Sardegna: differenze tra le versioni
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===I costruttori di torri===
{{Vedi anche|Civiltà nuragica|Nuraghe
[[Immagine:Sunurax gay gayguy.it.jpg|350px|thumb|right| [[Barumini]] - su Nuraxi- la ''reggia nuragica''. Il sito è stato classificato dall' [[Unesco]] patrimonio mondiale dell'umanità]]
Più di 7.000 [[nuraghe|nuraghi]], (8.000 secondo altre fonti), uno ogni 4 Kmq, centinaia di villaggi e tombe [[Megalito|megalitiche]], sono la testimonianza di una delle civiltà mediterranee più misteriose, al punto che anche le interpretazioni più avanzate sulla funzione delle torri nuragiche, sulla vita e sulla struttura sociale di questo popolo, mancano di [[Archeologia|riscontri archeologici]] certi. Ma allora, i nuragici, i costruttori di torri (''Tyrrhenoi'' - come li chiamavano i [[Greci]]), chi erano? Dalle testimonianze delle antiche genti con cui interagivano, sicuramente erano un popolo di guerrieri e di naviganti, di pastori e di contadini, suddiviso in piccoli [[tribù|nuclei tribali (clan)]]. Andavano per mare, commerciavano con [[Micene]], con i [[Fenici]], con gli [[Etruschi]]. Furono i padroni assuluti della Sardegna per circa 800 anni, (dal 1.500 al 700 a.C.), su un territorio allora richissimo di boschi, di acque, di fertili valli. Secondo alcuni studiosi, l'Isola era molto popolata: alcuni suppongono che su una media di cinquemila nuraghi semplici, di tremila fra nuraghi complessi e villaggi, con una media di 10 abitanti per ogni torre isolata e di 100 abitanti per ogni borgo, si poteva contare una popolazione di circa 350.000 unità ( l'isola tornò su questa densità abitativa solo nel [[Quattrocento]]). Il nuraghe era il centro della vita sociale delle tribù, ma oltre alle torri, altre strutture megalitiche caratterizzano la civiltà nuragica: le [[tombe dei giganti]] (''luoghi di sepoltura'') e i [[pozzi sacri]] (''luoghi di culto''). Le enormi [[Menhir|stele]] centrali delle ''tombe dei giganti'' (molte superano i 4 m di altezza) e la straordinaria precisione costruttiva dei ''pozzi sacri'', dimostrano la complessità e la raffinatezza di questa civiltà. Anche la produzione di [[bronzetto|bronzetti]], con raffigurazioni a volte realistiche, a volte immaginarie, aggiunge fascino al mistero dei nuragici, destinato sicuramente a durare ancora per la mancanza di un elemento fondamentale per decifrare le antiche civiltà: la [[scrittura]]. Poi furono sconfitti da Cartagine e da Roma. A quel punto la Sardegna si è divisa. Nelle valli e sulla costa ha trionfato la civiltà dei vincitori, in montagna e nelle zone impervie, mai romanizzate (la ''[[Barbagia]]''), la cultura nuragica ha resistito tramandandosi nei secoli: per la sua originalità e per i suoi misteri è quella che più di ogni altra simboleggia la Sardegna.
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