Jan Baptist Weenix: differenze tra le versioni
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Nel [[1639]] sposò Justina d'Hondecoeter, figlia del pittore paesaggista [[Gillis d'Hondecoeter]] e sorella di [[Gysbert d'Hondecoeter|Gysbert]] e Nicolaes d'Hondecoeter, anch'essi pittori paesaggisti, dalla quale ebbe due figli [[Jan Weenix]], pittore paesaggista, ritrattista e di [[natura morta|nature morte]] e Gillis, di cui poco è noto<ref name=grovefam/>.
Dal [[1642]] al [[1646]], visse in [[Italia]], a [[Roma]]<ref name=web/> dove si affiliò alla [[Schildersbent]]<ref name=grove/>. Fu pittore designato presso il [[Camillo Francesco Maria Pamphili|Cardinal Pamphili]], ma fu costretto a ritornare in patria per l'opposizione della famiglia della moglie al ricongiungimento di questa con Jan Baptist a [[Roma]], nonostante il cardinale avesse dato disposizioni per il suo viaggio<ref name=art/>. Al suo ritorno in [[Olanda]], iniziò a chiamarsi ''Giovanni Battista'' e continuò a dipingere paesaggi italiani con rovine di antichi edifici e figure abbigliate modernamente, il cui stile ricorda molto quello delle opere di [[Nicolaes Berchem]]<ref name=web/>, caratterizzati da una luce brillante e buona esecuzione<ref name=kugler/>. Perciò fu classificato tra i pittori paesaggisti ''Dutch [[Italianates]]''<ref name=grove/>.
La prima opera conosciuta di quest'artista è un disegno datato e firmato di un paesaggio italiano con capre e pecore, un pastore fermo presso un pilastro di fattezze classiche e un gran numero di alberi ([[1644]]). Tra i suoi primi quadri vi è ''Tobia dormiente'' ([[1642]]), che mostra l'influenza di [[Claes Moeyaert]] e [[Rembrandt]]<ref name=grove/>.
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