Basinio Basini: differenze tra le versioni
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|Epoca = 1400
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Basinio Basini.jpg
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Nacque nel castello di Tizzano da Vincenzo di Basino, uomo d'armi di origine mantovana che era stato al servizio di [[Ottobono Terzi]]. Dopo aver iniziato gli studi a [[Parma]], li proseguì a [[Mantova]], dove fu allievo di [[Vittorino da Feltre]], e a [[Ferrara]], dove studiò il [[lingua greca|greco]] con [[Teodoro Gaza]] e molto probabilmente incontrò [[Guarino da Verona]].
Nel [[1449]] si trasferì a Rimini alla corte dei [[Malatesta]]. Lì scrisse gran parte del
Il 24 maggio 1457, colpito da una grave malattia, forse dovuta alla intensa mole di lavoro a cui si era sottoposto (in totale circa 18.000 versi), fece testamento davanti a un notaio nella sua casa in contrada Santa Innocenza. Volle essere sepolto presso la chiesa di San Francesco (il [[Tempio Malatestiano]]) e chiese al suo signore Sigismondo Malatesta di fargli erigere un sepolcro con il verso "''Parma mihi patria est, sunt sydera carmen et arma''". Lasciò a Sigismondo Malatesta la ''Hesperis'' (alla condizione che non sia permesso ad altri di mettervi le mani per correggerla, "altrimenti sia piuttosto data alle fiamme o alle onde") e un libro greco di [[Omero]] e [[Apollonio]]. Ai fratelli Antonio e Manfredo lasciò due vesti e tutti i diritti a lui spettanti dall’eredità del padre e della madre, e al servitore Pietro Alberti di Pavia un mantello. Lasciò tutti i rimanenti beni alla moglie Antonia. Morì a soli 32 anni tra il 24 e il 30 maggio del 1457.
A Parma gli è stato dedicato nel [[1951]] "Borgo Basinio Basini" (precedentemente ''Borgo Tre Re'') , una via del centro storico
==Bibliografia==
* Roberto Lasagni, ''Dizionario biografico dei Parmigiani'', ed. PPS, Parma, 1999
* Tiziano Marcheselli, ''Le strade di Parma'', ed. Tipografia Benedettina, Parma 1988
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