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== PopolazioneScienza ==
{{vedi anche|:Categoria:Scienziati italiani}}
=== Demografia ===
[[File:Galileo.arp.300pix.jpg|thumb|[[Galileo Galilei]], inventore del [[metodo scientifico]]]]
{{Vedi anche|Demografia d'Italia|Emigrazione italiana}}
[[File:Italy-demography2006est.png|thumb|left|Evoluzione della [[demografia]] dal 1960 al 2006 (numero degli abitanti in migliaia)]]
[[File:Figli_per_donna_ITA.jpg|thumb|left|Tasso di natalità dal 1975 al 2009]]
Con 60.387.000 di abitanti (al [[1° gennaio]] [[2010]]), l'Italia è il quarto paese dell'[[Unione europea]] per popolazione (dopo [[Germania]], [[Francia]] e [[Regno Unito]]). Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,03 persone per chilometro quadrato, più alta della media [[europea]].
<ref name="Corriere demografia">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_18/italia-popolazione-residente_c58805b6-1c76-11df-beab-00144f02aabe.shtml|accesso=19-2-2010|titolo=Italia: i residenti sono 60.387.000. Il 20% ha più di 65 anni|pubblicazione=Correire della Sera}}</ref>
Non meno importante è stato il contributo italiano alla scienza. [[Leonardo da Vinci]] è considerato uno dei più grandi [[Genio (filosofia)|geni]] dell'umanità.<ref name=Leonardo>{{Cita|AA.VV|pag.848.|AA.VV, 1996}}</ref> Nel [[Rinascimento italiano]], incarnò a pieno lo spirito universalista e lo portò alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.<ref name=Leonardo></ref> Fu [[pittore]], [[scultore]], [[architetto]], [[ingegnere]], [[anatomista]], [[letterato]], [[musicista]] e [[Invenzione (tecnologia)|inventore]].<ref>{{Cita|Mazzocchi Doglio|pp.14-20.|Mazzocchi Doglio, 1983}}</ref>
La popolazione italiana, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese,<ref>{{cita|Ortolani||Ortolani, 1992}}</ref> è caratterizzata da una grande presenza di anziani oltre i 65 anni (rappresentano 1/5 della popolazione totale), da un costante aumento del numero di stranieri residenti e da un basso [[tasso di natalità]].<ref name="ref1">{{Cita news|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/In-Italia-604-milioni-di-residenti-gli-over-65-sono-un-quinto-gli-stranieri-il-71_30762364.html|accesso=19-2-2010|titolo=In Italia 60,4 milioni di residenti: gli over 65 sono un quinto, gli stranieri il 7,1%|pubblicazione=IGN}}</ref> La [[speranza di vita]], nel [[2009]], era di 78,9 anni per gli uomini e di 84,2 per le donne.<ref name="Corriere demografia"/>
Un contributo fondamentale alla scienza moderna è stato dato da [[Galileo Galilei]], che ne è considerato il fondatore.<ref name= Treccani-Galileo>{{Cita|AA.VV|pag.627.|AA.VV, 1996}}</ref> Galileo ha perfezionato il [[telescopio]] e ha introdotto il [[metodo scientifico]],<ref name= Treccani-Galileo></ref> ha avuto un ruolo importante nella [[rivoluzione astronomica]], ha sostenuto il [[sistema eliocentrico]] e le teorie [[Niccolò Copernico|copernicane]].<ref name= Treccani-Galileo></ref>
Alla fine del [[XIX secolo]] l'Italia era un paese di [[emigrazione]] di massa,<ref>{{en}}{{cita web|url=http://library.thinkquest.org/26786/en/articles/view.php3?arKey=4&paKey=7&loKey=0&evKey=&toKey=&torKey=&tolKey=|titolo=Cause della emigrazione di massa italiana|accesso=30-1-2010}}</ref> fenomeno che si manifestò prima nelle regioni settentrionali e, successivamente, in quelle meridionali. Le mete preferite furono le [[Americhe]] ([[Stati Uniti]], [[Argentina]], [[Brasile]]) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la [[Germania]]). Nel [[XX secolo]] l'emigrazione divenne anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese.
