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''Sentieri selvaggi'' è una rivista cinematografica fondata nel 1988 da '''Federico Chiacchiari''' e '''Demetrio Salvi'''. Dopo una “coesistenza” all’interno della rivista cinematografica ''Cineforum'' durata fino al 1997, diventò mensile cartaceo nel 1998 e, successivamente, rivista on-line, diventando presto uno dei siti ('''www.sentieriselvaggi.it''') più visitati e apprezzati. È attualmente una scuola di cinema e una casa di produzione.
'''1. Le origini'''
Il primo storico numero della rivista – costituito da poche pagine, una tiratura limitata e una distribuzione universitaria e settoriale – venne coraggiosamente dedicato a un genere cinematografico ancora poco frequentato e apprezzato dalla critica ufficiale. “Belushi & Co.” celebra infatti, come è chiaro sin dal titolo, il cinema americano demenziale con omaggi a John Landis, Ivan Reitman, David e Jerry Zucker e, ovviamente, John Belushi e Dan Aykroyd, ritratti in copertina sul set di 1941 Allarme a Hollywood. Nel numero oltre agli articoli scritti da Chiacchiari e Salvi figuravano le firme del critico Roberto Silvestri e del filosofo Anselmo Aportone. Nonostante la tiratura clandestina di questo primo numero, Sentieri selvaggi riuscì a farsi notare tra critici, cinefili e addetti ai lavori. Così ben presto la fanzine trovò un proprio spazio all’interno della già affermata ''Cineforum'', mensile di critica cinematografica fondato nel 1961. La “fusione” con ''Cineforum'' fu un momento cruciale: permise al progetto di Chiacchiari e Salvi di ampliarsi a livello redazionale (con l'innesto di altri validi redattori come '''Marco Martani''', '''Daniela Catelli''' e '''Giuseppe Gariazzo''') e allo stesso tempo di rafforzare l'approccio critico e tematico già affrontato nel numero sul demenziale con approfondimenti sempre più influenzati dal cinema di genere americano e da una visione interdisciplinare della critica cinematografica.
Nel gennaio 1989 uscì, così, il secondo numero (il primo all'interno di Cineforum) dedicato al “Cinema della mutazione”. David Cronenberg, Joe Dante, Walter Hill, John Carpenter e, ovviamente, John Landis, diventarono gli autori presi a modello dalla redazione per una riflessione sulle nuove dinamiche commerciali, contenutistiche e spettacolari del cinema di genere americano. Tra il 1989 e il 1991 Sentieri selvaggi proseguì ad affrontare la critica e il cinema secondo un'impostazione spesso antiaccademica, originale, di ricerca e scoperta filmologica. Di questo periodo sono infatti gli speciali dedicati a Sylvester Stallone (primo serio lavoro critico sull'attore e regista) e al cinema Cyberpunk (forse il numero più esteso, ambizioso e “definitivo” da un punto di vista progettuale e qualitativo).
'''2. Le monografie'''
Nel frattempo nel giugno del '91 venne intrapreso anche un progetto monografico a fianco dell’editore Stefano Sorbini. Con un volume dedicato a David Lynch, primo libro in Italia a essere dedicato al regista di ''The Elephant Man'' e ''Velluto blu'', nacque la collana editoriale di Sentieri selvaggi che di lì ad alcuni anni avrebbe pubblicato una serie di monografie inedite su registi particolarmente significativi e rivoluzionari nel panorama cinematografico internazionale degli anni Ottanta e Novanta (tra questi Kathryn Bigelow, Abel Ferrara, Luc Besson, James Cameron). Un discorso a parte venne poi ricoperto dalla prima monografia italiana su Massimo Troisi, pubblicata nel dicembre del 1991, e curata proprio da Chiacchiari e Salvi, dove per la prima volta si cercò di affrontare criticamente e filologicamente l’opera cinematografica dell’attore e regista napoletano.
Mentre all’interno di ''Cineforum'' la redazione (nel frattempo allargata ad altre importanti figure del panorama critico come '''Massimo Causo''', '''Simone Emiliani''', '''Giona A. Nazzaro''') iniziò a curare uno spazio dedicato al mercato dell’home video con la rubrica ‘Squarci di cinema’ e a realizzare per editori di videocassette dei fascicoli dedicati cinema horror e fantascienza, si andò consolidando a poco a poco il progetto di diventare una rivista mensile nuova vera e propria. Nel novembre del 1997 la nuova rivista viene annunciata al Festival di Torino Cinemagiovani, con una cartolina raffigurante Takeshi Kitano dal film Hana Bi. L’annuncio della nuova rivista indipendente comportò l’espulsione di Chiacchiari e Salvi da Cineforum, e la chiusura della rubrica “Squarci di cinema”.
'''3. La rivista del ‘98'''
A marzo 1998 ''Sentieri selvaggi'' uscì in edicola come rivista. Otto numeri che ridisegnarono in parte la linea e il progetto editoriale precedente. Caratterizzata da un look accattivante (anche grazie alle intuizioni dell’Art Director '''Fabrizio Vezzino''') e da una esplicita diversificazione tematica tra informazione e critica, la rivista ha però vita breve, anche per colpa della distribuzione, e dà alle stampe il suo ultimo numero a novembre.
'''4. La scuola di cinema'''
Nel 1999 iniziarono i primi esperimenti per il passaggio on-line e vennero istituiti i primi laboratori di critica cinematografica. È infatti dal 2000 che Sentieri selvaggi iniziò a rappresentare due realtà distinte e allo stesso tempo accomunabili: la rivista on-line ('''www.sentieriselvaggi.it''') e la Scuola di Cinema. Da quest’ultimo punto di vista dopo alcune edizioni di laboratori di critica cinematografica (“Scrivere sul cinema” che divenne la palestra per una nuova generazione di critici), sotto la direzione dei “fondatori” Chiacchiari e Salvi, Sentieri selvaggi cominciò a elaborare un progetto didattico che nel 2004 trovò attuazione definitiva nella Scuola Sentieri selvaggi, con corsi di regia, montaggio, critica, sceneggiatura, fotografia, recitazione, documentario, workshop e full immersion.
Del gruppo di Sentieri selvaggi fanno parte attualmente, oltre ai fondatori, anche Simone Emiliani (vicedirettore e responsabile degli eventi e rassegne) e '''Giovanni Bruno''' (docente di montaggio, documentario e ripresa, nonché responsabile della nuova Area Produzione di Sentieri selvaggi).
Oggi ''Sentieri selvaggi'' è un quotidiano on-line di informazione e critica cinematografica (www.sentieriselvaggi.it), una Scuola di cinema con sede a Roma e una casa di produzione.
Note
Bibliografia
Carlo Valeri-Sergio Sozzo, Una passione selvaggia. Vent’anni di storie (e vite) di Sentieri selvaggi, Ed. Sentieri selvaggi, Roma, 2008
Voci correlate
[http://www.sentieriselvaggi.it]
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