Pio Filippani Ronconi: differenze tra le versioni

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Nel [[1959]] iniziò la carriera accademica all’[[Istituto Universitario Orientale di Napoli]] e ne divenne docente egli stesso. Della sua attività di traduzione di testi e saggi sulle [[filosofie orientali|tradizioni orientali]] resta fondamentale il volume sul [[Canone buddhista]]. Parallelamente alla sua attività accademica, Filippani pose le proprie conoscenze tecniche al servizio delle istituzioni italiane, lavorando come [[crittografia|crittografo]] presso il [[Ministero della Difesa]] nonché come traduttore di lingue orientali.
 
Verso la fine degli [[anni 1990|anni novanta]] fu interrogato dalla magistratura italiana per la [[strage di piazza Fontana]] a causa di un suo intervento al [[convegno dell'Hotel Parco dei Principi]], doveove lesse un suouno scritto sulla controrivoluzione che si sospettava fosse stato in qualche modo utilizzatolegato peralla pianificarepianificazione di una strategia della tensione,; matuttavia le indagini ne esclusero qualsiasi forma di coinvolgimento del Prof. Filippani Ronconi a manovre di tipo eversivo. Nella relazione al convegno dell'Hotel Pollio, peraltrotra le altre cose, Filippani configurava una scenario di "resistenza" in caso di invasione [[Soviet|sovietica]] o di insurrezione comunista.
Tale scenario esulava completamente - sia per i termini di riferimento sia per i metodi proposti - dalle operazioni tipiche di una strategia della tensione; operazioni che a dire il vero si mettono in atto silenziosamente, e non si sbandierano in un convegno pubblico...
Un ulteriore coinvolgimento giudiziario fu causato dal fatto che Delfo Zorzi, imputato per la strage di Bologna, aveva partecipato a suoi corsi universitari. Anche in questo caso il proscioglimento da ogni accusa fu pieno e senza conseguenze.