Lucio Dalla: differenze tra le versioni
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La sua carriera attraversò quattro periodi: le ''origini'' (tra il [[1964]] e il [[1972]] con il gruppo musicale "[[Gli Idoli]]"), il ''periodo Roversi'' (tra il [[1973]] e il [[1976]]), la ''maturità artistica'' (tra il [[1977]] e il [[1993]]) e la ''fase pop'' degli ultimi anni.
=== Gli inizi
Bolognese, suo padre fu direttore in città del club di [[Tiro a volo]] (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), sua madre, Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), fu [[sarto|sarta]] casalinga, mentre suo zio [[Ariodante Dalla]], fu noto cantante melodico popolare negli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]]. Nel [[1950]], a sette anni, Dalla rimase orfano di padre, che morì stroncato da un tumore, e la madre decise di istruirlo presso il [[Collegio Vescovile Pio X|Collegio Vescovile "Pio X"]] di [[Treviso]], dove trascorse le scuole elementari e dove iniziò ad esibirsi nelle recite scolastiche; imparò quindi a suonare la fisarmonica.<br/>
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Nel [[1960]] partecipò con la Rheno al Primo festival europeo del Jazz, ad [[Antibes]], in [[Francia]]. La formazione bolognese si classificò al primo posto tra le "bande tradizionali". Si fece così notare da un'orchestra di professionisti romani, la "Second Roman New Orleans Jazz Band", composta da [[Maurizio Majorana]], [[Mario Cantini]], [[Peppino De Luca]], [[Roberto Podio]] e [[Piero Saraceni]]; con loro ebbe, nel 1961, la prima esperienza in sala d'incisione, suonando il clarino nel brano strumentale ''Telstar'', cover di un successo internazionale, pubblicato dalla [[RCA Italiana|RCA]] su 45 giri, che fu la sua casa discografica per la prima parte della sua carriera.<br/>
Alla fine del 1962 entrò invece nei [[The Flippers|Flippers]] collaborando quindi ad alcune incisioni di [[Edoardo Vianello]], che i Flippers accompagnarono anche nelle serate.Si tratta dei tempi dei primi videogames.
Come raccontò lo stesso Dalla a "Torinosette" (settimanale de "La Stampa"), proprio con i [[The Flippers|Flippers]] firmò il suo primo contratto, sempre nel [[1962]], poco prima di iniziare la collaborazione con Vianello, impegnandosi per alcune serate nella sala "Le Roi Lutrario" di [[Torino]], dove ebbe dispute con i padroni del locale che non approvarono la sua abitudine di esibirsi scalzo. [[Torino]] tornerà in numerose sue canzoni degli esordi scritte con Roversi.<br/>
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