Abba Lerner: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato da famiglia ebraica, si trasferisce con questa in [[Gran Bretagna]] all'età di tre anni e va ad abitare nel quartiere [[Londra|londinese]] dell'[[East End]]. Inizia a lavorare all'età di sedici anni come macchinista, ma cambierà spesso lavoro (farà anche il cappellaio, l'insegnante di [[lingua ebraica]] e il compositore). Per qualche tempo studia da [[rabbino]], ma poi sceglie di fondare una stamperia privata che fallirà nel [[1929]], a causa della [[Grande depressione|crisi di Wall Street]].
 
Durante le sue esperienze lavorative, si iscrive ad un movimento [[socialismo|socialista]] - decisamente numerosi negli [[anni 1920|anni venti]] in Gran Bretagna - entrando così in contatto con il mondo dell'economia. Nel 1929, si iscrive alla prestigiosa [[London School of Economics and Political Science]], nel tentativo di capire il perché del fallimento del suo esercizio commerciale.
 
La carriera da studente di Lerner è brillante: pubblica vari lavori di primo rilievo sulla teoria economica e trova perfino il tempo per lanciare la ''Review of Economic Studies'' con i suoi colleghi [[Paul Sweezy]] ed [[Ursula Webb]]. I suoi scritti lo catapultano fra le prime linee della "rinascita" delle teorie [[Vilfredo Pareto|paretiane]], che durante gli [[Anni 1930|anni trenta]] ha permesso il consolidamento della [[Economia neoclassica|teoria neoclassica]].
 
Fra il [[1934]] e il [[1935]] presta servizio per sei mesi a [[Cambridge]], dove entra in contatto con [[John Maynard Keynes]]. Lerner successivamente sarà il primo [[Economia|economista]] "esterno" al cosiddetto "circolo keynesiano" ad afferrare pienamente il senso della [[Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta|Teoria Generale di Keynes]], diventando così uno dei pionieri del [[Economia keynesiana|neo-keynesianismo]]. Nel [[1936]], si sposa con [[Fraucine Klining]] (da cui avrà un figlio, Albert, nel [[dicembre]] di quell'anno) e viene assunto alla LSE come assistente. Nel [[1937]], emigra con la famiglia negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove insegnerà in varie [[Università]] lungo tutta la sua carriera.<ref>Lerner ha insegnato presso la [[Columbia University]], l'[[Università della Virginia]], l'[[Università di Kansas City]], l'[[Università di Amherst]], la [[The New School for Social Research|New School for Social Research]], la [[Roosevelt University]], la [[John Hopkins University]], la [[Michigan State University]] e l'[[Università di Berkeley]].</ref>
 
Nonostante la quantità e la qualità dei suoi contributi, non vinse mai il [[Premio Nobel per l'economia]], né tantomeno guadagnato il giusto riconoscimento come uno dei migliori economisti del [[XX secolo]], né almeno sviluppato un seguito fra i suoi studenti. In parte ciò dipende dal suo continuo peregrinare, in parte (secondo Tibor Scitovsky dell'[[Università di Stanford]]) dalla sua "''implacabile logica'' [che] ''ha annullato qualsivoglia legame di fedeltà teorica da lui sviluppato'' [e] ''che lo ha fatto sembrare una persona fredda agli occhi di tutti''". Sicuramente quest'ultimo giudizio è influenzato dall'incapacità congenita di Lerner di impegnarsi nelle dinamiche "politiche" interne alle varie Università statunitensi in cui ha insegnato.
 
Pesarono anche la mancata specializzazione in un dato campo economico (i suoi contributi interessano i più svariati campi economici) e la semplicità ed immediatezza delle intuizioni lerneriane - tanto che molti economisti, che in seguito hanno adottato le sue idee, si sono dimenticati a chi davvero risalgano. Esemplare in tal senso è il contributo di Lerner al concetto [[John Maynard Keynes|keynesiano]] di [[finanza funzionale]].
 
Sicuramente, ha pesato anche il suo look decisamente ''bohèmien'' (barba lunga, sandali aperti sul davanti, colletto della camicia sempre sbottonato e sempre privo di cravatta) e il suo viaggio in [[Messico]] compiuto per convincere [[Lev Trotsky|Lev Trockij]] delle modifiche fondamentali da apportare alla sua dottrina, alla luce della sintesi neo-keynesiana.
 
Lerner resta comunque un economista acuto ed altamente creativo sia in campo teorico che analitico, un professore di alto rango che ha trattato l'[[Economia]] come una forma d'arte.
{{Nota
|titolo = Il dibattito fra Lerner e Keynes
|contenuto = Durante la [[Seconda guerra mondiale]], [[John Maynard Keynes]] tenne un discorso presso la [[Federal Reserve]] a [[Washington D.C.]] Lerner era presente e trovò la visione keynesiana sul funzionamento dell'economia estremamente convincente, tanto da contestare a Keynes stesso l'incapacità di giungere alle logiche conclusioni del suo ragionamento. L'economista britannico rispose molto piccato alle accuse, ma il suo collaboratore [[Evsey Domar]] (seduto dietro Lerner) bisbigliò ironicamente "[Keynes] ''dovrebbe leggere la [[Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta|Teoria Generale]]''".}}
== Contributi teorici ==
Abba Lerner è stato definito "il [[Milton Friedman]] della [[Sinistra (politica)|sinistra]]". Con la sua "controparte" condivide infatti alcune caratteristiche: la bravura nell'esposizione, la capacità di rendere perfettamente chiari concetti anche di notevole complessità e soprattutto una mente analitica molto acuta, che lo rende in grado di seguire un argomento fino alle sue logiche conclusioni.