Notte di Taranto: differenze tra le versioni

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L'esito dell'incursione dimostrò soprattutto quanto fosse sbagliata la convinzione secondo cui gli aerosiluranti non avrebbero potuto colpire le navi all'interno delle basi, a causa dei bassi fondali, ma soprattutto segnò un punto di svolta nelle strategie della guerra sul mare, affidando all'[[aviazione]] e quindi alle portaerei un ruolo fondamentale nei futuri combattimenti.
 
== L'incursione nello stretto di Otranto ==
{{vedi anche|Battaglia del Canale d'Otranto (1940)}}
Contemporaneamente all'attacco di Taranto, la sera dell'11 novembre, intorno alle 18, alcuni incrociatori e cacciatorpediniere inglesi si distaccarono dalla flotta principale che si dirigeva verso il golfo di Taranto per dirigersi a sua volta verso il [[Canale d'Otranto]] per intercettare il traffico italiano verso l’[[Albania]].
 
La formazione britannica, costituita dagli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] [[HMS Orion (85)|Orion]], [[HMS Ajax (22)|Ajax]], [[HMAS Sydney (D48)|Sydney]] con la scorta dei cacciatorpediniere della [[Classe Tribal (cacciatorpediniere 1936)|Classe Tribal]] Nubian e Mohawk, intercettò un convoglio diretto a [[Valona]], costituito dai [[piroscafo|piroscafi]] Antonio Locatelli, Premuda, Capo Vado e Catalani, scortati dalla vecchia [[torpediniera]] Fabrizi e dall’[[incrociatore ausiliario]] [[RAMB III]].
 
L’azione ebbe luogo alle 1.05 del [[12 novembre]], quando la formazione inglese Gli inglesi dopo aver localizzato il convoglio italiano affondò tutti i piroscafi nonostante l’eroica difesa offerta della torpediniera Fabrizi, gravemente danneggiata, mentre l'incrociatore RAMB III, dopo un iniziale scambio d’artiglieria, si dileguò, riuscendo a rompere il contatto salvandosi nel porto di [[Brindisi]]. Nello scontro 36 marinai italiani persero la vita, e 42 vennero feriti, mentre 140 marinai vennero salvati dalle torpediniere Curtatone e Solferino, mentre il comandante della torpediniera Fabrizi, [[Tenente di Vascello]] Franco Barbini venne decorato con la [[Medaglia d'oro al valor militare]].<ref>[http://www.marina.difesa.it/storia/movm/parte06/movm6006.asp La motivazione della Medaglia d'oro al valor Militare]</ref>
 
==Effetti==
 
L'effetto principale, fu che la flotta rimanente venne spostata a [[Napoli]]. Nonostante il duro colpo, la [[Regia Marina|Marina italiana]] non era sconfitta e lo dimostrò nella [[battaglia di Capo Teulada]].