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Il contributo che l'Italia ha portato, nel corso della storia dei popoli che l'hanno abitata, alla cultura mondiale è stato, per pressoché unanime consenso degli storici, immenso e vario.
Le innovazioni che l'Italia ha portato in tutti i campi della [[cultura]] lungo 2.500 anni di storia sono innumerevoli; nei due periodi in cui il territorio italiano fu il centro della civiltà del tempo, ovvero durante l'[[Impero romano]] ed il [[Rinascimento]], il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di decisiva importanza.
=== Architettura ===
{{Vedi anche|Architettura italiana}}
[[File:Colosseum in Rome, Italy - April 2007.jpg|thumb|right|[[Colosseo]], Roma]]
L'architettura italiana sviluppò caratteri omogenei sotto l'Impero romano. Influenzata dall'[[architettura greca]] e da quella [[Arte etrusca#L.27architettura etrusca|etrusca]], quella romana assunse caratteri propri, risultando, rispetto alle precedenti, maggiormente legata allo spazio interno e ad un forte [[plasticità (arte)|plasticismo]] derivato dall'uso di [[arco (architettura)|archi]], [[volta (architettura)|volte]] e [[cupole]].<ref name="Pevsner e c.">{{cita|Pevsner, Fleming, Honour||Pevsner, Fleming, Honour, 2005}}</ref>
In epoca [[Architettura paleocristiana|paleocristiana]], con la diffusione del Cristianesimo, le chiese italiane ripresero i modelli delle [[Basilica civile|basiliche romane]], con una [[navata]] centrale affiancata da corridoi laterali. Il passaggio dall'architettura paleocristiana a quella proto-medievale in Italia non fu particolarmente evidente.<ref name="Pevsner e c."/>
Nella seconda metà dell'XI secolo si registra la costruzione di abbazie e chiese in stile romanico. L'edificio più importante dell'Italia meridionale è da ricercare nella [[Basilica di San Nicola (Bari)|Basilica di San Nicola]] a [[Bari]] (1087) e in altri edifici in stile [[romanico pugliese]].
[[File:Pisa tower.jpg|thumb|left|[[Piazza dei Miracoli]], Pisa]]
Nell'Italia centro-settentrionale invece si sviluppò il [[Romanico pisano]]. Invece, in Lombardia, la [[basilica di Sant'Ambrogio]] presenta una copertura con [[volte a crociera]] e [[costoloni]] tra le più antiche d'Europa.<ref name="De Fusco">{{cita|De Fusco||De Fusco, 2007}}</ref> A [[Venezia]] l'architettura romanica si fuse con quella bizantina nella [[basilica di San Marco]]. In Sicilia gli elementi bizantini si unirono a quelli normanni e saraceni, ricostrabili in alcune chiese [[Palermo|palermitane]] e nelle cattedrali di [[Duomo di Cefalù|Cefalù]] e [[Duomo di Monreale|Monreale]]. Nell'architettura civile invece fecero la loro comparsa numerose torri gentilizie; sono celebri quelle di [[San Gimignano]] e [[Bologna]].
[[File:856MilanoDuomo.JPG|thumb|right|Facciata del [[Duomo di Milano]]]]
L'[[architettura gotica]] fu introdotta in Italia dai [[cistercensi]], ad esempio nell'[[Abbazia di Fossanova]] e a [[Abbazia di San Galgano|San Galgano]]. Il più originale edificio protogotico è la [[basilica di San Francesco]] ad [[Assisi]]. Notevoli chiese gotiche sorsero quindi a Firenze, [[Siena]], [[Orvieto]], [[Napoli]], [[Bologna]], [[Venezia]] e [[Milano]]. All'influenza francese sono riconducibili alcuni castelli, tra i quali spicca il celebre [[Castel del Monte]] (1240 circa).<ref name="Pevsner e c."/>
Tra il XIII e il XIV secolo vennero poi costruiti numerosi edifici civili, come i palazzi pubblici dell'Italia centrale, a cui si sommano diversi palazzi trecenteschi a Firenze e Siena, nonché le case d'inizio Quattrocento di Venezia.
