Papa Gregorio X: differenze tra le versioni

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==Una vita tra Santi e Beati==
[[File: Francisco de Zurbarán 007.jpg|thumb|right|290px|''Gregorio X'' benedicerende ilomaggio al corpo di ''S.Bonaventura'' (F.de Zurbarán-1629)]]
Nel corso della sua vita [[Gregorio X]] ebbe modo di frequentare tutti i più importanti personaggi della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] di quegli anni; vi furono tra questi personalità straordinarie, successivamente elevate alla gloria degli altari, alcune delle quali tra le massime nell'intera [[Storia della Chiesa]]; la dimestichezza con questi santi uomini contribuì certamente a forgiare sia la tempra che lo spirito di un uomo attento e dotto come [[Gregorio X|Gregorio]]. Va anzitutto ricordato lo straordinario rapporto di amicizia con [[Bonaventura da Bagnoregio|san Bonaventura]], che si consolidò certo negli anni in cui Tedaldo frequentò l'Università di Parigi, ma che era quasi certamente iniziato molto tempo prima in Italia; grazie a questo rapporto fu proprio [[Bonaventura da Bagnoregio|Bonaventura]] a spingere Tedaldo verso il Pontificato con i suoi numerosi interventi a [[Viterbo]] tra il [[1269]] ed il [[1271]] durante il celebre [[elezione papale del 1268-1271|Conclave]]; poi, una volta eletto, fu [[Gregorio X|Gregorio]] a creare [[cardinale]] Bonaventura con uno dei suoi primi atti, e fu ancora il Papa a volere sempre accanto a sé il cardinale [[Bonaventura da Bagnoregio]] durante il [[Concilio di Lione II|secondo Concilio di Lione]]. Proprio a [[Lione]], verso la fine del Concilio, Bonaventura improvvisamente morì in modo piuttosto misterioso. Un'amicizia non meno importante fu quella con [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]]: anche il grande teologo domenicano ebbe un rapporto rilevante con [[Gregorio X]] molto prima che questi diventasse papa, e [[Gregorio X|Gregorio]] chiamò Tommaso a Lione nel [[1274]] per tenere importanti interventi durante il [[Concilio di Lione II|Concilio]]. Sulla strada che lo portava a [[Lione]] [[Tommaso d'Aquino]] morì nell'[[abbazia di Fossanova]]; fu da più parti sollevato il dubbio che il religioso fosse stato avvelenato: [[Dante Alighieri|Dante]] addirittura indica [[Carlo d'Angiò]] come responsabile del delitto (v.[[Purgatorio - Canto ventesimo]],v.69). [[Gregorio X]] conobbe altresì bene [[Luigi IX di Francia|san Luigi]] a [[Parigi]], [[Filippo Benizi|san Filippo Benizi]], generale dei serviti, che prese la parola al [[Concilio di Lione II|Concilio di Lione]], come pure l'insigne teologo domenicano tedesco [[Alberto Magno|sant'Alberto Magno]], ed anche [[Celestino V|san Celestino V]] quando era il povero monaco eremita ''Pietro Angeleri da Morrone'' e fu abbracciato da [[Gregorio X|Gregorio]] sempre durante il ''Concilio'' ed invitato a celebrare la Messa davanti ai ''Padri Conciliari'', dicendogli che ''nessuno ne era più degno''. Fu infine ottimo amico del grande teologo domenicano [[Innocenzo V|Pietro di Tarentasia]] che lui stesso creò cardinale, che gli succederà come papa col nome di [[Innocenzo V]] e che sarà poi beatificato nel [[1898]].Grande merito di Gregorio fu quello di armonizzare la fede razionale ed intellettuale del domenicano [[Tommaso d'Aquino|Tommaso]] con la dolce ed umile spiritualità del francescano [[Bonaventura da Bagnoregio|Bonaventura]], finendo col realizzare un papato vissuto tra ragione e bontà d'animo; non stupisce quindi che un simile papa, rigoroso, onesto, dotto e buono, abbia anch'egli conquistato la gloria degli altari nel [[1713]].