L'essere e il nulla: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 29:
Durante la sua prigionia di guerra (1940-1941) Sartre lesse ''[[Essere e tempo]],'' di [[Martin Heidegger]], una ricerca ontologica condotta con la visione ed il metodo della [[fenomenologia]] di [[Edmund Husserl]] (che di Heidegger fu il maestro).
L'opera di Heidegger fu in effetti prodromica a quella sartriana, il cui sottotitolo recita "Saggio fenomenologico sull'ontologia".
Il saggio di Sartre è manifestamente influenzato da Heidegger, sebbene l'autore francese nutrisse profondo scetticismo riguardo ogni forma in cui l'umanità potesse raggiungere una sorta di stato personale di realizzazione comparabile con l'ipotesi heideggeriana di [[Martin_Heidegger#L.27essere_come_evento|re-incontro con l'Essere]]. Nella sua più tetra descrizione de ''L'essere e il nulla,'' l'uomo è una creatura ossessionata da una visione di "compiutezza", che Sartre chiama ''[[ens causa sui]],'' <ref>"Esistente a causa di sé stesso", ovvero "che è causa di sé". Tradizionalmente, un essere che non deve la propria esistenza ad altro essere, per cui [[Dio]] o un essere supremo, si confronti il concetto di ''primum mobile.''</ref> e che le [[religione|religioni]] fanno coincidere con Dio.
== Collegamenti esterni ==
| |||