Mattia d'Asburgo: differenze tra le versioni

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=== Svolta reazionaria ===
Mattia abolì la ''[[Lettera di Maestà|Littera maiestatis]]'' con la quale il suo predecessore Rodolfo aveva istituito nel [[1609]] la libertà di culto anche per i calvinisti di Boemia, così come era accaduto nel [[1598]] con l' ''[[Editto di Nantes]]'' in Francia voluto da Enrico IV.
 
Per questo motivo si arrivò nel 1618 alla defenestrazione dei legati imperiali cattolici inviati da Ferdinando di Stiria, già nominato re di Boemia a causa delle critiche condizioni di salute dell'Imperatore, e futuro imperatore [[Ferdinando II]].
 
Si ebbe quindi un successivo rifiuto della nobiltà calvinista boema di accettare la sottomissione al nuovo re Ferdinando e fu decisa la momentanea destituzione dell'Imperatore Mattia, che in quel momento si trovava a Vienna, come re di Boemia.

Fu poi eletto nuovo re di Boemia, al posto di Ferdinando, il protestante [[Federico V Elettore Palatino]] capo dell' ''[[Unione evangelica]]'', creata da suo padre, l'Elettore Palatino [[Federico IV Elettore Palatino|Federico IV]], per riunire le forze dei principi protestanti tedeschi per arginare le pretese degli [[Asburgo]] e l'[[Ducato di Baviera|Elettore di Baviera]] a capo di una ''[[Lega cattolica]]'' fortemente voluta [[Ferdinando II|Ferdinando]].
 
=== La successione ===