Sant'Anna: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gerakibot (discussione | contributi)
m Bot: Modifico: uk:Свята Анна
m typo
Riga 8:
{{citazione necessaria|Secondo la leggenda,}} Anna era figlia di Achar e sorella di Esmeria, madre di [[santa Elisabetta]] e nonna del [[San Giovanni Battista|Battista]]. Prima delle sue nozze con Gioacchino, Anna era stata sposata due volte: dalla sua prima unione era nata [[Maria di Cleofa|Maria]], moglie di [[Cleofa]] e madre di [[Giacomo il Minore]]; dalla seconda [[Salomè (discepola di Gesù)|Salomè]], moglie di [[Zebedeo]] e madre degli apostoli [[Giacomo il Maggiore]] e [[Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]]. Il suo matrimonio con Gioacchino, uomo virtuoso e molto ricco della [[Dodici tribù di Israele|tribù]] di [[Giuda]] e della stirpe di [[Davide (Bibbia)|Davide]], non produsse prole, anche dopo venti anni, a causa della sterilità del marito: umiliato pubblicamente (un uomo di nome Ruben gli aveva impedito di sacrificare al tempio per non aver dato figli a [[Israele]]), Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un [[angelo]] sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla ''porta aurea'' di [[Gerusalemme]]: gli autori medievali vedono nel loro casto bacio il momento dell'[[Immacolata concezione]] di Maria.
 
Secondo la tradizione Anna e Gioacchino, con Maria bambina, abitavano a Gerusalemme nei pressi dell'attuale ''Porta dei Leoni'', nella parte nord orientale della città vecchia, laddove ci sono i resti della [[piscina di [[BethesdaBetzaeta]]. Oggi nel luogo dove avrebbero abitato e dove sarebbe cresciuta Maria sorge una chiesa costruita dai [[crociati]] nel [[XII secolo]], dedicata a sant'Anna e custodita dai [[Padri Bianchi]].
 
{{citazione necessaria|La tradizione vuole}} che le reliquie della santa furono salvate dall'essere distrutte dallo stesso centurione [[Longino]]. I resti furono poi custoditi in [[Terra Santa]] finché ad opera di alcuni monaci non giunsero in [[Francia]] dove rimasero per anni. Durante le famose incursioni ottomane, l'intero corpo fu chiuso in una bara di cipresso e murato, per precauzione, in una cappella scavata sotto la nascente cattedrale di [[Apt]]. Molti anni dopo avvenne il ritrovamento, preceduto e seguito, secondo i racconti, da diversi miracoli che portarono all'identificazione del corpo, grazie perlopiù ad una scritta in greco. In seguito ne avvenne la smembratura e divisione fra i vari nobili ed il clero. Tra i presunti miracoli si ricorda il "lumino", rimasto acceso accanto alla bara di cipresso per anni nonostante l'assenza di aria.