Modello black box: differenze tra le versioni
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Pur essendo i ''modelli black box'' sconosciuti ''a priori'' nel loro funzionamento o comportamento è comunque possibile risalire alle loro caratteristiche dinamiche interne in fase di test ovvero ''a posteriori'':
per sistemi lineari e tempo invarianti (LTI) ciò che caratterizza infatti il comportamento dinamico del sistema black-box è la sua [[funzione di trasferimento]] definita come il rapporto tra la trasformata (di Laplace, di Fourier, oppure Trasformata Z) dell'uscita ''y(t)'' e la trasformata dell'ingresso ''x(t)''. Tale funzione di trasferimento, invariante per coppie di uscite-ingressi, è quindi tale che moltiplicata per qualunque ingresso trasformato restituisce la corrispettiva uscita trasformata all'ingresso dato.
Nel dominio del tempo invece il comportamento del sistema è espresso dalla [[risposta all'impulso|risposta libera o impulsiva]] ''h(t)'' che si ottiene semplicemente come uscita del sistema ad un impulso applicato e pari all'antitrasformata della funzione di trasferimento. La conseguente risposta nel tempo all'ingresso generico ''x(t)'' si ottiene dall'integrale di [[convoluzione]] tra l'ingresso ''x(t)'' e la risposta all'impulso ''h(t)'' del sistema. Data la difficoltà di calcolo dell'operazione di convoluzione si ricorre spesso al calcolo nel dominio trasformato attraverso le regole di trasformazione e anti-trasformazione.
In sistemi non-lineari invece la risposta impulsiva non è più invariante per coppie ingresso-uscita, ma viene a dipendere dal particolare ingresso applicato.
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