Pieter Bustijn: differenze tra le versioni
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L'edizione stampata da Roger era diffusa fuori dall'Olanda per tutta la prima parte del 18° secolo, tanto da essere citata in alcuni cataloghi come "The Hague" ([[1759]]). Perfino in una antologia di musica per tastiera, compilata nientemeno che da [[Johann Gottfried Walther]] (1684-1748), compare il nome di Bustijn a fianco di nomi quali [[Buxtehude]], J.L. [[Krebs]], [[Johann Sebastian Bach|Bach]] e ai francesi [[Clérambault]] e [[Nivers]].
Secondo lo storico Albert Clement le ''Suittes pour le Clavessin'' sono collocabili fra le opere dei primi compositori barocchi francesi e gli ultimi compositori tedeschi. Non è un caso che vi si possono trovare molte analogie, talvolta assai evidenti, con musiche dello stesso Bach: il principio del ''Preludio'' della ''Suitte VI'' (in a), ad esempio, ha una somiglianza nettissima con il ''Praeambulum 6'' (BWV 784); e così l'inizio della ''Suitte II'' (in D) del compositore olandese è simile alla ''Fantasia BWV 787'' (dal [[Clavier-Büchlein]]) del genio di [[Eisenach]]
== Bibliografia ==
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