Real Illusions: Reflections: differenze tra le versioni

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'''''Real Illusions: Reflections''''' è un [[album discografico|album]] in studio del [[Chitarra|chitarrista]] [[USA|americano]] [[Steve Vai]]. L'ultimo lavoro in studio era stato ''[[The Ultra Zone]]'', nel [[1999]]. L'album è stato pubblicato il [[22 febbraio]] del [[2005]]. Si tratta della prima di tre parti di un ''[[concept album]]'' riguardante una città visitata da un inviato di Dio, Pamposh, e la sua costruzione della Chiesa.
 
== Tracce ==
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== I brani ==
*''Building the Church'' è ha inizio con una parte in ''tapping'' senza altri strumenti, che prosegue poi con il resto degli strumenti a fare da base. Tratta della costruzione della chiesa da parte di Pamposh. Per la canzone Steve Vai non usa tecniche particolari, escluso il ''tapping'' iniziale, ma si avvale però di vari effetti, quali distorsore, wahwah e compressore.
*"''Lotus Feet"'', la settima traccia (probabilmente la più emozionante canzone dell'album), ha ricevuto la nomina per il Grammy Award for Best Rock Instrumental Performance. La canzone è stata registrata dal vivo nei [[Paesi Bassi]] nel [[2004]] durante il tour "The Aching Hunger Tour".
 
== Curiosità Strumentazione==
*Per la prima volta dopo molti anni, Vai usa una [[chitarra a sette corde]], nel brano "''Under it All"''.
 
*"Lotus Feet", la settima traccia (probabilmente la più emozionante canzone dell'album), ha ricevuto la nomina per il Grammy Award for Best Rock Instrumental Performance. La canzone è stata registrata dal vivo nei [[Paesi Bassi]] nel [[2004]] durante il tour "The Aching Hunger Tour".
*Si tratta del primo album in cui Vai ha utilizzato la sua chitarra "Bad Horsie" Ibanez JEM. Quest'ultima monta [[Pick-up (elettronica)|pick-up]] [[DiMarzio]] Breed e un Sustainer Fernandes. Viene utilizzata in "''Building the Church"'' e "''Dying for Your Love"''.
 
*Circa al minuto 00:18 di "Under it All", quando la musica si ferma e si sentono i rumori di una folla, con difficoltà si può sentire Vai che grida "I'm down here, can ya hear me! I'm down he-", quindi la musica riparte.
== Critiche ==
*Verso la fine di "Freak Show Excess", al minuto 6:25, dopo un lungo assolo di chitarra, si può sentire Vai che dice "Alright, that's enough of that nonsense" prima di ripetere il tema principale del brano.
*L'intero album è stato assai duramente criticato dal noto e quantomeno virtuoso critico musicale [[Richard Benson]]. Egli infatti l'ha definito un ibrido di generi e ha affermato quanto l'album rappresenti lo stato mentale alquanto corroso di Vai. Inoltre afferma come "''Lotus Feet"'' sia una palese "scopiazzatura" del celeberrimo brano ''[[Feelings (Morris Albert)|Feelings]]'' di [[Morris Albert]]. Benson, infine, ha dato fuoco alla copertina dell'album come segno di disprezzo verso colui che secondo lui non è più il Vai di una volta.
 
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