Massimo Scaligero: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Formatosi agli studi umanistici, li integrò con una conoscenza logico-matematica e filosofica, e con una pratica empirica della fisica. Attraverso studi ed esperienze personali. immaginò di aver individuatoindividuò le linee direttive di una realtà originaria del pensiero per dimostrare l' inanitàl’inanità discorsiva della dialettica.
Studioso di Nietzsche, di Stirner e di Steiner, approdò attraverso lo Yoga e lo studio delle Dottrine Orientali ad una sintesi personale che gli diede modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell'Ermetismodell’Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento perenne, riconducente alla " Fraternitas "“Fraternitas” dei Rosacroce.
 
Fu fra i maggiori prosecutori delle idee di [[Rudolf Steiner]] e contribuì a far conoscere e diffondere in [[Italia]] l'[[antroposofia]]la Scienza dello Spirito..
Studioso di Nietzsche, di Stirner e di Steiner, approdò attraverso lo Yoga e lo studio delle Dottrine Orientali ad una sintesi personale che gli diede modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell'Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento perenne, riconducente alla " Fraternitas " dei Rosacroce.
Elemento essenziale del contributo di Scaligero all'[[antroposofia]]all’antroposofia è l'indicazionel’indicazione costante della "Via“Via del pensiero"pensiero” come attitudine teorica e pratica dello sviluppo della personalità di ciascuno - quindi dell'Iodell’Io - che egli, nell'operanell’opera "Tecniche della concentrazione interiore" descrive così:
 
"L'uomo«L’uomo conosce e in qualche modo domina il mondo, mediante il pensiero. La contraddizione è che egli non conosce né domina il pensiero. Il pensiero permane un mistero a se stesso. La filosofia, la psicologia, traggono alimento da esso, ma, da quando esistono, non mostrano di aver afferrato il senso del suo movimento, il contenuto ultimo del processo logico, del quale si giovano per le loro strutture dialettiche. Ritengono che il pensiero sia la dialettica, coincida con la dialettica: nasca e finisca come dialettica. Ai fini del Sapere, l'oggettivitàl’oggettività esteriore sorge come sistema di valori nella coscienza umana, ma questa ignora di istituire il fondamento di quella e di determinare l'oggettivitàl’oggettività come concetto, prima della consapevolezza dialettica del concetto medesimo. Logicamente, l’uomo sa che cosa è un concetto, ma ignora che cosa esso sia come forza e come nasca e quale il suo potere di compimento nel reale: che è più che il suo apparire dialettico e logico: il potere medesimo della vita".
Fu fra i maggiori prosecutori delle idee di [[Rudolf Steiner]] e contribuì a far conoscere e diffondere in [[Italia]] l'[[antroposofia]].
Sull'esempioSull’esempio di [[Rudolf Steiner]] egli fece della sua esistenza la testimonianza vivente della sua interiore, - Cristica -cristica scelta spirituale;, consacrandosi all'ascesiall’ascesi del pensiero da un lato ed all'aiutoall’aiuto continuo, costante e discreto di tutti coloro che gli si rivolgevano per i più diversi problemi.
 
Negli ultimi venti anni della sua vita teneva regolarmente riunioni presso una casa romana. I resoconti di questi incontri, che si sviluppavano su temi posti dalle domande dei presenti, sono pubblicati sulla rivista Graal (ed. Tilopa), e cominciano ad apparire anche sul Web, nei siti come [[YouTube]].
Elemento essenziale del contributo di Scaligero all'[[antroposofia]] è l'indicazione costante della "Via del pensiero" come attitudine teorica e pratica dello sviluppo della personalità di ciascuno - quindi dell'Io - che egli, nell'opera "Tecniche della concentrazione interiore" descrive così:
La sua provenienza e la sua iniziale vicinanza all'ambienteall’ambiente della [[Tradizione]] - che vedeva [[Julius Evola]] animatore di un cenacolo "magico" nella [[Roma]] degli anni ventiVenti e trentaTrenta - furono fonte di fraintendimenti ancora attuali.
 
