Samurai: differenze tra le versioni

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harakiri
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== Etimologia ==
 
 
La parola samurai ha avuto origine nel periodo giapponese Heian, quando era pronunciata ''saburai'', e significava "servo" o "accompagnatore". Fu soltanto nell'epoca moderna, intorno al periodo Azuchi-Momoyama e al periodo Edo del tardo [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]] che la parola ''saburai'' mutò in samurai. Per allora, il significato si era già modificato da tempo.
 
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*''Tsuwamono'' - termine arcaico per "soldato", fatto celebre da un famoso ''[[haiku]]'' di [[Matsuo Basho]]; indica una persona valorosa;
 
== Armi ==
 
I samurai usavano una grande varietà di armi. Nel periodo [[Tokugawa]] si diffuse l'idea che l'[[anima]] di un samurai risiede nella ''[[katana]]'' che porta con sé, a seguito dell'influenza dello [[Zen]] sul [[Bujutsu|bujutsu]]; a volte i samurai vengono descritti come se dipendessero esclusivamente dalla spada per combattere. Raggiunti i tredici anni, in una cerimonia chiamata ''Genpuku'', ai ragazzi della classe militare veniva dato un ''[[wakizashi]]'' e un nome da adulto, per diventavare così vassalli, cioè '''samurai''' a tutti gli effetti. Questo dava loro il diritto di portare una ''katana'', sebbene venisse spesso assicurata e chiusa con dei lacci per evitare sfoderamenti immotivati o accidentali. Insieme, ''katana'' e ''wakizashi'' vengono chiamati ''daisho'' (letteralmente: "grande e piccolo") ed il loro possesso era la prerogativa del ''[[buke]]''.
 
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Nel [[XV secolo]], anche la [[lancia (arma)|lancia]] ([[Sōjutsu|yari]]) divenne un'[[Armi|arma]] popolare. Lo ''yari'' tese a rimpiazzare il [[Naginata|naginata]] allorquando l'eroismo individuale divenne meno importante sui campi di battaglia e le milizie furono maggiormente organizzate. Nelle mani dei fanti o ''ashigaru'' divenne più efficace di una [[Katana]], soprattutto nelle grosse cariche campali. Nella battaglia di Shizugatake, in cui Shibata Katsuie fu sconfitto da Toyotomi Hideyoshi (da allora anche nonto come Hashiba Hideyoshi) i cosiddetti "Sette Lancieri di Shizugatake" ebbero un ruolo cruciale nella vittoria.
 
==La pratica dell'Harakiri==
Ormai entrata nel linguaggio comune occidentale, l'''harakiri'' è il suicidio d'onore dei samurai. Alcune volte praticato volontariamente per svariati motivi, il più delle volte era una condanna morte con l'onore. Infatti il condannato, vista la sua posizione nella casta militare, non veniva ucciso, ma invitato o condanato a togliersi da solo la vita, praticandosi con la ''katana'' una ferita orizzontale profonda all'addome, di una gravità tale da provocarne la morte. Per preservare ancora di più l'onore del samurai, un fidato compagno, previa promessa all'amico, decapitava il samurai appena dopo che egli si era inferto la ferita all'addome, per fare in modo che il dolore non sfoigurasse il volto del fiero soldato.