Sono da ricordare, inoltre, personaggi come [[Luigi Galvani]] e [[Alessandro Volta]] ricordati per gli studi pionieristici sull'[[elettricità]], [[Antonio Pacinotti]] che inventò la [[dinamo]],<ref> {{en}} {{Cita web|url=http://fisicavolta.unipv.it/percorsi/biography.asp?nome=Antonio&cognome=Pacinotti&anno_i=1841&anno_f=1912|accesso=8-04-2010|titolo=Antonio Pacinotti}}</ref> [[Antonio Meucci]] che inventò il [[telefono]].<ref>{{Cita web|url=http://www.aei.it/ita/museo/mam_intel.htm|accesso=8-04-2010|titolo=L'invenzione del telefono da parte di Meucci}}</ref> Anche tra i [[Premio Nobel|premiati con il Nobel]] sono presenti degli italiani illustri come [[Enrico Fermi]], [[Guglielmo Marconi]] e [[Carlo Rubbia]] per la [[fisica]], [[Giulio Natta]] che fu uno dei padri della [[chimica industriale]],<ref> {{en}} {{Cita web|url=http://nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/1963/natta-bio.html|accesso=8-04-2010|titolo=Giulio Natta-Biography}}</ref> [[Camillo Golgi]] e [[Rita Levi-Montalcini]] per il loro contributo alla [[medicina]].
=== Etnie ===
{{vedi anche|Immigrazione in Italia}}
{{Stranieri in Italia}}
Il numero di immigrati o di residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente a partire dagli [[anni 1990]] e, secondo i dati [[ISTAT]], al [[1º gennaio]] [[2010]] constava di circa {{tutto attaccato|4.279.000}} unità, rappresentando il 7,1% della popolazione.<ref name="ref1"/>
Il dato, però, aumenta sensibilmente calcolando anche gli stranieri che dimorano illegalmente (circa 650.000 nel 2008).<ref>{{cita web|url=http://www.ismu.org/files/2008-ClassificaFPM.pdf|titolo=Fondazione Ismu- Ricerca 1-I-08|accesso=12-7-2009}}</ref> Infine, la comunità [[zingari|zingara]], che si divide principalmente tra [[Rom (popolo)|rom]] (più diffusa al Centro-Sud e con maggiore propensione alla sedentarizzazione) e in minor misura [[sinti]] (soprattutto al Nord, ma con forte tendenza al [[Popoli nomadi|nomadismo]]), è calcolata approssimativamente in 120.000 unità, di cui 70.000 già con la cittadinanza.<ref>{{cita web|http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3633|UNICEF: Rom in Italia|10-1-2008}}</ref>
Il numero di [[Anagrafe degli italiani residenti all'estero|Italiani residenti all'estero]] ancora in possesso della [[cittadinanza italiana]] è stimato in circa 4.000.000.<ref>{{cita web|http://www.esteri.it/MAE/IT/Italiani_nel_Mondo/|"Italiani nel Mondo" dal sito del Ministero degli Affari Esteri|12-1-2008}}</ref>
=== Religione ===
{{Vedi anche|Religioni in Italia}}
In Italia vige il principio della [[laicità]] dello Stato e pertanto non vi è una [[religione ufficiale]]. La Costituzione demanda al [[Patti Lateranensi|Concordato]] i rapporti fra lo Stato e la [[Chiesa cattolica]] e a specifiche [[Intesa|intese]] quelli con le altre confessioni religiose.<ref>Costituzione della Repubblica italiana, artt. 7-8.</ref>
I cittadini italiani sono in maggioranza [[cattolicesimo|cristiani cattolici]]: il 97,7% di essi è [[battezzato]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/2001/enc/aggsoc072001.htm|accesso=16-2-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref> e l'87,8% si dichiara cattolico, sebbene i praticanti siano solo il 36,8%<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/01_Gennaio/17/cattolici.shtml|accesso=2-8-2009|titolo=Italia, quasi l'88% si proclama cattolico|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref> per effetto di un crescente processo di [[secolarizzazione]]. Il ''rapporto Eurispes 2010''<ref>{{Cita web|url=http://www.eurispes.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1095:rapporto-italia-2010&catid=47:rapporto-italia&Itemid=222|accesso=22-2-2010|titolo=Rapporto Italia 2010}}</ref> indica che si dichiara [[agnostico]] il 10,7% e [[ateo]] il 7,8%, per un totale del 18,5% della popolazione di non credenti. La [[Chiesa cattolica in Italia]] è organizzata in 227 [[diocesi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=9588|accesso=23-2-2010|titolo=XVIII Convegno nazionale dell'Apostolato Biblico - Chiesa Cattolica Italiana}}</ref> e riconosce il [[Romano Pontefice]] come proprio [[Primate (ecclesiastico)|Primate]].
