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{{BioFilm
|titoloitaliano= Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles
|Nome = Chantal
|nomepaese= [[Belgio]]
|Cognome = Akerman
|nomepaese2= [[Francia]]
|Sesso = F
|annoproduzione= [[1975]]
|LuogoNascita = Bruxelles
|durata= 201 min
|GiornoMeseNascita = 6 giugno
|tipocolore= colore
|AnnoNascita = 1950
|tipoaudio= sonoro
|LuogoMorte =
|ratio= 1,66:1
|GiornoMeseMorte =
|nomegenere= drammatico
|AnnoMorte =
|nomeregista= [[Chantal Akerman]]
|Attività = regista
|nomesoggetto= [[Chantal Akerman]]
|Attività2 = sceneggiatrice
|nomesceneggiatore= [[Chantal Akerman]]
|Attività3 = artista
|nomeproduttore= [[Guy Cavagnac]], [[Alain Dahan]], [[Corinne Jénart]], [[Liliane de Kermadec]], [[Evelyne Paul]], [[Paul Vecchiali]]
|Nazionalità = belga
|casaproduzione= Ministère de la Culture Française de Belgique, [[Paradise Films]], [[Unité Trois]]
|PostNazionalità =, nota soprattutto per il film "[[Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles]]" ([[1975]]), da lei diretto}}
|nomeattori=
*[[Delphine Seyrig]]: Jeanne Dielman
*[[Jan Decorte]]: Sylvain Dielman
*[[Henri Storck]]: Primo cliente
*[[Jacques Doniol-Valcroze]]: Secondo cliente
*[[Yves Bical]]: Terzo cliente
*[[Chantal Akerman]]: Vicina di casa (voce, non accreditata)
|nomefotografo= [[Babette Mangolte]]
|nomemontaggio= [[Patricia Canino]]
|nomescenografo= [[Philippe Graff]]
|nometruccatore=[[Elaine Marcus]]
}}
'''Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles''' è un [[film]] di [[produzione cinematografica|produzione]] franco-belga del [[1975]] scritto e diretto da [[Chantal Akerman]].
 
==BiografiaTrama==
'''Chantal Akerman''' nacque da una famiglia di [[ebrei]] polacchi emigrati in [[Belgio]]; i nonni materni e sua madre furono deportati ad [[Auschwitz]] e solo la madre riuscì a sopravvivere.
 
[[File:23 Quai du Commerce.JPG|left|thumb|200px|23, Quai du Commerce, la casa della protagonista.]]
A quindici anni, dopo aver visto "[[Il bandito delle ore undici]]" (''Pierrot le fou'', [[1965]]) di [[Jean-Luc Godard]], decise di diventare [[regista]]. Nel [[1967]] si iscrisse all'[[INSAS]], la scuola dell'arte dello spettacolo belga, e frequentò l'[[Università internazionale di Teatro]] a [[Parigi]], che abbandonò presto per iniziare a lavorare saltuariamente come cameriera riuscendo poi a realizzare con i propri risparmi il suo primo [[cortometraggio]], "[[Saute ma ville]]" ([[1968]]), grazie al quale ricevette da subito attenzione dalla critica ed il supporto del regista belga [[André Delvaux]].
 
==Critica==
===La scoperta del cinema sperimentale===
Nel [[1971]], dopo la realizzazione di un secondo cortometraggio intitolato "''L'enfant aimé ou je joue à être une femme mariée''", che la Akerman stessa giudicò malriuscito per una scarsa schiettezza e costruzione, partì con [[Sammy Szlingerbaum]] per [[New York]], dove iniziò a frequentare assiduamente l'[[Anthology Film Archives]], lavorò come assistente durante la lavorazione di vari lungometraggi e scoprì il [[New American Cinema]], avvicinandosi agli autori più [[cinema sperimentale|sperimentali]] come [[Michael Snow]], [[Andy Warhol]] e [[Stan Brakhage]].
 
Stimolata da questo nuovo modo di fare e pensare il cinema, durante la sua permanenza negli Stati Uniti realizza nel [[1972]] il cortometraggio "''La chambre''" ed il [[mediometraggio]] "''Hotel Monterey''", nel [[1973]] un incompleto [[documentario]] sugli adolescenti che vivono nei [[centri sociali]], "''Hanging Out Yonkers''", mostrato incompiuto al pubblico nel [[2007]] in occasione di una [[retrospettiva]] integrale sull'autrice belga al [[Centro Pompidou]] di [[Parigi]] con il titolo "''Hanging Out Yonkers Nineteen Seventy-Three''".
 
