Monte Epomeo: differenze tra le versioni

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==Geologia e topografia==
Dal punto di vista geologico, il monte Epomeo è un [[horst]] [[vulcano]]-[[tettonica|tettonico]], inserito al centro di un complesso sistema di [[faglia|faglie]] attive, e il cui processo di sollevamento è iniziato circa 33 000 anni fà.<ref name="IGV2">''[http://www.pa.ingv.it/sorveglianza/ischia/ischia.html Sorveglianza geochimica dell'isola di Ischia]'', INGV, 2010.</ref> L'horst epomeo (e l'area circostante) sono state interessate, infatti, in passato, da un'intensa [[vulcanesimo|attività vulcanica]] che ha concorso all'innalzamento della superficie crostale come risultato degli [[sforzo normale|sforzi normali]] generati sulle rocce sovrastanti alla [[camera magmatica]] per il progressivo aumento di pressione all'interno della stessa.<ref>''[http://vulcan.fis.uniroma3.it/ischia/ischia.html Ischia - storia vulcanologica]'', Gruppo Nazionale Vulcanologia, [[Università di Roma Tre]], 2010.</ref>
 
L'[[eruzione]] più significativa nell'area dell'attuale monte Epomeo è avvenuta 55 000 anni fà ed è registrata dalla [[Formazione (stratigrafia)|formazione stratigrafica]] del ''[[Tufo Verde di Monte Epomeo]]'', una [[pozzolana]] di colore bianco/bianco-giallastro per le [[piroclasto|piroclastiti]] depositate in ambiente esclusivamente subaereo, tipicamente di colore verde chiaro/verde grigiastro (da cui il nome caratteristico della formazione) per i depositi - subacquei o riemersi - [[alterazione (geologia)|alterati]] per il contatto prolungato con l'[[acqua marina]]. L'eruzione del Tufo Verde modificò significativamente la [[morfologia (geologia)|morfologia]] dell'isola generando un'ampia [[caldera|caldera esplosiva]] nella parte centrale che fu successivamente invasa dal mare e parzialmente riempita dalle [[colata piroclastica|colate piroclastiche]] immediatamente successive all'evento eruttivo. Una parte dei depositi tufacei riemersero successivamente - tra 28.000 e 18.000 anni fà - a seguito di un ulteriore fase di attività vulcanica.<ref>''[http://www.ov.ingv.it/ischia.html Osservatorio vesuviano - Ischia]'', [[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]] (INGV), [[2010]].</ref><ref name="IGV2" />