Benito Jacovitti: differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1990|anni novanta]] ormai anziano usa farsi inchiostrare le tavole da un giovane autore svizzero trapiantato nel Salentino, [[Nedeljko Bajalica]], che lo seguirà fino agli ultimi giorni prima come assistente e poi come co-autore nella serie ''RAP'' realizzata per la [[Balacco Editore]].
 
Jacovitti è entrato a pieno titolo negli annali storici del fumetto [[Italia|italiano]], soprattutto grazie alla forma caricaturale dei suoi personaggi. I ''[[comics]]'' di Jacovitti hanno riscosso il plauso della critica, e si sono intrecciati spesso con gli accadimenti di portata epocale che hanno contraddistinto l'evolversi dell'[[Italia]]. Tantissimi gli scolari degli anni sessanta-settanta che, fra libri e quaderni, nel loro zainetto non facevano mai mancare il suo diario, il famosissimo "'''Diario Vitt"'''.
 
La caratteristica forma anatomica dei piccoli personaggi ai quali ha dato vita sulla carta, la loro espressione a volte gioiosa, a volte grottesca, i suoi salumi ed affettati, serpenti e lumaconi che guardano con ogni tipo di espressione, nonché tanti altri oggetti i più diversificati, sparsi nei posti più impensati, lo hanno reso popolare al grande pubblico.
 
Non molti sono a conoscenza di una sua produzione di fumetti per adulti, contraddistinte dal suo solito stile, ma comunque esplicite su temi sessuali. Nel [[1977]] infatti pubblica, assieme a [[Marcello Marchesi]], il libro ''Kamasultra''.