Saruman: differenze tra le versioni
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E' considerato il più potente fra gli Istari, il capo del suo ordine. Viene messo al vertice del Bianco Consiglio, a cui fanno parte, fra gli altri, Gandalf, Galadriel e Elrond.
Tra tutti, è quello che è più addentro nelle trame del Nemico. Studia la storia e la tradizione degli Anelli di Potere. Questa è probabilmente la sua rovina; si insinua in lui il desiderio di trovare e controllare l'unico Anello. Comincia così a vedere in Sauron non già un nemico da combattere, ma un rivale da temere. Ritiene però che sia meglio lasciare Sauron in pace in modo che l'Anello cerchi di tornare dal proprio padrone. Arriva così a mentire al Consiglio che chiede un attacco a Dol-Guldur: afferma infatti che mai l'Unico verrà ritrovato nella Terra-di-Mezzo.
[[Sauron]] infatti l'aveva influenzato tramite un [[Palantir]], una sfera per comunicare [[Magia|magicamente]]. Questa sfera si rivelò però collegata con quella che si trovava a [[Minas Morgul]], che era diventata proprietà di [[Sauron]]. Saruman viene irretito dall'Oscuro Signore, ma le sue facoltà mentali sono talmente elevate che non può cadere completamente preda del volere di Sauron. Saruman tenta così di ottenere l'anello per sè, ma dopo la sconfitta subita dalle sue truppe al [[Fosso di Helm]], e la conseguente distruzione di Isengard da parte degli [[Ent]], il suo sogno di gloria è distrutto. Lo si ritrova alla fine di [[Il Ritorno del Re]], insediato nella [[Contea]]. L'arrivo dei quattro hobbit da [[Gondor]] dà il via alla rivolta che ribalterà il dominio dello stregone. Viene ucciso dal suo fido servo [[Grima Vermilinguo]], in un raptus di follia, mentre erano stati caciati da casa Baggins, che era stata la loro dimora durante la permanenza nella Contea.{{SdA}}
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