Gruppo BBPR: differenze tra le versioni

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'''BBPR''' è l'acronimo che indica il gruppo di progettisti[[architetto|architetti]] [[italia]]ni costituito nel [[1932]] da:
* [[Gian Luigi Banfi]] ([[Milano]], [[1910]] - [[Mauthausen]], [[1945]]),
* [[Lodovico Barbiano di Belgiojoso]] (Milano, [[1909]] - Milano [[2004]]),
* [[Enrico Peressutti]] ([[Pinzano al Tagliamento]], Pordenone, [[1908]] - Milano [[1976]])
* [[Ernesto Nathan Rogers]] ([[Trieste]], [[1910]] - [[Gardone]], (BS), [[1968]]).
 
Laureatisi al [[Politecnico di Milano]], i quattro architettiprogettisti nei loro lavori iniziali seguono i temi del [[razionalismo]] italiano]] degli [[anni 1930|anni trenta]], anche se non fanno parte integrante del Movimento principale “[[Gruppo 7]]” e [[MIAR]], collaborano per alcuni progetti con [[Luigi Figini|Figini]] e [[Gino Pollini|Pollini]]; questi canoni compositivi sono ben leggibili in un edificio esemplare come la [[Colonia elioterapica di Legnano|Colonia elioterapica]] di [[Legnano]] ([[1939]]), dove realizzano anche [[unità abitativa|unità abitative]] operaie.
Si distinguono per vari [[piano urbanistico|piani urbanistici]], [[Piano regolatore]] di [[Pavia]], ([[1932]]), Piano turistico dell'[[Isola d'Elba]], ([[1939]]), e soprattutosoprattutto per il più importante e di ampio respiro il piano regolatore della [[Valle d'Aosta]] ([[1936]]-[[1937]]).
 
Le vicissitudini della guerra portano Rogers a fuggire in [[Svizzera]] e Banfi a prender parte attiva alla resistenza e a morire nel [[campo di sterminio]] [[Mauthausen]] nel [[1945]]. Questa forte presa e compromissione nella guerra dei componenti dello studio, si manifesta nel lavoro dello studio, dopo la fine del conflitto, con un'opera emblematica come il monumento ai morti nei lager tedeschi a [[Milano]] nel [[Cimitero monumentale, (Milano)| Cimitero monumentale]] ([[1946]]).
 
Dopo la guerra il loro lavoro si divide con l'attività giornalistica con Rogers chiamato a dirigere prima ''[[Domus (rivista)|Domus]]'' e poi a cavallo degli [[anni cinquatacinquanta]] e [[sessanta]] ''[[Casabella]] che sono'', le due maggiori e piùriviste storiche riviste di [[architettura]] Italiane. Intanto il loro razionalismo aveva risentito dei cambiamenti espressivi tipici dell'ultimo [[Le Corbusier]] ed il loro avvicinarsi alle tematiche del [[Brutalismo]] letto da molti critici, accanto ad altre interpretazioni [[NeolibertyNeo liberty]], in quella che diversi considerano la loro opera maggiore, la [[Torre Velasca]] a Milano ([[1954]]).
 
==Voci correlate==
*[[Razionalismo italiano]]
*[[Brutalismo]]
*[[Movimento Moderno]]
*[[Razionalismo italiano]]
 
[[Categoria:ArchitetturaArchitetti italiani|BBPR]]