno di palchi sono state sostituite da altre in acciaio, ma le decorazioni dei [[parapetti]] e dei controsoffitti in legno, sono ancora quelle originali. E attualmente ospita rassegne teatrali, di musica jazz e classica, iniziative culturali e anche proiezioni cinematografiche.
==Storia==
Non è possibile avere notizie da fonti storiche, essendo andati distrutti gli archivi comunali precedenti all'[[Unità d'Italia]]. Comunque, si possono avere notizie riguardanti il teatro facendo riferimento agli storici locali. Remigio Roccella, che non fa ipotesi sulla data di costruzione, dice che nel [[1800]] ogni nobile aveva diritto di preferenza per ogni palchetto; la cosa ci fa supporre che i baroni avevano contribuito alla fondazione del teatro. Padre E. Franchino cita la relazione di due periti inviati dal [[Vescovo]] di [[Siracusa]] nel 1814 per verificare se [[Piazza Armerina]] fosse idonea ad accogliere la nuova diocesi; nella relazione si parla di un teatro pubblico detto [[Santa Maria]] capace di accogliere numerosa gente sia in platea che nei suoi palchi a quattro ordini. Lo stesso Franchino però, cita come data di costruzione del teatro il [[1820]], ma con grande probabilità quelli del 1820 furono dei grandi lavori di ristrutturazione. Tra il [[1844]] e il [[1847]], altri importanti lavori furono realizzati dal sottointendente Tommaso Amato Barcellona che fece riformare l'organizzazione dei palchi, riducendo gli ordini a tre e facendo realizzare la galleria. L'esistenza del quarto ordine conferma che il teatro, visitato dai due periti nel 1814, era proprio quello ch sarebbe divenuto il teatro [[Garibaldi]]. Nel [[1852]] il muro di cinta [[medievale]] della città crollò travolgendo il [[portico]] della vecchia facciata del teatro. Non si hanno notizie di ridisegni della [[facciata]], da ciò si deduce che questa rimase mutilata del portico fino agli inizi del ventesimo secolo. Nel [[1902]] il [[geometra]] Pastorelli ebbe l'incarico di realizzare il nuovo prospetto del teatro; prospetto che venne spostato in avanti di m. 6,20 rispetto al preesistente tanto da poterne ricavare un vestibolo d'ingresso, la [[biglietteria]], la stanza del custode e d il caffè. Nel [[dopoguerra]] il teatro ospita anche il [[cinema]], che però venne chiuso nel [[1970]] con ordinanza del [[Genio Civile]].
[[Categoria:Teatri della Sicilia]]
[[Categoria:Piazza Armerina]]