Connection Machine: differenze tra le versioni
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'''Connection Machine''' sono una serie di [[supercomputer]] sviluppato da [[Danny Hillis]] all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] in contrapposizione alla tradizionale [[architettura di Von Neumann]]. Il CM-1 inizialmente concepito al MIT era un computer [[Sistema ad elevato parallelismo|massivamente parallelo]] basato su una topologia ad [[ipercubo]] che collegava i vari nodi. Ogni nodo era un processore molto semplice dotato di una propria memoria che eseguivano codice [[SIMD]]. Le Connection Machine inizialmente erano progettate per applicazioni di [[intelligenza artificiale]] e di calcolo simbolico, sebbene ebbero successo nelle scienze applicate che richiedevano elevate potenza di calcolo.
Hillis e [[Sheryl Handler]] fondarono la [[Thinking Machines]] a [[Waltham
[[Immagine:Frostburg.jpg|thumbnail|200px|right|Il pannello luminoso del [[FROSTBURG]], il CM-5, esposto al [[National Cryptologic Museum]]. Il pannello viene utilizzato per sorvegliare il funzionamento dei singoli nodi e per la diagnostica]]
Data la loro iniziale designazione al campo simbolico e all'intelligenza artificiale i processori a singolo bit del CM-1 e il CM-2 sono stati influenzati da linguaggio di programmazione [[lisp]] e in particolare da una variante del [[Common Lisp]] *Lisp (pronunciato ''Star-Lisp'') il primo linguaggio di programmazione implementato nel CM-1. Molti programmi per CM-1/2 sono scritti in *Lisp.
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