L'Assiette au Beurre: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Assiette-au-beurre-162.jpg|right|thumb]]
'''''L'Assiette au Beurre''''' è stata la più graffiante e celebre [[rivista|riviste]] francese di [[satira]] politica e sociale. Uscì dal [[4 aprile]] [[1901]] al [[15 ottobre]] [[1912]] per un totale di 593 numeri, oltre a 7 speciali. In A differenza di pressoché tutte le altre riviste illustrate del tempo, dove il rapporto parola-immagine era costantemente sbilanciato a favore della parte testuale, ne L’Assiette au Beurre questo rapporto viene completamente stravolto, relegando il testo scritto a un’inaudita marginalità, ovvero a sintetico commento dell’immagine, anticipando così le più moderne forme di pubblicità, in cui notoriamente l’immagine costituisce il tutto. Non si pensi, a questo punto, che con tale peso dato all’illustrazione la rivista assumesse la valenza di un album, di un ffhgfhgfhfygfhgrepertorio d’immagini scollegate, fini a loro stesse. Tutt’altro, e qui sta il secondo aspetto che differenzia questa rivista da tutte le altre del periodo. Pressoché ogni numero era infatti dedicato ad uno specifico tema, tanto che si può guardare la rivista anche come una collana di monografie declinate per immagini. Scorrendo l’elenco di questi numeri monografici, ci si imbatte certamente nella mondanità che è la costante di pressoché tutte le riviste illustrate del tempo, sebbene posti sotto una luce spesso diversa: la villeggiatura (n. 17 del 1901, di Roubille), lo sport (n. 44 del 1902, di Gosé), i flirts (n. 103 del 1903, di Dedina), i piaceri di Parigi (n. 179 del 1904, di Hellé), solo per fare qualche esempio. L’Assiette au Beurre non fu però uno specchio acritico della società fin de siècle. La maggior parte dei numeri, e sicuramente i più noti e apprezzati, sono dedicati a una caustica analisi delle problematiche del tempo d’ispirazione anarco-socialista , dalle guerre alla violenza delle forze di polizia, dal clericalismo ai monopoli, dalla miseria della classe operaia a quella degli emarginati sociali. Una vasta casistica di temi sociali affrontati sempre con una satira graffiante e mai scontata, affidata di volta in volta -particolarità nella particolarità- a un singolo illustratore, ad eccezione di qualche numero collettivo, sempre e comunque monografico.
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