Nello stesso anno tornò a vivere a [[Parigi]], dove nel [[1974]] girò il suo primo [[lungometraggio]], "[[Je, tu, il, elle]]" (distribuito poi nel [[1976]]), dal quale trapela l'influenza dello sperimentalismo americano nell'appiattimento ed il distacco con la quale vengono mostrate scene di sesso esplicito, scelta che elimina volutamente del tutto ogni connotazione pornografica.
 
===La consacrazione internazionale===
{{quote|Mi girai nel mio letto, inquieta. Ed all'improvviso, in un solo minuto, ho visto tutto Jeanne Dielman...|Chantal Akerman in un'intervista al [[Nouvel Observateur]] del [[settembre]] [[1989]]}}
Nel [[1975]] realizzò con il contributo del Ministero della Cultura della [[Comunità francofona del Belgio|Comunità francese del Belgio]] il suo secondo lungometraggio, "[[Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles]]" (spesso abbreviato nel solo "[[Jeanne Dielman]]"), la minuziosa descrizione della disperata ripetitività della vita di una casalinga dedita occasionalmente alla [[prostituzione]] per mantenere se stessa ed il figlio adolescente.
Da molti considerato il suo vero capolavoro, il [[quotidiano]] francese "[[Le Monde]]" ed il [[quotidiano]] statunitense "[[New York Times]]" nel [[1976]] lo classificarono come "il più grande capolavoro femminile della storia del cinema".
{{quote|È un film sullo spazio e il tempo e il modo con il quale lei organizza la sua vita in maniera di non avere tempo libero, per non essere sopraffatta dall'angoscia e dall'ossessione della morte.|Chantal Akerman}}
Grazie a questo film la Akerman raggiunse la consacrazione ed il riconoscimento internazionale, tanto che [[Gus Van Sant]] e [[Todd Haynes]] hanno affermato che il loro lavoro è stato molto influenzato da "[[Jeanne Dielman]]"<ref>{{cita libro|cognome=Akerman |nome=Chantal |curatore= Claudine Paquot |titolo= Chantal Akerman, autoportrait en cinéaste |dataoriginale= 2004-05-07 |editore= Cahiers du Cinema |città= Parigi |lingua= francese |id= 2-866-42385-2 |pagine= 179 e 180}}</ref>.
Il film partecipò alla [[Festival di Cannes 1975|28° edizione del Festival di Cannes]] nella sezione parallela [[Quinzaine des Réalisateurs]].
 
Nel [[1976]], dopo il suo riconoscimento internazionale, tornò a New York per la realizzazione di "[[News from home]]", poi ancora nel [[1988]] per "[[Histoires d'Amérique]]" e nel [[1996]] per la [[commedia romantica]] "[[Un divano a New York]]", con [[William Hurt]] e [[Juliette Binoche]].
 
===Dal 2000 ad oggi===
Nel [[2006]] Chantal Akerman trasformò un [[documentario]] su Israele che le era stato commissionato in un progetto più personale, il più intimo dalle opere degli [[anni '70]], "[[Là-bas]]". Girato a [[Tel-Aviv]] e montato a [[Parigi]], il film è una serie di inquadrature fisse della Akerman nel suo appartamento e di ciò che si vede dalle finestre, narrato dalla [[voce fuori campo]] della regista stessa che commenta l'esperienza lasciandosi andare a digressioni sull'isolamento, la [[Solitudine_(società)|solitudine]], il [[tempo]] e l'[[ebraicismo]].
 
Nel [[2008]] è presidente della giuria della sezione “Orizzonti” della [[65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].
 
Il [[7 aprile]] [[2009]] ha co-firmato una lettera aperta<ref>{{cita web|http://www.ecrans.fr/Lettre-ouverte-aux-spectateurs,6877.html|Lettre ouverte aux spectateurs citoyens (''in francese'')|07-04-2009|accesso=21-03-2010}}</ref> ai cittadini francesi che li invita a ribellarsi contro la legge "[[HADOPI|Création et Internet]]", firmata tra gli altri anche da [[Catherine Deneuve]] e [[Chiara Mastroianni]].
 
Chantal Akerman è professoressa di cinema alla [[European Graduate School]] di [[Saas-Fee]], [[Svizzera]].
 