[[File:Il Duomo Florence Italy.JPG|thumb|left|[[Duomo di Firenze]]]]
L'[[architettura rinascimentale]] si sviluppò a Firenze, dove, durante il periodo romanico, si era mantenuta una certa continuità con le forme chiare e regolari dell'architettura classica. Il punto di svolta, che segna il passaggio dall'architettura gotica e quella rinascimentale, coincide con la realizzazione della [[cupola del Duomo di Firenze]], eseguita da [[Filippo Brunelleschi]] tra il 1420 ed il 1436.<ref name="De Fusco"/> Tuttavia, la prima opera pienamente rinascimentale è lo [[Spedale degli Innocenti]]<ref>{{cita|Pevsner|p.107.|Pevsner, 1998}}</ref> costruito dal medesimo Brunelleschi a partire dal 1419. Il pieno Rinascimento invece fu essenzialmente romano, grazie all'opera di [[Bramante]], [[Raffaello Sanzio]] e [[Michelangelo Buonarroti]]. Al primo si deve soprattutto il progetto per la ricostruzione della [[basilica di San Pietro in Vaticano]], al quale subentrarono in seguito gli stessi Raffaello e Michelangelo. Il Rinascimento del XVI secolo è chiuso da alcune opere di [[Andrea Palladio]], che influenzarono notevolmente l'architettura europea ([[Neopalladianesimo]]). Da citare anche la [[Biblioteca Malatestiana]] di [[Cesena]], prima biblioteca civica d'Italia<ref name="notalibraria">{{cita web|url=http://www.malatestiana.it/sezioni/libraria.htm|titolo=Biblioteca Malatestiana - Storia|accesso=23-03-2010}}</ref> e d'[[Europa]];<ref>{{cita web|http://www.stradavinisaporifc.it/cesena.asp|Strada dei vini e dei sapori - Cesena|23-03-2010}}</ref> essa è l'unica biblioteca monastica umanistica giunta fino a noi perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.<ref>{{Cita web|url=http://www.malatestiana.it/sezioni/info.htm|accesso=25-3-2010|titolo=Sito della Biblioteca Malatestiana}}</ref>
Il [[architettura manierista|Manierismo]], preannunciato da [[Baldassarre Peruzzi]] in alcune opere romane, vide nel citato Michelangelo e [[Giulio Romano]] i due principali esponenti.<ref>{{Cita|Murray||Murray, 2006}}</ref> [[Jacopo Barozzi da Vignola]] con la sua [[chiesa del Gesù]] a Roma indirizzò l'architettura verso il Barocco.<ref>{{Cita|Norberg-Schulz|p.13.|Norberg-Schulz, 1998}}</ref>
Lo [[architettura barocca|stile barocco]], legato alla [[Controriforma]], fu prodotto a Roma ed esercitò la sua influenza in tutto il mondo cattolico. Le prime opere sono da ricercare nei lavori di [[Carlo Maderno]], [[Martino Longhi il Giovane]] ed altri. A questi subentrarono [[Gian Lorenzo Bernini]], [[Francesco Borromini]] e [[Pietro da Cortona]].
Notevole importanza rivestono anche le trasformazioni urbanistiche di Roma, tese a collegare i principali edifici religiosi della città per mezzo di grandi assi stradali rettilinei e alla formazione di vaste piazze. Lo stile barocco si diffuse ben presto oltre i confini della città, raggiungendo [[Torino]], Milano, Venezia, Napoli, [[Lecce]], e quindi, dopo il terremoto del 1693, la [[Sicilia]].
[[File:Reggia di Caserta4.jpg|220 px|thumb|right|Facciata della [[Reggia di Caserta]]]]
Al Settecento risale la più originale produzione di tutta l'architettura barocca e [[rococò]]: la [[Palazzina di caccia di Stupinigi]],<ref name="De Fusco"/> progettata da [[Filippo Juvara]]. A Roma, l'estremo capitolo della stagione barocca trovò le sue realizzazioni più significative in alcuni importanti interventi urbanistici come [[piazza di Spagna]] e la [[Fontana di Trevi]]. Invece, nel Regno di Napoli, sotto [[Luigi Vanvitelli]], fu avviata la costruzione della [[Reggia di Caserta]] (dal 1752).
