Canone inverso (romanzo): differenze tra le versioni
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==Trama==
Nella Vienna degli anni '90 un anziano e distinto signore si aggiudica un antico violino ad un'asta. Lo strumento è un pezzo unico nel suo genere, prezioso ed elegante: la maggiore particolarità è una testina antropomorfa intagliata sul [[cavigliere]] al posto della tradizionale chiocciola. Presto quest'uomo viene raggiunto da un secondo personaggio, un anonimo romanziere che chiede informazioni su quel misterioso violino: lo scrittore sostiene infatti che quello strumento sarebbe l'elemento chiave di un'oscura ed enigmatica esperienza vissuta qualche tempo prima nel quartiere di Grinzing a Vienna.
Comincia così un primo [[flashback]] che riporta la narrazione indietro di una decina di anni,: lo scrittore, visitando la capitale austriaca, incontra in un bar un eccellente ed eccentrico violinista ambulante, che intrattiene i clienti in cambio di offerte, eseguendo con meravigliosa naturalezza la complicatissima ''[[Ciaccona]]'' di [[Johann Sebastian Bach|J.S. Bach]]. Qualche tempo dopo, incuriosito da un così strano personaggio, il romanziere riesce a incontrare nuovamente l'artista domandandogli come un così illustre talento si fosse potuto ridurre a suonare in bettole e taverne a servizio di un pubblico spesso rozzo e ignorante. Comincia così una seconda analessi, nel quale il violinista, che afferma di chiamarsi Jenö Varga e di essere ungherese, racconta la propria vita, dall'infanzia neuna bella pompalla casa della madre vedova, all'adolescenza nel ''Collegium Musicum'', sempre alla ricerca della perfezione nella musica e tentando di raggiungere l'amata pianista Sophie Hirschbaum. In collegio Jenö conosce Kuno Blau, un aristocratico austriaco dalle grandissime doti musicali, anch'egli con la passione del violino.
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