==Arte contemporanea==
Dal [[1995]] Chantal Akerman ha partecipato a varie Esposizioni d'arte ed ha esposto in varie Gallerie le sue [[video installazione|video installazioni]]:
* "''Woman sitting after killer''" alla [[XLIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Esposizione internazionale d'arte di Venezia del 2001]]
* "''From the other side''" alla mostra di arte contemporanea internazionale [[Documenta11]] del [[2002]].
* "''To Walk Next to One's Shoelaces in an Empty Fridge''" (''Marcher a cote des ses lacets dans un frigidaire vide'') alla [[Marian Goodman Gallery]] nel [[2005]].
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Commander_Ordre_de_Leopold.gif‎
|nome_onorificenza=Comandante dell'Ordine di Leopoldo
|collegamento_onorificenza=Ordine di Leopoldo
|motivazione=
|luogo=
}}
 
==Filmografia==
===Attrice===
* [[Saute ma ville]] (1968) regia di Chantal Akerman
* L'enfant aimé ou je joue à être une femme mariée (1971) regia di Chantal Akerman
* La chambre (1972) regia di Chantal Akerman
* Le 15/8 (1973) regia di Chantal Akerman e [[Samy Szlingerbaum]]
* [[Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles]] (1975) regia di Chantal Akerman
* [[Je, tu, il, elle]] (1976) regia di Chantal Akerman
* The Camera: Je or La Camera: I (1977) regia di Babette Mangolte
* [[News from Home]] (1977) regia di Chantal Akerman
* 5 % de risques (1980) regia di [[Jean Pourtalé]]
* Dis-moi (1980) regia di Chantal Akerman
* L'homme à la valise (1983) regia di Chantal Akerman
* Elle a passé tant d'heures sous les sunlights... (1985) regia di [[Philippe Garrel]]
* The Lost Days (1999) regia di [[Laura Waddington]]
===Regista===
* [[Saute ma ville]] (1968)
* L'enfant aimé ou je joue à être une femme mariée (1971)
* La chambre (1972)
* Hôtel Monterey (1972)
* Hanging Out Yonkers (1973)
* Le 15/8 (1973)
* [[Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles]] (1975)
* [[Je, tu, il, elle]] (1976)
* [[News from Home]] (1977)
* Les rendez-vous d'Anna (1978)
* Toute une nuit (1982)
* Un jour Pina m'a demandé (1983)
* L'homme à la valise (1983)
* [[Gli anni 80]] (1983)
* New York, New York bis (1984)
* Paris vu par... vingt ans après (1984) (episodio "J'ai faim, j'ai froid")
* La paresse (1986)
* Le marteau (1986)
* Mallet-Stevens (1986)
* Letters Home (1986)
* Seven Women, Seven Sins (1986) (episodio "Portrait d'une Paresseuse")
* Golden Eighties (1986)
* Les trois dernières sonates de Franz Schubert (1989)
* Trois strophes sur le nom de Sacher (1989)
* Histoires d'Amérique (1989)
* Contre l'oubli (1991) (episodio "Pour Febe Elisabeth Velasquez, El Salvador")
* Nuit et jour (1991)
* D'Est (1993)
* [[Un divano a New York]] (1996)
* Sud (1999)
* [[La captive - la prigioniera]] (2000)
* De l'autre côté (2002)
* Demain on déménage (2004)
* [[Là-bas]] (2006)
* O Estado do Mundo (2007) (episodio "Tombée de nuit sur Shanghai")
* Women from Antwerp in November (2008)
* La folie Almayer (2009)
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{Imdb|film|0073198|Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles}}
* {{Imdb|nome|0001901}}
[[Categoria:Film drammatici]]
* [http://www.egs.edu/faculty/chantal-akerman/biography/ Pagina della Prof.ssa Chantal Akerman sul sito della European Graduate School]
[[de:Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles]]
 
[[en:Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles]]
{{Portale|biografie|LGBTQ}}
[[fr:Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles]]
 
[[Categoria:Cinema sperimentale]]
 
[[ca:Chantal Akerman]]
[[de:Chantal Akerman]]
[[en:Chantal Akerman]]
[[es:Chantal Akerman]]
[[fi:Chantal Akerman]]
[[fr:Chantal Akerman]]
[[ja:シャンタル・アケルマン]]
[[lb:Chantal Akerman]]
[[nl:Chantal Akerman]]
[[ru:Акерман, Шанталь]]
[[sv:Chantal Akerman]]
[[zh:香特尔·阿克曼]]