L'[[architettura neoclassica]], anche nella sua variante [[architettura neogreca|neogreca]], venne prodotta in numerose opere di valore. L'influenza del Neoclassicismo francese è evidente nella facciata del [[Teatro San Carlo]] di Napoli (di [[Antonio Niccolini]]); nella medesima città, all'inizio dell'Ottocento fu cominciata la costruzione della grande [[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|basilica di San Francesco]], la più importante chiesa italiana dell'epoca.<ref>{{cita|Middleton, Watkin|p. 292.|Middleton, Watkin, 2001}}</ref> Il Neoclassismo lasciò segni importanti in diverse regioni, ma con l'unità d'Italia prevalse lo stile [[architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] o, più in generale, l'[[eclettismo]].
[[File:Roma1 wiki.jpg|thumb|left|150px|[[Palazzo della Civiltà Italiana]]]]
L'[[Art Nouveau]], in Italia chiamata Liberty o Stile Floreale, ebbe in [[Giuseppe Sommaruga]] ed [[Ernesto Basile]] due dei principali e più originali esponenti. Tuttavia, un linguaggio totalmente nuovo si preannunciò con i progetti di [[Antonio Sant'Elia]]. Il [[razionalismo italiano|razionalismo]] si manifestò nel [[Gruppo 7 e MIAR]] (1926), ma dopo lo scioglimento del gruppo emerse nelle figure isolate di [[Giuseppe Terragni]], [[Adalberto Libera]] e [[Giovanni Michelucci]]. Durante il periodo fascista, con la riscoperta della Roma imperiale, ebbe maggiore fortuna il cosiddetto ''stile Novecento'' o ''Neoclassicismo semplificato'' di [[Marcello Piacentini]], autore peraltro di diverse trasformazioni urbanistiche in diverse località italiane.
Nel dopoguerra, in una stagione animata da interessanti dibattiti portati avanti da critici quali [[Bruno Zevi]], prevalse il razionalismo, che trova nella testata della [[Stazione di Roma Termini]] una delle opere paradigmatiche. Al [[Neorealismo architettonico|Neorealismo]] di Michelucci, [[Carlo Aymonino]], [[Mario Ridolfi]] ed altri fecero seguito il [[Neoliberty]] e il [[Brutalismo]]. Il [[architettura postmoderna|Postmoderno]], anticipato da [[Paolo Portoghesi]] intorno al 1960, trovò la sua consacrazione nel Teatro del Mondo costruito da [[Aldo Rossi]] per la [[Biennale di Venezia]] del 1980.
Tra i principali architetti attivi in Italia tra la fine del Novecento e l'inizio del XXI secolo si ricordano [[Renzo Piano]], [[Massimiliano Fuksas]], [[Gae Aulenti]], lo svizzero [[Mario Botta]], [[Zaha Hadid]], [[Richard Meier]] e [[Norman Foster]].
=== Pittura e scultura ===
{{vedi anche|:Categoria:Pittori italiani|:Categoria:Scultori italiani|Lista dei patrimoni dell'umanità}}
[[File:Leonardo da Vinci (1452-1519) - The Last Supper (1495-1498).jpg|thumb|right|250px|L'''Ultima cena'' di Leonardo Da VInci]]
L'[[arte]] pittorica e scultorea è sicuramente l'ambito di eccellenza della [[cultura italiana]] più nota nel mondo. Essa ha avuto la sua espressione più alta e caratterizzante nel periodo che va dal [[Trecento]] al [[Seicento]] inoltrato (nei periodi del [[Rinascimento]] e del [[Barocco]]).
La lunga storia del paese, tuttavia, ed i numerosi periodi di ricchezza che ha attraversato, hanno lasciato in eredità esempi notevolissimi dell'arte delle più disparate epoche e civiltà, che fanno dell'Italia un caso unico al mondo per la varietà dei beni artistici e per la loro diffusione capillare sul territorio.
