Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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{{Aereo militare|
nome=Yakovlev Yak-9U
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Dopo la riuscita del progetto [[Yak-1]] l’ufficio progetti di Yakovlev non dormì sugli allori, anche perché la situazione era ancora estremamente critica, con i tedeschi che continuarono ad infliggere dure perdite all’Armata Rossa lungo tutto il fronte, mentre la [[V-VS]] spesso non riusciva a compensare con il coraggio e il numero la migliore tecnica di combattimento dei piloti della Luftwaffe. Rielaborare lo Yak-1 superandone i limiti divenne possibile accettando che l’ala venisse riprogettata con i longheroni in lega leggera piuttosto che in legno, dando vita allo Yak-7DI. Direttamente da quest’ultimo venne derivato, con poche altre modifiche, lo Yak-9. Questo significava che dall’originale caccia si sarebbero diramate due differenti evoluzioni: una che portò ad una macchina leggera e adatta solo ai combattimenti aerei, lo Yak-3, l’altra che invece accettava addirittura di incrementare il peso per avere una maggiore scelta di armamenti e quindi una migliore
flessibilità operativa, e questa linea portò con grande rapidità, per l’appunto al ‘9.
==Tecnica==
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Tra i modelli che seguirono al caccia basico, esisteva l’originale '''Yak-9B''', un bombardiere con stiva interna per 400 chili di bombe.
Lo '''Yak-9T''' era un modello anticarro, che poteva usare nel mozzo dell’elica un cannone NS-37 calbro
Lo '''Yak-9K''' aveva invece un cannone addirittura calibro
Per le missioni di scorta era invece stato previsto lo '''Yak-9D''', con 1
Lo '''Yak-9DD''' aveva invece compiti strategici tra cui la scorta ai bombardieri angloamericani quando eseguivano missioni spola tra l’Inghilterra e l’Urss. Aveva 2,200 chilometri di autonomia e un reggimento venne schierato anche in Yugoslavia per aiutare i partigiani antinazisti.
'''Yak-9U''' e '''P''': Versioni finali, la prima aveva il motore VK-107 che rendeva possibile raggiungere i 700
==Impiego operativo==
I primi Yak-9 entrarono in azione sopra l’inferno di [[Stalingrado]], nel [[1942]], dando subito filo da torcere ai caccia tedeschi. In seguito, i caccia russi, spesso chiamati “gli spitifires sovietici” per il loro tipo di motore raffreddato a liquido e le eccellenti prestazioni (ma a quote medio-basse, non avendo motori sovralimentati), si fecero valere sempre di più, ottenendo una complessiva superiorità aerea negli ultimi 2 anni di conflitto. Il loro ruolo comprendeva anche l’attacco anticarro
Nel dopoguerra i caccia ad elica Yakovlev erano ancora molto diffusi, e vennero impiegati in combattimento in Korea, finendo però presto per essere distrutti dalle azioni aeree statunitensi. Pare però che uno di loro
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