Egli ribadì sempre che il contenuto perenne, essenziale, Spiritualespirituale della Tradizione non va confuso con la sua forma, che si modifica a di epoca in epoca. A tal riguardo, leggiamo, nell’introduzione al suo libro Tradizione Solare:
"L'uomo conosce e in qualche modo domina il mondo, mediante il pensiero. La contraddizione è che egli non conosce né domina il pensiero. Il pensiero permane un mistero a se stesso. La filosofia, la psicologia, traggono alimento da esso, ma, da quando esistono, non mostrano di aver afferrato il senso del suo movimento, il contenuto ultimo del processo logico, del quale si giovano per le loro strutture dialettiche. Ritengono che il pensiero sia la dialettica, coincida con la dialettica: nasca e finisca come dialettica. Ai fini del Sapere, l'oggettività esteriore sorge come sistema di valori nella coscienza umana, ma questa ignora di istituire il fondamento di quella e di determinare l'oggettività come concetto, prima della consapevolezza dialettica del concetto medesimo.
"«L’uomo moderno non può più avvalersi delle tecniche ascetiche del passato, yogiche, esoteriche o mistiche. Quelle tecniche si basavano sulla memoria o nostalgia del Divino che era visto “al di sopra” del mondo, perciò esse aiutavano l’asceta antico a liberarsi dall’esperienza dei sensi. Grazie a un lungo percorso interiore, sorto parallelamente in Oriente con il [[Buddha]] e in Occidente con [[Socrate]], fino all’affermazione del pensiero fisico-matematico moderno, oggi l'uomol’uomo può sperimentare nella propria interiorità che la forza formatrice del concetto, la stessa che connette pensiero a pensiero, è il principio spirituale della sua autocoscienza. Il riconoscimento del potere di obiettività del pensiero, libero dalle limitazioni dei sensi e dal karma, è il primo passo dell’ascesi dei nuovi tempi»."
Logicamente, l'uomo sa che cosa è un concetto, ma ignora che cosa esso sia come forza e come nasca e quale il suo potere di compimento nel reale: che è più che il suo apparire dialettico e logico: il potere medesimo della vita".
C'e' da chiedersi se il genocidio, che trova il proprio presupposto sulla disuguaglianza, sia "interiore" o "esteriore". Nonostante questa collaborazione e questa visione basata su una profonda discriminazione fra gli esseri umani, sinoSino al 1978 fu direttore responsabile della rivista «East and West», organo dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO - dal 1996 IsIAO: Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente), fondato dal filosofo fascista Giovanni Gentile e dall’orientalista fascista Giuseppe Tucci.
 
Sull'esempio di [[Rudolf Steiner]] egli fece della sua esistenza la testimonianza vivente della sua interiore - Cristica - scelta spirituale; consacrandosi all'ascesi del pensiero da un lato ed all'aiuto continuo, costante e discreto di tutti coloro che gli si rivolgevano per i più diversi problemi.
 
Negli ultimi venti anni della sua vita teneva regolarmente riunioni presso una casa romana. I resoconti di questi incontri, che si sviluppavano su temi posti dalle domande dei presenti, sono pubblicati sulla rivista Graal (ed. Tilopa), e cominciano ad apparire anche sul Web, nei siti come [[YouTube]].
 
La sua provenienza e la sua iniziale vicinanza all'ambiente della [[Tradizione]] - che vedeva [[Julius Evola]] animatore di un cenacolo "magico" nella [[Roma]] degli anni venti e trenta - furono fonte di fraintendimenti ancora attuali.
 
Egli ribadì sempre che il contenuto perenne, essenziale, Spirituale della Tradizione non va confuso con la sua forma, che si modifica a di epoca in epoca.
A tal riguardo, leggiamo, nell'introduzione alla "Tradizione Solare":
 
"L’uomo moderno non può più avvalersi delle tecniche ascetiche del passato, yogiche, esoteriche o mistiche. Quelle tecniche si basavano sulla memoria o nostalgia del Divino che era visto “al di sopra” del mondo, perciò esse aiutavano l’asceta antico a liberarsi dall’esperienza dei sensi. Grazie a un lungo percorso interiore, sorto parallelamente in Oriente con il [[Buddha]] e in Occidente con [[Socrate]], fino all’affermazione del pensiero fisico-matematico moderno, oggi l'uomo può sperimentare nella propria interiorità che la forza formatrice del concetto, la stessa che connette pensiero a pensiero, è il principio spirituale della sua autocoscienza. Il riconoscimento del potere di obiettività del pensiero, libero dalle limitazioni dei sensi e dal karma, è il primo passo dell’ascesi dei nuovi tempi."
 
Anche il fatto che Scaligero fosse stato, con Evola, collaboratore della rivista "La difesa della razza" di Telesio Interlandi, chiarisce da sola la visione dell'uomo come essenzialmente ineguale, unico criterio di distinzione un "pensiero pensante" costruito qua e la' su fonti orientali e misteriche. La collaborazione di allora va anche intesa nel senso da lui stesso indicato nell'autobiografia "Dallo Yoga alla Rosacroce":
"Quando scoppiò il razzismo - egli scrive -non nego che fui preoccupato, perché intravvidi subito gli sviluppi assurdi di simile presa di posizione. Tentai di reagire in modo energico, dando a quell'iniziativa un contenuto che la dominasse, un contenuto etico e simbolico (...) Ma il mio tentativo venne sopraffatto dal solito politicismo fanatico (...) Avvenne persino che un osservatore (...) mi accusasse di "antirazzismo mascherato(..) Quello che pensavo allora del razzismo lo penso tuttora: lo ritengo un errore mentale dovuto alla incapacità di distinguere nella coscienza l'elemento interiore indipendente dalla razza" Inoltre, egli scrisse anche che " Ogni problematica razziale denuncia un regresso in senso sociale e una mistificazione della cultura che si pretende sociale (...) La disuguaglianza tra uomo e uomo non è un dato esteriore, ma interiore" (Brano tratto da "La destra e gli ebrei", G.S.Rossi, Rubbettino, 2007).
C'e' da chiedersi se il genocidio, che trova il proprio presupposto sulla disuguaglianza, sia "interiore" o "esteriore". Nonostante questa collaborazione e questa visione basata su una profonda discriminazione fra gli esseri umani, sino al 1978 fu direttore responsabile della rivista «East and West», organo dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO - dal 1996 IsIAO: Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente), fondato dal filosofo fascista Giovanni Gentile e dall’orientalista fascista Giuseppe Tucci.
 
 
== Opere ==