Dai [[templi greci]] della [[Magna Grecia]] ai [[Borgo (geografia)|borghi medievali]], dalle [[terme romane]] alle ville settecentesche, l'Italia è tra le prime mete del turismo mondiale. Il Paese possiede oltre 60mila [[monumenti nazionali italiani|monumenti nazionali]] ed è lo Stato a detenere il maggior numero di siti [[patrimoni dell'umanità]] (44) nella lista stilata dall'[[UNESCO]]. Non esistendo un inventario generale dei beni artistici, non è possibile determinare una stima affidabile del patrimonio artistico nazionale, che peraltro ha subito e subisce una consistente opera di dispersione.<ref>{{cita web|url=http://www.sitiunesco.it/attach/unesco/docs/isman_9.pdf|accesso= 6-8-2009|titolo= C'è anche l'Italia dell'arte venduta|autore=Fabio Isman}}</ref>
=== Design ===
{{vedi anche|Design italiano}}
L'Italia è uno dei paesi leader nel mondo per innovazione e varietà per tutte le forme di [[disegno industriale]], compresa la progettazione di interni, la progettazione urbana, il [[design della moda]] e la progettazione architettonica.
La poliedricità dei linguaggi, il paesaggio di piccole e medie imprese e l'utilizzo dei più disparati e innovativi materiali (l'invenzione della [[plastica]], il [[vetro]], i [[metalli]], le varie essenze di [[legno]]) caratterizzano il progetto italiano.
=== Letteratura ===
{{Vedi anche|Letteratura italiana|Storia della letteratura italiana}}
[[File:Portrait de Dante.jpg|right|150px|thumb|[[Dante Alighieri]], ''il Sommo Poeta'']]
La nascita della [[letteratura italiana]] canonicamente si fa risalire alla prima metà del [[XIII secolo]] con la diffusione, all'interno di circuiti assai privati e modesti, di quei manoscritti di carattere religioso, ma anche laico e giocoso, ad uso della comunità religiosa e laica, ma sempre ad un alto livello della scala sociale (per esempio i [[notai]]).
Ciò che ci permette di parlare di una letteratura italiana è la [[lingua (idioma)|lingua]].<ref>{{cita|Petronio|pag.9.|Petronio, 1968}}</ref> Infatti, prima del duecento la lingua utilizzata per scrivere i documenti era il [[latino]].
La letteratura italiana si compone di tutte quelle opere manoscritte e a stampa in lingua italiana che, come si è detto, a partire dal XIII secolo si sono sviluppate in Italia, fino ai nostri giorni.
Essa nasce in ritardo rispetto ad altre letterature europee perché molto ancorata alla tradizione del latino. Nel XIII secolo si hanno le prime esperienze letterarie, la poesia religiosa in Umbria (il ''[[Cantico delle creature]]'' di [[San Francesco d'Assisi]] e le ''[[Laudae di Iacopone da Todi|Laudae]]'' di [[Jacopone da Todi]]), la [[scuola siciliana]] (nata alla corte di [[Federico II]]) e, alcuni decenni più tardi, la [[lirica toscana]]. Nel XIV secolo la letteratura italiana possedeva già tre grandi opere letterarie: la ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], il ''[[Canzoniere]]'' di [[Francesco Petrarca]] e il ''[[Decameron]]'' di [[Giovanni Boccaccio]].
In italiano si sono espressi scrittori e poeti molto famosi, quali [[Niccolò Machiavelli]], [[Ludovico Ariosto]], [[Torquato Tasso]], [[Ugo Foscolo]], [[Alessandro Manzoni]], [[Giacomo Leopardi]], [[Giosuè Carducci]], [[Giovanni Verga]], [[Grazia Deledda]], [[Giovanni Pascoli]], [[Luigi Pirandello]], [[Leonardo Sciascia]], [[Italo Svevo]], [[Giuseppe Ungaretti]], [[Filippo Tommaso Marinetti]], [[Salvatore Quasimodo]], [[Italo Calvino]], [[Primo Levi]], [[Dario Fo]] e tanti altri intellettuali che hanno prodotto capolavori tali da influenzare la cultura europea e mondiale.
