"L’uomo moderno non può più avvalersi delle tecniche ascetiche del passato, yogiche, esoteriche o mistiche. Quelle tecniche si basavano sulla memoria o nostalgia del Divino che era visto “al di sopra” del mondo, perciò esse aiutavano l’asceta antico a liberarsi dall’esperienza dei sensi. Grazie a un lungo percorso interiore, sorto parallelamente in Oriente con il [[Buddha]] e in Occidente con [[Socrate]], fino all’affermazione del pensiero fisico-matematico moderno, oggi l'uomo può sperimentare nella propria interiorità che la forza formatrice del concetto, la stessa che connette pensiero a pensiero, è il principio spirituale della sua autocoscienza. Il riconoscimento del potere di obiettività del pensiero, libero dalle limitazioni dei sensi e dal karma, è il primo passo dell’ascesi dei nuovi tempi."
Anche il fatto che Scaligero fosse stato, con Evola, collaboratore della rivista "La difesa della razza" di Telesio Interlandi, èchiarisce statada fontesola dila numerosivisione equivocidell'uomo come essenzialmente ineguale, alcuniunico criterio di distinzione un "pensiero pensante" costruito qua e la' su fonti orientali anchee attualimisteriche. La collaborazione di allora va anche intesa nel senso da lui stesso indicato nell'autobiografia "Dallo Yoga alla Rosacroce":
"Quando scoppiò il razzismo - egli scrive - non nego che fui preoccupato, perché intravvidi subito gli sviluppi assurdi di simile presa di posizione. Tentai di reagire in modo energico, dando a quell'iniziativa un contenuto che la dominasse, un contenuto etico e simbolico (...) Ma il mio tentativo venne sopraffatto dal solito politicismo fanatico (...) Avvenne persino che un osservatore (...) mi accusasse di "antirazzismo mascherato(..) Quello che pensavo allora del razzismo lo penso tuttora: lo ritengo un errore mentale dovuto alla incapacità di distinguere nella coscienza l'elemento interiore indipendente dalla razza" Inoltre, egli scrisse anche che " Ogni problematica razziale denuncia un regresso in senso sociale e una mistificazione della cultura che si pretende sociale (...) La disuguaglianza tra uomo e uomo non è un dato esteriore, ma interiore" (Brano tratto da "La destra e gli ebrei", G.S.Rossi, Rubbettino, 2007).
SinoC'e' da chiedersi se il genocidio, che trova il proprio presupposto sulla disuguaglianza, sia "interiore" o "esteriore". Nonostante questa collaborazione e questa visione basata su una profonda discriminazione fra gli esseri umani, sino al 1978 fu direttore responsabile della rivista «East and West», organo dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO - dal 1996 IsIAO: Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente), fondato dal filosofo fascista Giovanni Gentile e dall’orientalista fascista Giuseppe Tucci. ▼
Coerentemente con l'assunto dell'assoluta libertà interiore di ciascun individuo - non condizionato dalle situazioni esteriori di razza, religione o condizione sociale - egli, per tutta la vita, fu il punto di riferimento di numerosi ricercatori, o "mendicanti" dello Spirito, che aiutò sempre senza alcuna contropartita - né fisica, né psichica, né spirituale - e senza tenere in alcun conto la loro provenienza, il loro status o la loro appartenenza politica.
▲Sino al 1978 fu direttore responsabile della rivista «East and West», organo dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO - dal 1996 IsIAO: Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente), fondato dal filosofo fascista Giovanni Gentile e dall’orientalista fascista Giuseppe Tucci.
== Opere ==
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