Fra le religioni minoritarie, sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo particolare [[Cristianesimo ortodosso in Italia|ortodossi]] e [[Protestantesimo in Italia|protestanti]], questi ultimi in massima parte [[pentecostale]]), [[Ebraismo in Italia|ebrei]] (comunità che in Italia ha antiche origini), [[mormoni]], e [[testimoni di Geova]].
Altre minoranze presenti nel paese, invece, sono state causate del fenomeno dell'immigrazione. Tra queste, le più numerose sono: [[Islam in Italia|musulmani]], [[Buddhismo|buddisti]], [[Induismo in Italia|induisti]], [[Sikhismo in Italia|sikh]] e [[Animismo|animisti]]. I [[Paganesimo in Italia|movimenti neopagani]], infine, contano poco più di 13.000 aderenti.<ref name=NRI>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/religioni_italia/introduzione_01.htm|accesso=27-03-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/religioni_italia/default.htm|accesso=15-5-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref>
=== Lingue ===
==== Lingua italiana ====
{{vedi anche|Lingua italiana}}
[[File:Alessandro Manzoni.jpg|thumb|Alessandro Manzoni]]
L'[[Lingua italiana|italiano]] è la [[lingua (idioma)|lingua]] ufficiale e più parlata in Italia. È inoltre una delle 23 lingue ufficiali dell'[[Unione europea]]. L'italiano è una lingua appartenente al gruppo delle [[lingue romanze]] orientali della famiglia delle [[lingue indoeuropee]] e, in particolare, è la trasformazione dell'antico ''[[dialetto fiorentino]]'' del Trecento, idioma diffusosi e, in seguito, affermatosi in tutta Italia grazie anche a grandi scrittori (come [[Dante Alighieri]], [[Giovanni Boccaccio]] e [[Alessandro Manzoni]])<ref>{{cita web|http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k74049q.image.f1|Biografia di Alessandro Manzoni|13-7-2009}}</ref> che ne hanno fatto uso nelle loro opere. In Italia esiste tuttavia un gran numero di lingue, evoluzioni autonome della varietà di [[latino]] parlata nelle diverse regioni, e [[dialetti]]. Le diverse lingue non sono varianti locali dell'italiano, ma si sono sviluppate parallelamente.<ref name="Garzantine">{{Cita|AA.VV|p. 803.|Le Garzantine, 2006}}</ref>
==== Altre lingue ====
{{vedi anche|Lingue parlate in Italia|Lingue italiane nella legislazione|Bilinguismo amministrativo in Italia}}
[[File:Italy - Forms of Dialect.jpg|thumb|right|Raggruppamenti delle lingue e dei dialetti d'Italia.<ref>{{Cita web|http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|accesso= 6-8-2009|titolo= Studio dell'Università di Padova}}</ref>]]
A livello locale sono riconosciute come ''co-ufficiali'', ''parificate'' all'italiano, le seguenti lingue:
* Francese: in [[Valle d'Aosta]]
* Ladino: nei comuni ladinofoni del [[Trentino-Alto Adige]]
* Sloveno: nella [[Venezia Giulia]] (province di [[Provincia di Trieste|Trieste]] e [[Provincia di Gorizia|Gorizia]])
* Tedesco: in [[provincia di Bolzano]]
In queste regioni gli uffici pubblici e la [[segnaletica stradale]] sono [[bilingui]], o trilingui (come nel caso dei comuni ladini dell'Alto Adige e walser dell'alta [[valle del Lys]]), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nella lingua straniera.
Altre lingue vengono ''riconosciute e tutelate'' dalla legislazione statale<ref>Legge 482/1999.</ref> e dalle leggi regionali. Diverse parlate regionali, inoltre, sono state censite dall'[[UNESCO]] come lingue minoritarie e vengono considerate dalla comunità linguistica come lingue distinte dall'italiano (e non come dialetti di quest'ultimo), tuttavia non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.
La [[Lingua dei segni]] Italiana (LIS),<ref>{{cita|Volterra||Volterra, 2004}}</ref> la lingua visiva dei cittadini sordi, conta tra le 80 e le 120.000 utilizzatori nelle diverse città italiane. L'Italia non riconosce la lingua dei segni come lingua nazionale dei sordi, né come lingua minoritaria: solamente la regione Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità il riconoscimento della Lingua dei Segni nel [[2006]].
==Note==
<references/>
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