==== Romanzo ====
Il [[romanzo]] è la forma più utilizzata in [[letteratura]] dagli autori italiani a partire dal [[XIX secolo]];<ref name=Romanzo>{{cita|AA.VV|pag.312.|AA.VV, 2007}}</ref> il successo di questo genere narrativo è dovuto principalmente al fatto che utilizza un linguaggio più semplice, comprensibile anche dalla gente comune.<ref name=Romanzo></ref>
Il romanzo si afferma come genere conosciuto e rispettato, si sperimenta con la [[psicoanalisi]] ([[Italo Svevo]]), la [[logica]], la [[linguistica]], e anche la tecnica narrativa cerca di adeguarsi.<ref name=Romanzo2>{{cita|AA.VV|pag.314-315.|AA.VV, 2007}}</ref> La trama spesso scompare, non esiste necessariamente una relazione tra la rappresentazione spaziale e l'ambiente, all'andamento [[cronologico]] si sostituisce un dissolvimento del percorso temporale e nasce un nuovo rapporto tra il [[tempo]] e l'intreccio.<ref name=Romanzo3>{{cita|AA.VV|pag.315.|AA.VV, 2007}}</ref>
Cambia anche la tipologia del [[personaggio letterario|personaggio]]. Non più l'[[eroe]] del [[mito]], ma i protagonisti sono gli inetti,<ref name=Romanzo></ref> gli uomini, appunto, senza qualità alcuna, gli [[ammalati]] fisici e [[malattia mentale|psichici]], dei quali spesso si mette in scena l'inutilità dell'[[azione (filosofia)|azione]] e della [[comunicazione|parola]].
==== Teatro ====
In ambito teatrale di grande importanza è il drammaturgo [[Carlo Goldoni]] che supera la tradizione della [[commedia dell'arte]] e introduce una nuova forma di teatro, in cui le maschere vengono progressivamente eliminate e in cui si passa da una recitazione improvvisata degli attori ad una recitazione che segue un [[copione]] preciso.<ref>{{Cita|AA.VV|pag.681.|AA.VV, 1996}}</ref>
=== Musica ===
{{vedi anche|:Categoria:Musicisti italiani}}
[[File:Luciano Pavarotti 15.06.02 cropped2 (squared).jpg|thumb|left|Il tenore [[Luciano Pavarotti]]]]
La [[musica]] italiana comincia a fiorire nel [[XVI secolo|Cinquecento]], con la [[musica rinascimentale]] che, soprattutto con [[Claudio Monteverdi|Monteverdi]], acquisisce i suoi tratti più innovativi nel tardo Cinquecento, con la nascita dell'[[Opera|opera lirica]], genere in cui gli italiani vedranno il primato per secoli.<ref name= Treccani-Opera>{{cita|AA.VV|pag.451.|AA.VV, 1995}}</ref> La musica strumentale italiana ha visto un periodo di fioritura meno duraturo, concentrandosi perlopiù (anche se non solo) nel [[periodo barocco]], ma è stata comunque percorsa da artisti di grande importanza, quali [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]], [[Arcangelo Corelli|Corelli]], [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]], il già citato Monteverdi, e, nei secoli successivi, [[Niccolò Paganini|Paganini]] e [[Giuseppe Verdi|Verdi]]. Durante il [[periodo romantico]] l'opera lirica è stata la maggiore espressione musicale in Italia<ref name= Treccani-Opera></ref> grazie a compositori come [[Gioacchino Rossini]], [[Giacomo Puccini]] e il già citato Verdi, i quali hanno composto opere molto importanti nella storia della musica<ref name= Treccani-Opera></ref> come: ''[[La Traviata]]'', ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'', ''[[Aida]]'' e ''[[Madama Butterfly]]''.
L'Italia vanta alcuni tra i più grandi interpreti della lirica di tutti i tempi: i tenori [[Luciano Pavarotti]] ed [[Enrico Caruso]], i soprani [[Katia Ricciarelli]] e [[Renata Tebaldi]].
È lunga anche la tradizione dei [[direttori d'orchestra]], tra cui figurano: [[Riccardo Muti]], [[Claudio Abbado]], [[Ennio Morricone]] e [[Arturo Toscanini]].
Un discorso a parte vale per la [[musica leggera]] italiana degli ultimi decenni (che può contare su rassegne canore di rilevanza nazionale come il [[Festival di Sanremo]] o lo [[Zecchino d'Oro]]), che si può dividere in due categorie: la prima formata dai [[cantautori]], cioè dai musicisti che scrivono e compongono le loro canzoni, ispirandosi alla [[musica popolare]], tra questi citiamo: [[Fabrizio de Andrè]], [[Francesco de Gregori]], [[Francesco Guccini]], [[Lucio Dalla]] e [[Angelo Branduardi]].
