Modello a spirale: differenze tra le versioni

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La prima fase identifica gli obiettivi e le alternative, poi le alternative si valutano nella seconda fase in cui vengono evidenziate le potenziali aree di rischio. La terza fase consiste nello sviluppo e nella verifica del prodotto, infine la quarta fase consiste nella revisione dei risultati delle tre fasi precedenti.
 
Il modello a spirale è un modello di processo del software che abbina la natura iterativa della prototipazione e gli aspetti controllati e sistematici del modello sequenziale lineare, consentendo un rapido sviluppo di versioni via via più complete del software.
 
Nel modello a spirale, il software viene sviluppato in una sequenza di versioni crescenti mediante la discussione di molteplici regioni (''task region'') che caratterizzano ogni giro della spirale.
 
La spirale ha il pregio di considerare tutto il ciclo di vita; oltre ad arrivare alla consegna del software, permette di strutturare e programmare anche l’attività successiva all’installazione. In sostanza si occupa anche della manutenzione che molti altri modelli trascurano. Il modello a spirale è consigliato per progetti di grandi dimensioni poiché permette di raffinare ad ogni giro il materiale precedentemente elaborato ed approvato dal cliente; all’inizio probabilmente sarà sola documentazione cartacea contenente gli intenti e lo scopo finale, poi si costruiranno, se ritenuti opportuni, dei prototipi da verificare e validare, e così via fino a giungere al prodotto conclusivo.
 
 
[[Categoria:Metodologie di sviluppo]]