Gazebo: differenze tra le versioni

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casbah
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[[Immagine:Parc du Mont-Royal, winter 07-02-2006.JPG|240px|thumb|Gazebo al ''parc du Mont-Royal'', [[Montreal]].]]
[[Immagine:Gazebo villa vecchia.jpg|240px|thumb|Gazebo a [[Villa Vecchia]], [[Cosenza]].]]
[[Immagine:Gazebo Piazza Venezia-Rapallo.png|240px|thumb|"Gazebo" a [[Rapallo]], piazza Venezia.]]
Il '''gazebo''' è una struttura architettonica coperta, ma aperta verso l'esterno, solitamente costruita in [[legno strutturale]], [[ferro battuto]], o talvolta in [[muratura]]. Si tratta di un fabbricato di fattura leggera che si ritrova soprattutto in parchi e giardini, originariamente concepito come punto panoramico.
 
Pare che la parola sia una creazione linguistica scherzosa generata da un incrocio tra l'[[lingua inglese|inglese]] ed il [[lingua latina|latino]]. A partire dall'inglese ''to gaze'' ('guardare, ammirare') si è formato un verbo latino inesistente, ''gazere'', da coniugare al futuro con la [[desinenza]] latina -''ebo'': 'guarderò, ammirerò'. Il nome è attestabile già dal [[XVIII secolo]], ed è riferito al gazebo come luogo dove fermarsi ad osservare un panorama.
Secondo altri è possibile una derivazione dall'arabo-spagnolo ''[[casbah]]'' e dalla parola spagnola derivata ''alcazaba''.<ref>{{cita pubblicazione
| cognome = Sayers
| nome = William
| data =
| anno = 2003
| mese = aprile
| titolo = Eastern Prospects: Kiosks, Belvederes, Gazebos
| rivista = Neophilologus
| volume = 87
| numero = 2
| pagine = 299-305
| url = http://www.springerlink.com/content/k675102642432417/fulltext.pdf
| lingua = en
| accesso = 2010-05-20
| abstract = http://www.springerlink.com/content/k675102642432417/
}}</ref>
 
Il significato della parola è vicino a quelli di [[belvedere (architettura)|belvedere]] e [[chiosco]], tanto che in Belgio viene spesso chiamato ''kiosque''.<ref>[[:fr:Gazébo|Voce della Wikipedia in lingua francese]]</ref>