La seconda, invece, composta da artisti [[musica pop|pop]] e [[Rock and roll|rock]], come [[Vasco Rossi]], [[Luciano Ligabue]], [[Tiziano Ferro]], [[Laura Pausini]] (vincitrice nel [[2009]] dei [[Grammy Awards]] e di numerosi altri premi internazionali)<ref>{{Cita web|url=http://goodnews.ws/2009/11/06/laura-pausini-vince-il-grammy-latino/|accesso=6-04-2010|titolo=Laura Pausini vincitrice dei Grammy Awards}}</ref>, [[Elisa (cantante)|Elisa]], [[Mina (cantante)|Mina]], [[Lucio Battisti]], [[Andrea Bocelli]], [[Claudio Baglioni]], [[Adriano Celentano]], [[Gianni Morandi]], [[Riccardo Cocciante]], [[Premiata Forneria Marconi|PFM]] e molti altri.
=== Cinema ===
{{Vedi anche|Cinema italiano}}
[[File:SophiaLorenAAFeb09.jpg|thumb|left|[[Sophia Loren]]]]
La grande [[Nascita dell'industria cinematografica italiana|industria cinematografica italiana]] nacque, tra le prime del mondo, agli inizi del Novecento e già negli [[anni 1910|anni dieci]] si era affermata come una delle più attive, in termini di pellicole prodotte, dell'epoca. Dopo l'intensa stagione del muto, gli [[anni trenta]] videro l'apertura di [[Cinecittà]] e il successo internazionale del [[Festival del Cinema di Venezia]]. Nel dopoguerra la cinematografia italiana si distinse rinnovando il codice cinematografico, grazie alla rivoluzione del [[neorealismo]]. Anche la generazione successiva ai [[neorealisti]], con i registi [[Pier Paolo Pasolini]], [[Federico Fellini]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Dino Risi]], e gli attori [[Sophia Loren]], [[Anna Magnani]], [[Marcello Mastroianni]], [[Vittorio Gassman]] e [[Alberto Sordi]], ottenne importanti riconoscimenti in patria e all'estero.
Negli [[anni sessanta]] e [[settanta]], contemporaneamente al [[Giallo all'italiana]], un altro genere ottenne un grande successo, non solo a livello nazionale, ma anche e livello internazionale: il [[Western all'italiana]], altrimenti detto ''spaghetti-western'', film d'ambientazione western, non solo con attori italiani, ma anche americani non ancora conosciuti, come [[Clint Eastwood]],<ref>{{Cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/clint-eastwood/175872|accesso=6-04-2010|titolo=La scheda di Clint Eastwood-La Repubblica}}</ref> portato al successo dal regista [[Sergio Leone]], il maggior rappresentante di questo genere cinematografico.<ref>{{Cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/sergio-leone/183775|accesso=6-04-2010|titolo=La scheda di Sergio Leone-La Repubblica}}</ref>
Sul finire degli anni settanta si iniziarono a percepire i primi sintomi di una crisi che esploderà nella prima metà degli [[anni ottanta]] e che si protrarrà per oltre un decennio. Si tratta di un processo fisiologico, legato per lo più all'avanzare della [[televisione commerciale]], che investe nello stesso periodo altri paesi di grande tradizione cinematografica.
Negli anni successivi l'importanza del cinema italiano è stata per lo più legata a singoli film o singoli registi e attori. È il caso, in anni recenti, dei trionfi internazionali di [[Giuseppe Tornatore]], [[Gabriele Salvatores]] o [[Roberto Benigni]], per arrivare, nel [[2008]], a [[Matteo Garrone]] con ''[[Gomorra (film)|Gomorra]]''.
Attualmente ad incassare maggiormente al botteghino sono i cosiddetti ''film di Natale'' o [[cinepanettone|cinepanettoni]],<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/12/18/cinema-anno-record-120-milioni-di.html|accesso=6-4-2010|titolo=Cinema l'anno record 120 milioni di biglietti come nel 1986|pubblicazione=[[la Repubblica]]}}</ref> caratterizzati da una comicità semplice e bonaria e spesso ambientati in luoghi esotici.
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